Cortina spostata al 2022? La FIS deciderà il 1° luglio: "Speriamo venga accettato lo slittamento"

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Cortina spostata al 2022? La FIS deciderà il 1° luglio: "Speriamo venga accettato lo slittamento"

Il consiglio odierno della federazione internazionale ha preso atto della richiesta italiana per disputare con un anno di ritardo i campionati del mondo. La speranza del presidente Roda e il calcolo dei danni causati da un evento iridato a... metà.

Mancava solo l'invio della richiesta formale di spostamento e oggi è diventata tale, al termine del consiglio FIS andato in scena in video-conferenza.

La FISI, di concerto con il CONI (ieri sera l'annuncio del presidente Malagò), Fondazione Cortina 2021, il Governo, la Regione Veneto, la Provincia di Belluno e il Comune di Cortina, ha proposto ufficialmente lo slittamento dei Mondiali di Cortina, previsti dall'8 al 21 febbraio 2021, all'anno successivo e con la possibilità di disputarli nel mese di marzo 2022, sostanzialmente dopo i Giochi Olimpici di Pechino.

E la Federazione Internazionale ha indicato nella data del 1° luglio il termine per assumere una decisione definitiva, con l'accettazione che chiaramente comporterebbe una serie di problematiche in termini di calendario e non solo. Il “blocco italiano” ha le idee chiare: la volontà è quella di portare a compimento un grande evento sportivo, nelle migliori condizioni possibili e, soprattutto, il più possibile al riparo dalle code della pandemia che sta condizionando l’operatività mondiale, da qualche mese a questa parte.

La cancellazione delle Finali di Coppa del Mondo programmate lo scorso marzo a Cortina ha già causato ingenti danni economici e d'immagine, in più non c'è stata l’opportunità di testare tutte le nuove infrastrutture e i piani operativi previsti per i Mondiali in programma nel febbraio del 2021. Sono infine andati persi gli introiti che sarebbero derivati dai diritti TV e dalle partnership che non hanno potuto essere onorate in termini di visibilità. Essendo la Fondazione un ente no-profit, CONI e FISI hanno provveduto a garantirle liquidità, grazie a prestiti bancari presso l'Istituto di Credito Sportivo rispettivamente per 5 e 14 milioni di euro.

A 9 mesi dal via del Mondiale, come richiesto dalla stessa FIS, Fondazione e tutti i suoi stakeholders dovrebbero essere pronti, flessibili e in grado di gestire ogni tipo di situazione che si venisse a presentare: dallo svolgimento dei Mondiali a porte chiuse, ad una possibile cancellazione dell'evento sotto data. Un'eventualità – quest'ultima – che Fondazione non può permettersi di affrontare e che porterebbe ad una perdita secca di oltre 30 milioni di euro. In particolar modo, una cancellazione all'ultimo momento sarebbe un grave danno per la promozione dello sci alpino sulle montagne italiane, così come non sarebbe possibile per la Federazione affrontare una perdita finanziaria che andrebbe ben aldilà delle esposizioni presso il Credito Sportivo.

L'auspicio italiano è che si prenda la decisione di rinviare il Mondiale - ha commentato a caldo il Presidente della FISI, Flavio Roda, relatore della proposta in seno al Consiglio - Sponsor e pubblico si aspettano che Cortina presenti un Mondiale di altissimo livello, sia sotto il punto di vista organizzativo che dello spettacolo. Tutto ciò si potrà fare solo nella massima sicurezza sanitaria e potendo testare tutte le nuove infrastrutture e i processi operativi che stanno dietro a un grande evento internazionale. Penso che spostando in avanti l'appuntamento con il Mondiale sia possibile mettere in atto quanto di meglio la tradizione e l'esperienza organizzativa italiane sanno fare e lanciare nel migliore dei modi la strada verso Milano-Cortina 2026”. Roda tratterà nuovamente i temi legati al possibile rinvio dei Mondiali di Cortina mercoledì pomeriggio, a partire dalle ore 15, nel corso della diretta organizzata sulla pagina facebook della FISI.

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