Strasser furioso per la tracciatura del suo tecnico, Haugan brinda ("ma dopo Kitz era dura") e l'Austria pensa ai Mondiali

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Strasser furioso per la tracciatura del suo tecnico, Haugan brinda ("ma dopo Kitz era dura") e l'Austria pensa ai Mondiali

Lo slalom di Schladming nelle parole dei primi quattro classificati, con il tedesco che ai microfoni di Eurosport è stupefatto di quanto disegnato per la 2^ manche dal suo stesso allenatore: "Non c'era velocità, un tracciato completamente inadatto al mio stile". La Norvegia si prende ancora tutto e la lotta per la coppa di specialità diventa bellissimo, mentre il Wunderteam rimane a secco di successi in ambito maschile (e rischia un record storico negativo) ma c'è eccome con Feller e Gstrein.

Una sfida a livelli elevatissimi e vinta dallo sciatore probabilmente più solido a livello tecnico, anche se ha commesso un paio di errori, come l’ultimo di Kitzbuehel, che potrebbero costargli caro in chiave sfera di cristallo di slalom, obiettivo dichiarato della sua stagione.

Timon Haugan, qui secondo un anno fa, si è preso la night race di Schladming, ed è il primo norvegese che non si chiami Henrik Kristoffersen a vincere questa gara, dopo il poker di trionfi del campione del mondo, oggi solo ottavo ma di nuovo pettorale rosso visto l’errore commesso da Clément Noel.

A proposito, il confronto per la CdM di specialità, quando restano 3 gare in calendario, è davvero intensa con HK94 davanti di 3 pt rispetto all’olimpionico, con Meillard a -52 e lo stesso Haugan a 88 pt e ancora in corsa. “E’ una vittoria pazzesca, certamente la più bella delle tre che ho conquistato sinora – le parole del nuovo re della Planai al microfono FIS nel post gara – Schladming è differente per uno slalomista, da quando comincia la 2^ manche hai tanti pensieri in testa e poi ti succede di arrivare con la luce verde… un’emozione indescrivibile.

Ero talmente concentrato che il pubblico non l’ho sentito: ho pensato a fare bene le cose sul piano tecnico ma dopo Kitzbuehel è stata dura – ha aggiunto lo scandinavo parlando a Eurosport e riferendosi all’uscita nella 2^ manche dello slalom di tre giorni fa – Ho ragionato di non volere una rivincita, sarebbe stato sbagliato, ma consapevole che avrei dovuto sciare come so fare ora e poi semplicemente guardare il risultato. La seconda manche era davvero tortuosa e impegnativa, mi dicevo di muovermi sempre con lo sci esterno”.

Manuel Feller ha ottenuto questa sera il primo podio della sua tribolata stagione, arrivando a due decimi dal settimo successo in carriera e il primo a Schladming, per sbloccare la squadra maschile austriaca che ancora non ha vinto in stagione. Non c’è riuscito, ma il sorriso c’è eccome perché, si era già visto a Campiglio e Kitz in particolare, con due errori nei momenti decisivi quando la velocità però l’avrebbe portato lassù, il livello del tirolese ora è buonissimo e in chiave Mondiali di casa fa ben sperare. “Sono veramente contento, è stata una lotta per tutta la stagione e sono molto orgoglioso della mia sciata – ha analizzato il detentore della coppa di slalom a Eurosport - Il feeling era molto migliore nella seconda manche, ho trovato equilibrio e il modo di poter rischiare; condivido poi il primo podio di Fabio che è un amico e… sono in forma al momento giusto”.

Fabio Gstrein, appunto, mai così in alto in CdM e capace di una seconda manche strepitosa, se pensiamo che pur condita da un gravissimo errore è valsa la risalita dal 7° sino al 3° posto. “E’ veramente bello farlo qui, nella 2^ ho pensato a sciare come mio solito, aggressivo e senza gestire troppo. Ho sbagliato, ma credo abbia funzionato come atteggiamento”.

Sempre ai microfoni di Eurosport, ha tuonato Linus Strasser, che pur con toni abbastanza pacati, è stato molto chiaro nelle sue parole riferendosi ad un tracciato, quello della 2^ manche che l’ha visto retrocedere dal 1° al 4° posto, disegnato proprio dal tecnico della sua nazionale e tortuosissimo, praticamente il contrario di quello a firma Stefano Costazza, che dava tanta velocità e ritmo, esaltando le qualità di Linus nella prova d’apertura. “Era un disegno non adatto al mio sci, eppure il tracciatore era il nostro allenatore. Non so davvero cosa dire…

La velocità è stata strozzata, andando contro al mio stile”.

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