Sì Paris, è di nuovo podio sul Lauberhorn! A Wengen trionfa Kriechmayr su Feuz ed è polemica...

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Sì Paris, è di nuovo podio sul Lauberhorn! A Wengen trionfa Kriechmayr su Feuz ed è polemica...

La seconda discesa, quella completa sul leggendario tracciato svizzero, vede Domme regalarsi un terzo posto che vale la riconquista del pettorale rosso. L'austriaco, senza aver disputato le prove, vince davanti all'idolo di casa e Re del Lauberhorn. Odermatt a 2 centesimi dal podio, delude Kilde. E Carlo Janka saluta tutti.

Il Lauberhorn vero non delude mai, ed è stato spettacolo vero anche oggi lungo gli oltre 4 km della discesa bis di Wengen, sesto appuntamento di specialità per la Coppa del Mondo maschile.

Arriva proprio nella gara che non avrebbe dovuto disputare, visto che gli era stato impedito dalle autorità sanitarie austriache di uscire dal suo paese sino alla vigilia del super-g, per una discussa positività al Covid, saltando quindi le due prove di martedì e mercoledì, il primo successo stagionale di Vincent Kriechmayr. Figuriamoci, in casa svizzera e battendo (di 34 centesimi) il Re di questa pista, quel Beat Feuz che perde anche oggi la possibilità di firmare il poker come Franz Klammer, le polemiche che già hanno cominciato a divampare.

Sulla prestazione del campione del mondo (oggi alla decima gemma in CdM, la quarta in discesa e la seconda a Wengen dopo il 2019) niente da dire, è stato l'unico dei fuoriclasse che in questo momento propone la disciplina regina, a non sbagliare praticamente nulla per quasi due minuti e mezzo di gara, pur cedendo più di 50 centesimi a Feuz nel tratto alto di scorrimento. E' proprio l'elvetico ad avere i maggiori rimpianti per qualche sbavatura di troppo prima dell'Hanneg-schuss, errori che comunque non gli hanno impedito di salire per l'ennesima volta sul podio, precedendo di un decimo Dominik Paris.

Eccola qui, la seconda top 3 sul Lauberhorn per il fuoriclasse azzurro, dopo il 2° posto del 2020 proprio dietro a Feuz: se vogliamo, anche Domme può recriminare per essere finito lunghissimo prima dell'Hundschopf, soffrendo anche sulla Kernen-S, non fatta ai livelli di ieri, ma per il resto la sua prova è stata davvero di qualità e vale la riconquista del pettorale rosso, anche se la classifica di discesa rimane una battaglia incredibile, con Kilde e Feuz a -11 pt, prima della doppia di Kitz (e non serve aggiungere altro pensando a Paris sulla Streif...).

A due soli centesimi dal capitano dell'Italjet arriva un Marco Odermatt per il quale gli aggettivi sono terminati: esordio assoluto sul Lauberhorn completo, dopo il 2° posto di ieri, e quarta piazza per il dominatore assoluto della Coppa del Mondo. Quinto Matthias Mayer, a 51 centesimi dal connazionale in trionfo, davanti a Martin Cater (grande gara dello sloveno, 6° a + 0”66), mentre ha deluso proprio colui che oggi ha indossato per la prima volta il pettorale rosso, un Aleksander Aamodt Kilde condannato dal passaggio alla Kernen-S e alla fine 7° con 98 centesimi di distacco.

Dietro a Rogentin, ottavo e bravissimo anche perchè col pettorale 21 la neve si era già scaldata parecchio e non era semplice fare il tempo, ancora Austria con Striedinger, Franz e Hemetsberger, poi Christof Innerhofer per una 12^ piazza al di sotto delle attese. “Inner” era in piena corsa sino all'Hundschopf, poi ha sbagliato proprio nel tratto a lui più congeniale, concludendo infine a 1”85 da Kriechmayr.

Pure oggi è stata una gara difficile per Marsaglia e Casse, alla fine 28° e 29°, nel giorno del saluto al circo bianco di Carlo Janka, che ci ha provato sino all'Hundschopf, per poi rialzarsi dopo l'Hanneg-schuss e concludere in parata la sua ultima gara in Coppa del Mondo, davanti al popolo svizzero. Chapeau.

Altri piazzamenti azzurri: Lele Buzzi deve nuovamente rinviare l'appuntamento con i primi punti in stagione, con il sappadino 40° a 4”52, idem Pietro Zazzi 44° a 5”09, mentre è uscito subito Guglielmo Bosca.

La conclusione della quattro giorni di Wengen? Domenica con lo slalom.

 

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DISCESA MASCHILE – Wengen

 

Vincent Kriechmayr in 2'26”09

Beat Feuz + 0”34

Dominik Paris + 0”44

Marco Odermatt + 0”46

5° Matthias Mayer + 0”51

6° Martin Cater + 0”66

7° Aleksander Aamodt Kilde + 0”98

8° Stefan Rogentin + 1”36

9° Otmar Striedinger + 1”67

10° Max Franz + 1”77

12° Christof Innerhofer + 1”85

28° Matteo Marsaglia + 3”32

29° Mattia Casse + 3”51

40° Emanuele Buzzi + 4”52

44° Pietro Zazzi + 5”09

DNF Guglielmo Bosca

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