Dopo 49 stagioni di Coppa del Mondo in cui un italiano non era mai riuscito a vincere la coppa della specialità regina dello sci alpino, la discesa, finalmente il grande giorno è arrivato e il merito è di Peter Fill.
Qui il risultato completo e l'analisi della gara e le classifiche di Coppa del Mondo!
All'altoatesino di Castelrotto, che ha compiuto 33 anni lo scorso 12 novembre, è bastato un decimo posto nella discesa delle finali di Coppa del Mondo di St. Moritz, disputata sotto la neve e con visibilità variabile, per portarsi a casa il trofeo, solo Isolde Kostner in campo femminile aveva portato la coppa all'Italia e addirittura due volte, nel 2001 e nel 2002. E’ giusto ricordare che la stagione ha avuto la sua svolta con la caduta di Aksel Lund Svindal nella discesa di Kitzbühel vinta da Peter, il norvegese stava dominando la stagione ma la scriteriata disputa della gara sulla Streif ha spalancato le possibilità di Peter di entrare nella storia dello sci italiano. Fino a quel momento aveva mostrato una grande continuità di risultati e tutto sommato ci è riuscito anche dopo pur con qualche incertezza, forse derivante dal fatto che ha cominciato a pensare di raggiungere per davvero questo grande obiettivo. Complimenti a Peter che realizza il sogno di una vita, l’Italia maschile torna sulla vetta di una specialità di Coppa del Mondo per la 18a volta a 8 anni di distanza dal successo di Manfred Moelgg in slalom ottenuto in contemporanea col trionfo in gigante di Denise Karbon, cugina di Fill.
La gara odierna è stata vinta da un grande Beat Feuz, lo svizzero davanti al pubblico di casa è al sesto successo in Coppa del Mondo, il quarto in discesa, l’ultimo l’aveva colto nel superG di Kvitfjell del 2 marzo 2012 e in discesa gli mancava dall’11 febbraio 2012 a Sochi/Rosa Khutor, la vittoria odierna è un giusto premio per una grande stagione cominciata a metà gennaio a causa del recupero dall’ennesimo infortunio e nella quale è salito quattro volte sul podio. Secondo a 8 centesimi uno che sul podio ci è sempre salito nelle ultime quattro discese compresa quella odierna, lo statunitense Steven Nyman, peccato che la sua stagione sia finita perché sembrava davvero entrato in un’altra dimensione anche su una pista impegnativa come la Corviglia di St. Moritz. Terzo a 54 centesimi il canadese Erik Guay, un altro che ha avuto mille infortuni come Feuz e che sul podio ci torna dopo la vittoria nella discesa di Kvitfjell del 1° marzo 2014.
Quarto a 85 centesimi il norvegese Kjetil Jansrud, quinto il francese Johan Clarey, sesto lo statunitense Travis Ganong, settimo il francese Valentin Giraud Moine, ottavo lo svizzero Carlo Janka e nono l’austriaco Vincent Kriechmayr. Nella classifica di specialità Fill chiude con 26 punti di vantaggio su Svindal e 30 su Jansrud e su Dominik Paris, che dopo la caduta di ieri non ha potuto fare meglio del diciannovesimo posto dato che non ha potuto completare la pista. In gara per l’Italia anche Christof Innerhofer, quindicesimo. E’ giusto ricordare che Marcel Hirscher oggi ha conquistato matematicamente la quinta Coppa del Mondo consecutiva. Domani il superG che assegnerà la relativa coppa di specialità.
Discesa Maschile St. Moritz (SUI)
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Comelico superiore | 29/33 | 10-45 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Monte Cimone | 13/14 | 60-80 cm |
Andalo | 20/20 | 35-45 cm |
Corvara in Badia | 44/48 | 40-50 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
Folgarida | 22/24 | 20-65 cm |
Plan de Corones | 30/31 | 5-30 cm |
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