Il sogno del "Razzo", ai piedi del Canalone Miramonti: "Sì, vorrei chiudere con un podio nella 3Tre"

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Giacomo Podetti

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Il sogno del "Razzo", ai piedi del Canalone Miramonti: "Sì, vorrei chiudere con un podio nella 3Tre"

Premiato al Gran Galà della neve e del ghiaccio a Campiglio, Giuliano Razzoli si racconta prima di cominciare la sua 17esima stagione nel circo bianco. E proprio lo slalom del 22 dicembre lo stuzzica: "E' bello fare divertire ancora la gente".

Inserito tra le leggende dello sci azzurro, per un riconoscimento alla carriera, il fiocco d'oro ricevuto ieri sera in Piazza Sissi, che dice già tutto di quanto fatto in questi anni da Giuliano Razzoli.

La prossima, a meno di sorprese l'ultima della carriera, sarà la stagione numero 17 nel circo bianco per il campione olimpico di slalom a Vancouver, che nel corso del “Gran Galà della neve e del ghiaccio” organizzato da “La Gazzetta dello Sport”, ha confessato un sogno e un obiettivo. Proprio ai piedi del Canalone Miramonti a Madonna di Campiglio, il “Razzo” (che dopo essersi sposato ad inizio giugno, nei giorni scorsi ha inaugurato l'acetaia di famiglia per avviare già un post carriera da imprenditore) è andato con la mente allo slalom della 3Tre in programma il prossimo 22 dicembre.

Ho fatto una promessa agli organizzatori di Campiglio nel 2012, quando è tornata ufficialmente in calendario questa gara così speciale – le parole del 37enne reggiano – Dissi loro che dovevo salire sul podio in questo splendido slalom e ci devo provare ancora, dopo aver ottenuto un quarto, un quinto e un settimo posto”.

E poi ancora, sulle grandi emozioni vissute nella scorsa stagione, quella del ritorno su un podio di Coppa del Mondo a sei anni dall'ultima volta. Sempre nello stesso luogo, Wengen. “Non sento l'età di un classe '84 e mi emoziono ancora a ripensare alla scorsa annata, non solo per il podio. L'Olimpiade, anche senza la medaglia (8° posto a meno di 3 decimi dal bronzo), mi ha regalato sensazioni uniche che ricorderò per tutta la vita, perchè sapevo che sarebbe stata l'ultima e me la sono goduta sino in fondo.

E' la magia dello sport e sono felice di aver fatto ancora divertire gli appassionati. Spero di riuscirci ancora per un anno, nonostante non sia più un ragazzino”.

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