L'uomo delle bufere. Zubcic e quel bis simil Naeba: "Mi alleno esaltandomi in queste condizioni"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

L'uomo delle bufere. Zubcic e quel bis simil Naeba: "Mi alleno esaltandomi in queste condizioni"

Il primo gigante di Santa Caterina Valfurva ha premiato il croato, sempre più una certezza dopo essersi sbloccato nella scorsa stagione. Rabbia per Kranjec, ritorno felice di Odermatt.

E' l'uomo delle bufere, basti pensare a ciò che gli atleti si trovarono di fronte lo scorso 22 febbraio a Yuzawa-Naeba, in quel gigante giapponese tra vento e neve difficilissima che premiò il “camaleonte” Filip Zubcic.

In realtà, però, il giorno della svolta nella carriera di colui che sta trascinando il movimento croato nell'era post Kostelic, pur non essendo uno specialista tra i pali stretti (anche se non se la cava male...), è l'11 gennaio 2020: 2° posto nel tempio di Adelboden, con una grande rimonta nella 2^ manche, dove deragliò Luca De Aliprandini in testa dopo la prima, battuto solo da Zan Kranjec.

Proprio lo sloveno ha dovuto inchinarsi oggi sotto la tormenta di neve a Santa Caterina Valfurva, che ha premiato la straordinaria capacità di Zubcic di adattarsi a condizioni così complicate; in realtà, però, Filip è ormai una certezza assoluta di questa disciplina, con quattro podi negli ultimi sei giganti e, praticamente, solo l'opening di Soelden bucato. Quel 12° posto fa sì che non si ritrovi pettorale rosso per la prima volta in carriera (lo scorso anno concluse terzo nella graduatoria di specialità), occasione che potrebbe avere domani visto che si trova a soli 18 punti da Marco Odermatt e alla pari di Braathen, appena davanti al suo “amico” Kranjec.

Oggi era davvero difficile per le condizioni meteo, ma posso dire che mi sono allenato tanto proprio per queste situazioni di gara – ha ammesso il croato nel post gara ai microfoni di casa FIS – La passata stagione è stata la migliore della mia carriera e cominciare con una vittoria alla seconda gara è davvero bello. Come a Naeba? Sì, in qualche modo, ma ciò che conta è aver cambiato poco nella preparazione rispetto all'anno scorso e andare avanti con questa continuità”.

E mentre Zan Kranjec rimuginava nel post gara, per aver perso oltre 8 decimi nella manche decisiva dallo scatenato Zubcic, sorrideva per un altro podio Marco Odermatt, rientrato alla grande dopo la positività al Covid (con sintomi lievi, ma con una quarantena di dieci giorni) e ora già terzo nella classifica generale di Coppa del Mondo, a 55 punti da Alexis Pinturault e appena alle spalle dello stesso Zubcic.

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