Pinturault si tira fuori dai giochi per la sfera di cristallo: "Non lotterò per la coppa, basta guardare il calendario..."

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Sci Alpinol'intervista

Pinturault si tira fuori dai giochi per la sfera di cristallo: "Non lotterò per la coppa, basta guardare il calendario..."

Intervistato da "Ski Chrono", il fuoriclasse transalpino sogno un oro mondiale nella rassegna di casa e commenta con amarezza la situazione legata ai calendari: "Con 14 discese e soli 7 super-g, anche correndo sulle tre discipline non ci sono speranze".

Alexis Pinturault si tira già fuori dalla lotta per la prossima Coppa del Mondo generale, almeno a parole.

Il vincitore della sfera di cristallo 2020/21 è reduce dall'annata forse più difficile dell'intera carriera, senza medaglie olimpiche e concludendo la corsa alla coppa, dominata da Marco Odermatt davanti ad Aleksander Aamodt Kilde, solo in decima posizione (suo peggior risultato da un decennio).

Le energie mentali spese per raggiungere il sogno di una vita, come ha più volte ribadito il campione di Courchevel, sono state decisive in negativo nel primo anno post trionfo nella generale, ma per la stagione 2022/23 gli obiettivi non mancano per Pinturault, a partire dai campionati del mondo di casa.

Parlando ai colleghi di “Ski Chrono”, l'asso transalpino però è stato molto chiaro riguardo alle (non) ambizioni in chiave coppa. “Innanzitutto spero di tornare a vincere una gara (cosa che non gli è riuscita nel 2021/22, ndr), l'oro mondiale in qualsiasi disciplina è un obiettivo. La sfera di cristallo assoluta? Non ci punterò perchè non ho i mezzi per farlo – confessa Alexis – Basta guardare il calendario: c'è uno squilibrio tra le discipline, con soli 7 super-g a dispetto di 14 discese. Quindi, i velocisti capaci di raccogliere punti importanti in gigante (Odermatt e Kilde su tutti) avranno 31 gare a disposizione contro le 27 degli specialisti delle discipline tecniche che si allargheranno fino al super-g (dove, tra l'altro, si parla ormai di “mini discese” nella maggior parte dei casi).

Sono potenziali 400 punti di differenza, troppi. Non farò quindi un maggior numero di gare di velocità per ottenere punti, mi limiterò ai super-g più tecnici”.

Pinturault tornerà sugli sci ad inizio agosto, poi a Ferragosto il volo direzione Ushuaia per il ritorno in Argentina, dove assieme ai compagni di squadra rimarrà per ben quattro settimane, sino all'11 settembre. “Il corpo e la testa avevano bisogno di un lungo stacco – racconta ancora a Ski Chrono, riferendosi anche alle vacanze in Ecuador – Mi fido del lavoro che svolgo con Martin Hager (il suo preparatore in casa Red Bull, ndr), ovviamente ci adattiamo anche al mio stato di forma o di stanchezza per rispettare il programma”.

Sull'allenamento ad Ushuaia, l'iridato di combinata ad Are 2019 spiega: “E' una sessione molto importante, soprattutto per il lavoro sui materiali. Lì potremo sciare in condizioni diverse passando dall'inverno sudamericano alla primavera. E quattro settimane sono davvero tante, ma necessarie”.

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