Schieder: "Grande gara, ma ho fatto una cavolata". Marsaglia incorona Odermatt: "Diventerà il più grande"

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Schieder: "Grande gara, ma ho fatto una cavolata". Marsaglia incorona Odermatt: "Diventerà il più grande"

Le reazioni azzurre alla discesa mondiale, senza podio ma con due atleti in top ten e il futuro tutto del ragazzo di Castelrotto. Paris amaro: "Così non basta, al di là dell'errore in alto".

Certo, nei grandi eventi contano solo le medaglie, ma era difficile chiedere molto di più all'Italjet nella sfida odierna all'Eclypse, per una discesa iridata che vede Florian Schieder e Dominik Paris piazzarsi, rispettivamente 7° e 8°, a ridosso del podio, con un paio di decimi di troppo per sognare il colpaccio.

Imprendibili Odermatt e Kilde, la terza posizione era alla portata degli azzurri, che per diversi motivi possono avere un piccolo rimpianto, Florian per l'errore in una delle ultime diagonali e Domme per la sbavatura in alto, prima del piano.

Il 27enne di Castelrotto, il migliore del quartetto di Ghidoni, non può però che dirsi soddisfatto del suo vero debutto mondiale, dopo aver disputato quella maledetta gara di Cortina solo a metà, infortunandosi gravemente al ginocchio. Due anni più tardi, è Schieder il futuro di questa squadra che ha pochi ricambi, ma nel ragazzo di Castelrotto ha trovato una certezza, confermandoci che il podio di Kitz era tutt'altro che casualità. “E' stato bellissimo scendere per primo su questa pista, peccato essere dietro solo a questi tre mostri – le parole dell'azzurro a Rai Sport, prima che arrivassero a scavalcarlo anche Alexander, Schwarz e Muzaton – Ho fatto una... cavolata qua in fondo, per il resto ho dato il massimo e sono contento.

E' stata una grande gara, sono in crescita e ora vediamo il finale di stagione in coppa”.

Dominik Paris voleva la medaglia, dieci anni dopo Schladming, e la sensazione è che il fuoriclasse della Val d'Ultimo avesse qualcosa in più nelle gambe rispetto all'8° crono poi portato a casa: “Non è bastato, al di là dell'errore prima del piano dove non sono riuscito a fare tanta velocità – la sua analisi al microfono di Ettore Giovannelli – Sotto mi sentivo a posto, ma serviva altro. Odermatt? Sappiamo da tutto l'inverno che è veloce anche in discesa, su piste così tecniche ancora di più. Solo tante congratulazioni per lui”.

E ha parlato del nuovo campione del mondo anche Matteo Marsaglia, regalandoci una chiave molto bella: “Marco diventerà il più grande di tutti i tempi, ma lo ammiro tantissimo come persona perchè è rimasto quello degli inizi in Coppa del Mondo – le parole del piemontese, 15esimo e da top ten sino allo schuss finale – E' stata una discesa bella tosta, qualche errore di troppo per me là sotto, non ero distante fino a quel punto neppure dalle medaglie, a parte il primo che ha fatto un altro sport. Ho perso fiducia nelle ultime due curve, peccato. Bilancio della nazionale? Direi non sia da buttare, anzi: Schieder ha confermato quanto mostrato durante l'anno, Domme è in ripresa ed è normale che Mattia fosse un po' in calo, dopo una grande stagione”.

Proprio il piemontese è il più deluso, assieme a Paris, di questo Mondiale senza top ten per lui. “Non ho mai trovato il feeling con questa pista, ma non può essere una scusa – ammette Casse a Rai Sport – Sul super-g, essendo più corto, è andata meglio ma in discesa non sono mai davvero riuscito a fare velocità. Ora un bel po' di riposo, ci vuole dopo mesi tiratissimi, poi ci attende l'America e le finali di Andorra”.

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