Azzurri battuti ancora dagli USA nel team event. Che beffa per la Norvegia, vincono Moltzan & Co.

Azzurri battuti ancora dagli USA nel team event che incorona la Norvegia al bis mondiale
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Sci Alpinocourchevel méribel 2023

Azzurri battuti ancora dagli USA nel team event. Che beffa per la Norvegia, vincono Moltzan & Co.

A Méribel, il team italiano (Della Mea, Sola, Vinatzer e Della Vite) si ferma ai quarti di finale come alle ultime Olimpiadi. Niente bis per gli scandinavi, con un finale shock e il primo titolo per gli statunitensi in questo format. Il bronzo al Canada che beffa l'Austria. Oggi pomeriggio le qualificazioni per i paralleli individuali (con l'Italdonne che avrà solo due atlete...).

Un team event mondiale che si presentava aperto ad ogni possibilità e le sorprese non sono mancate, ma gli azzurri vengono eliminati ai quarti, di nuovo nella sfida contro gli Stati Uniti come a Pechino nell'ultima edizione dei Giochi.

Il trionfo a Méribel è proprio della squadra a stelle e strisce, beffando in maniera clamorosa la Norvegia che già vedeva il bis nel parallelo a squadre, due anni dopo Cortina: succede infatti che nella manche decisiva, quando a Timon Haugan sarebbe bastato vincere il confronto con un Tommy Ford che era nettamente l'anello debole del team USA, il giovane norvegese si incastri nel cancelletto, rischiando di ribaltarsi e perdendo, di fatto già allo start, ogni chances.

Primo titolo iridato in questa rassegna in terra di Francia e in assoluto nel format per Paula Moltzan e compagni (ricordando che non era prevista la partecipazione di Mikaela Shiffrin): la slalomgigantista è quasi perfetta, così come River Radamus, per un oro che finisce al collo anche di Nina O'Brien e Tommy Ford, ma anche delle riserve Katie Hensien e Luke Winters.

La Norvegia di Stjernesund, Steen Olsen (strepitosi entrambi), Lysdahl, Haugan, ma anche Tviberg (che ha gareggiato sino alla semifinale), si piega così per 3-2 nella finalissima, dopo che Lysdahl era andata ko nella prima run contro O'Brien, Steen Olsen aveva firmato il capolavoro bruciando di 4 centesimi Radamus, e c'era stato un ex-aequo clamoroso, anche per la qualità della prova di entrambe, tra Stjernesund e Moltzan. Poi l'episodio decisivo nella quarta e ultima sfida.

In precedenza, la Norvegia aveva regolato per 3-1 l'Austria in semifinale, dove Gritsch ha dovuto letteralmente evitare sul suo tracciato Tviberg, finita a terra con il classico, pericoloso incrocio, e il timore che ci possa essere stato l'ennesimo infortuio al ginocchio per la norvegese, che ha quindi rinunciato alla finale lasciando spazio a Lysdahl. Gli Stati Uniti, invece, avevano avuto la meglio nel derby nordamericano contro il Canada, regolato sempre con lo stesso punteggio.

La nazione della foglia d'acero, però, è stata capace di regalarsi la terza medaglia in questo gran Mondiale (dopo quelle di Crawford e Alexander nella velocità), beffando il Wunderteam, che ha vinto l'ultimo titolo olimpico nel team event e ben tre ori mondiali, nella “small final”.

Sul podio con la medaglia di bronzo (il Canada fu d'argento nell'edizione 2015, proprio dietro l'Austria ai tempi guidata da Hirscher) ecco quindi Erik e Jeffrey Read, con una gran Valérie Grenier e la giovane Britt Richardson, anch'essa molto brava nel parallelo. Quarto posto per l'Austria di Gritsch, Scheib, Raschner e Brennsteiner, con Liensberger rimasta ai box in qualità di riserva.

Per l'Italia, come detto, stop alle porte del... paradiso, ovvero dell'ingresso in zona medaglie. Per Lara Della Mea, Beatrice Sola, Alex Vinatzer e Filippo Della Vite (con Zenere e Borsotti riserve), era giù stato molto complicato l'ottavo di finale di fronte alla Repubblica Ceca, tanto che si era finiti sul 2-2 ed erano risultati decisivi i tempi, ma soprattutto quel solo centesimo per la vittoria nella 2^ run di Vinatzer contro Zabystran.

Poi i quarti contro gli USA (pensare che i futuri campioni si sono salvati per 2 centesimi nell'ottavo con la Polonia...), con il 3-1 in favore di Moltzan & Co.: decisiva in negativo la prima manche, visto che Della Mea aveva le possibilità per battere O'Brien, ma ha sbagliato completamente la partenza e i successivi ko di Vinatzer contro Radamus e Sola (al debutto iridato) di fronte ad un'imprendibile Moltzan, avevano già chiusi i conti prima dell'inutile hurrà di Della Vite nel confronto con Ford.

Fuori ai quarti di finale anche due delle nazioni favorite, la Svizzera campione nel 2019 (e con Wendy Holdener in squadra) e la Germania di Strasser e Schmid, ma pure la Francia padrona di casa che nulla ha potuto al cospetto della Norvegia.

Oggi pomeriggio, dalle ore 17.30 (prima le donne, poi gli uomini, sempre su manche secca) ma sulla “Stade Emile-Allais” di Courchevel, le qualificazioni dei paralleli individuali che poi vedremo mercoledì di nuovo a Courchevel.

La novità dell'ultima ora in casa Italia riguarda le rinunce di Della Mea e Sola, regolarmente iscritte (confermato invece il quartetto maschile con Vinatzer, Della Vite, De Aliprandini e Borsotti). La nazionale azzurra schiererà quindi due sole donne, Bassino (campionessa del mondo in carica) e Zenere, sui cinque posti disponibili. A dir poco curioso...

 

TEAM EVENT – MONDIALI COURCHEVEL MERIBEL

 

1° Stati Uniti

2° Norvegia

3° Canada

4° Austria

5° Svizzera

6° Germania

7° Francia

8° Italia

9° Polonia

10° Repubblica Ceca

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