Incredibile a Bormio! Mayer termina la ricognizione e annuncia: "Concludo qui la mia carriera"

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Incredibile a Bormio! Mayer termina la ricognizione e annuncia: "Concludo qui la mia carriera"

Clamoroso addio del tre volte campione olimpico: niente super-g oggi sulla Stelvio e immediato stop alla sua avventura nel circo bianco.

Un clic nella testa e quella vocina che dice “basta”.

Matthias Mayer, da pochi minuti, non è più un atleta: davvero clamoroso quanto successo questa mattina a Bormio, con l'annuncio del ritiro immediato di uno dei più grandi campioni del circo bianco.

Al termine della ricognizione del super-g odierno sulla “Stelvio”, al quale era iscritto col pettorale n° 6, dopo aver rinunciato ieri alla discesa ufficialmente per problemi di stomaco, colui che ha conquistato tre ori olimpici in tre diverse (e consecutive) edizioni dei Giochi, ha ufficializzato una scelta totalmente inaspettata. “La mia carriera finisce qui – le parole di “Mothl” in diretta all'ORF - anche se è stato un buon avvio di stagione. Non c'è una ragione principale, semplicemente non ho più le motivazioni di prima; ci ho pensato negli ultimi giorni, è arrivato il momento di smettere”.

Pochi giorni dopo Beat Feuz, che terminerà la sua avventura nel circo bianco in occasione della seconda discesa di Kitzbuehel, il prossimo 21 gennaio, un colpo tremendo per il panorama della velocità mondiale, visto che viene a mancare un fuoriclasse che è stato riferimento nell'ultimo decennio o quasi.

E pensare che il 32enne carinziano aveva sempre detto che l'obiettivo era quello di chiudere con l'agonismo dopo le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, per il quarto assalto ai Giochi dopo l'oro in discesa a Sochi 2014 e i due titoli consecutivi di super-g, a PyeongChang 2018 e Pechino 2022 (dove ci ha aggiunto il bronzo in discesa).

Lascia un grandissimo, seppur “maledetto” dai Mondiali dove non ha mai conquistato neppure una medaglia, con 11 successi (7 in discesa, 3 in super-g e 1 combinata) e 45 podi in CdM, sfiorando le sfere di cristallo delle discipline veloci, mancate anche per i problemi fisici, in particolare quella terribile caduta sulla Saslong, nel dicembre 2015, che gli ha fatto perdere praticamente un paio d'anni di competitività ai massimi livelli.

In bocca al lupo, Mothl!

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La fuoriclasse americana ha scelto il nome (pensando all'aurora boreale che ha visto per la prima volta nei giorni scorsi) della creatura che le è stata assegnata con l'ennesima perla a Levi. Un luogo che mi fa sempre riflettere su tutti gli aspetti della vita per cui sono grata. Il ringraziamento della famiglia Lorenzi.