Jean-Baptiste Grange e l'elisir di lunga vita: "Ogni stagione come fosse l'ultima, sto di nuovo bene"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Jean-Baptiste Grange e l'elisir di lunga vita: "Ogni stagione come fosse l'ultima, sto di nuovo bene"

Il due volte iridato di slalom si è ritrovato, un anno dopo l'infortunio di Wengen, costantemente in zona top ten. A Ski Chrono ha raccontato cosa vede nel suo futuro.

Ha nuovamente sorpreso tutti coloro che, dopo il crac al ginocchio nella 2^ manche dello slalom di Wengen 2019, ne avevano decretato ancora una volta la fine della carriera di alto livello, così com'era capitato in passato tra i tanti infortuni patiti in carriera.

Jean-Baptiste Grange però è un campione e, con 36 anni da compiere all'alba della prossima stagione (li compirà il 10 ottobre), si presenterà ai nastri di partenza di una nuova annata con la consapevolezza di essere tornato subito competitivo in slalom, capace di navigare ancora vicino ai primi, tra il 9° posto di Wengen, il 10° di Chamonix e una continuità spezzata solo dall'interruzione anticipata della Coppa del Mondo, proprio quando il bi campione del mondo tra i rapid gates (Garmisch 2011, Beaver Creek 2015) aveva ritrovato le migliori sensazioni.

In realtà, però, ho apprezzato un finale di stagione tranquillo – ha confessato ai colleghi di Ski Chrono – Solitamente ci alleniamo anche in primavera, ma un po' di riposo forzato non fa male. Inoltre, nella mia Valloire ho a disposizione un ambiente privilegiato. Purtroppo, è stato incredibile quanto successo se penso alla sofferenza di tante persone”.

La ripresa è vicina anche per gli sciatori francesi, che si alleneranno a giugno tra Les Deux Alpes (apertura il 6 giugno per la nazionale transalpina) e le nevi dell'Iseran, sul ghiacciaio del Pisaillas: “Non siamo più abituati a sciare in questo periodo, ma è bello cambiare e poi non sovraccaricare tra luglio e agosto. Personalmente non mi servono molte giornate di allenamento per sentire le giuste sensazioni, ma spero ancora di poter affrontare la trasferta a Ushuaia: c'è una possibilità, nel caso dovesse andare male ci adatteremo senza problemi”.

Grange che spiega di “non aver avuto dolori al ginocchio, anzi ho persino dimenticato di aver subito un'operazione l'anno scorso. Inoltre, la mia schiena sta bene anche perchè la curo lavorando sulla mobilità articolare, facendo yoga ad esempio. Solo qualche dolore da vecchiaia, insomma...”. La felicità è quella di “aver ritrovato il mio livello, a fine stagione ero vicino al rientro tra i primi 15 al mondo, poi è stato tutto particolare con la cancellazione in Giappone, la notizia delle finali di Cortina e poi quella di Kranjska Gora, mentre mi allenavo a Reiteralm. Avevo iniziato male non concludendo le prime due gare, poi da Natale ho ritrovato il focus e mi sono divertito. E' questa una delle chiavi per rendere, vivendo ogni stagione come se fosse l'ultima”.

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