Marcel Hirscher risponde ad Aksel Lund Svindal (e alla FIS) trionfando nel superG di Beaver Creek

Marcel Hirscher risponde ad Aksel Lund Svindal (e alla FIS) trionfando nel superG di Beaver Creek
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Marcel Hirscher risponde ad Aksel Lund Svindal (e alla FIS) trionfando nel superG di Beaver Creek

La FIS non vuole recuperare lo slalom cancellato a Levi e lui, Marcel Hirscher, risponde in pista nel modo più clamoroso e si aggiudica il superG maschile di Coppa del Mondo di Beaver Creek.

Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!

Condizioni completamente cambiate rispetto a ieri: sulla Birds of Prey nevica e la visibilità è scarsa così la partenza viene abbassata di otto porte rispetto a quella normale, la nevicata aumenta col passare dei concorrenti specialmente nella parte bassa, in particolare quando è il momento di scendere per i migliori della specialità dal 16 al 22, per poi migliorare di nuovo. Hirscher ha approfittato delle condizioni meno sfavorevoli da lui trovate ma soprattutto è stato molto attento in corrispondenza dell’unico trabocchetto messo sul terreno da uno dei suoi allenatori, Winkler, che ha evitato accuratamente di far saltare gli atleti. Hirscher coglie così la sua prima vittoria in carriera in superG e la sua prima stagionale, trentaduesima in assoluto in Coppa del Mondo.

Non solo, ma i diretti avversari, almeno teorici, del 26enne del Salisburghese per la Coppa del Mondo, i norvegesi Aksel Lund Svindal e Kjetil Jansrud, raccolgono solamente le briciole per aver sbagliato gravemente nel punto in cui Hirscher è stato invece perfetto, mentre il francese Alexis Pinturault poco prima è decollato da una buca nella quale era finito e ha dovuto alzare bandiera bianca. Hirscher migliora così il terzo posto conquistato nella specialità alle finali di Schladming nel 2012 mentre Svindal e Jansrud hanno chiuso rispettivamente ventunesimo e cinquantacinquesimo.

E che forse il tracciato non fosse proprio per velocisti (ma l’austriaco ha tracciato più che legittimamente per le caratteristiche del suo allievo) lo ha dimostrato Ted Ligety, oltretutto lo statunitense col numero 29 ha trovato nuovamente buona visibilità in basso e si è piazzato secondo a 33 centesimi da Hirscher, per lui, che è stato campione del mondo della specialità a Schladming 2013, è il secondo podio in Coppa in superG dopo la piazza d’onore in Val d’Isère nel 2009. Primo podio in Coppa del Mondo invece per l’altro statunitense Andrew Weibrecht, Mister Olimpiadi dato che è stato rispettivamente bronzo e argento in superG a Vancouver 2010 e a Sochi 2014. Quarti ex-aequo il francese Adrien Théaux, l'unico dei migliori di specialità a fare bene, e l’azzurro Mattia Casse che finalmente entra tra i top ten in Coppa del Mondo mettendo in motra le sue doti tecniche anche se col numero 1 aveva visibilità migliore rispetto ad altri.

Sesto (col 2) il terzo statunitense, Travis Ganong, settimo (col 28, appena prima di Ligety) il talentuoso norvegese Aleksander Aamodt Kilde al miglior risultato eguagliato in carriera, ottavo lo svizzero Carlo Janka, nono il canadese Erik Guay e decimo l’austriaco Vincent Kriechmayr. Undicesimo e dodicesimo lo statunitense Thomas Biesemeyer e lo svizzero Thomas Tumler, scesi col 42 e col 46 addirittura in mezzo a qualche spicchio di sole, tredicesimo e quattordicesimo gli azzurri Dominik Paris e Christof Innerhofer, quindicesimo e sedicesimo gli altri due austriaci Max Franz e Hannes Reichelt, molto più indietro un disastroso Matthias Mayer, cinquantaquattresimo quindi appena davanti a Jansrud. Gli altri azzurri: diciottesimo Matteo Marsaglia, ventiquattresimo Riccardo Tonetti, ventiseiesimo Peter Fill che buca la prima gara stagionale, trentaquattresimo Luca De Aliprandini, cinquantesimo Silvano Varettoni. Domani il gigante dove sarà di nuovo duello tra Marcel Hirscher e Ted Ligety.

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La fuoriclasse americana ha scelto il nome (pensando all'aurora boreale che ha visto per la prima volta nei giorni scorsi) della creatura che le è stata assegnata con l'ennesima perla a Levi. Un luogo che mi fa sempre riflettere su tutti gli aspetti della vita per cui sono grata. Il ringraziamento della famiglia Lorenzi.