Odermatt come "Herminator", poker di coppe per due anni consecutivi: "Condividere il podio coi compagni la cosa più bella"

Quota 13.

Tante quante le sfere di cristallo, tra generale (quattro in fila, a metà del cammino di Marcel Hirscher dal 2012 al 2019), gigante (altrettante in serie), super-g (le ultime tre) e discesa, con i due trofei della disciplina regina vinti tra Saalbach 2024 e Sun Valley 2025, di nuovo con la gara finale cancellata.

Marco Odermatt, però, con i podi di Kvitfjell aveva già posto l’ipoteca sul bis, avendo 83 punti di margine su Franjo Von Allmen, e con le gemme tra Val Gardena e Wengen (è mancata solo la ciliegina sulla torta della Streif, ma ha vinto per la prima volta a Kitz in super-g) non si può che affermare come il nuovo trionfo del campionissimo di Buochs sia più che meritato.

“Odi”, così, ha eguagliato quanto fatto a cavallo del nuovo millennio da Hermann Maier, che vinse nella stessa stagione, per due inverni consecutivi (1999/2000 e 2000/2001), oltre alla generale appunto le coppe dal gigante alla discesa, passando per il super-g. E il podio finale di specialità è tutto rossocrociato, con Alexis Monney terzo (e Dominik Paris 6° e miglior azzurro). “Condividere questo con i miei compagni è la cosa più bella – ha detto Marco, come sempre legatissimo all’intera nazionale che trascina col suo esempio – E’ stato un altro anno davvero unico, peccato per la gara di oggi ma credo fosse inevitabile la cancellazione, vista la situazione”.

“E’ stata una stagione incredibile – ha raccontato a Eurosport il campione del mondo di discesa, Franjo Von Allmen – Se penso all’infortunio al ginocchio dell’estate, che mi ha fatto perdere tutto il lavoro in Cile, e ad un inizio di stagione di conseguenza un po’ cauto…

Ho ancora bisogno di tempo per capire quanto successo in questo inverno”.

Ai microfoni di Eurosport, ci ha pensato poi il tarvisiano Peter Gerdol, chief race director del circuito femminile, a spiegare i motivi della cancellazione delle due discese finali, dopo il rinvio di oltre 3 ore (la gara maschile sarebbe dovuta scattare alle 18.00 italiane, è stata spostata sino alle 21.30 prima di alzare bandiera bianca alle 21.00, ndr): “L’unica ragione è il vento che è diventato sempre più forte, dopo che staff e volontari avevano fatto un lavoro super, liberando la pista dalla neve fresca caduta (la scorsa notte altri 10-15 cm).

Un vento che arrivava da sotto, sui salti era molto pericoloso anche perché a raffiche, e le previsioni erano negative fino al tardo pomeriggio. I super-g di domenica? La situazione dovrebbe essere molto migliore, tracceremo già oggi e bisognerà lavorare molto anche la prossima notte, ma stavolta con le macchine in pista e siamo fiduciosi di poter avere le gare”.