Il cuore dei Maestri di sci italiani: raccolti oltre 144mila euro per l'emergenza Coronavirus

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Sci Alpinol'iniziativa

Il cuore dei Maestri di sci italiani: raccolti oltre 144mila euro per l'emergenza Coronavirus

L'enorme solidarietà dei professionisti della neve per una cifra da record che verrà devoluta a diverse realtà.

Il cuore dei Maestri di sci italiani li ha portati a prendere parte all'emergenza legata al Coronavirus, attraverso una catena di donazioni organizzata a livello territoriale. Con l'aiuto degli Enti di rappresentanza regionali/provinciali, in linea con quello spirito solidale e costruttivo che, fin dalla sua origine, ha caratterizzato la categoria, dal mese di marzo i professionisti della neve hanno effettuato una serie di elargizioni a favore di specifiche realtà impegnate nell'emergenza e individuate localmente.

L'ammontare delle donazioni complessivamente raccolte ed elargite dagli Enti di rappresentanza ammonta ad oggi alla cifra totale di 144.500 euro, ai quali vanno assommate le erogazioni disposte dalle singole Scuole di Sci e Maestri al momento non ancora note. Si tratta di un impegno economico importante, segnale della tangibile integrità della categoria e, soprattutto, dello spirito di solidarietà che da sempre contraddistingue questa realtà.

Contributi volontari per le strutture d'emergenza istituite a livello regionale o provinciale, nonché ai dipartimenti della Protezione Civile. Oltre a questo, le donazioni sono state finalizzate all'acquisto di presidi di protezione da devolvere direttamente alle strutture sanitarie. I Maestri di sci italiani ringraziano tutto il personale sanitario (medici, infermieri, tecnici di laboratorio etc), le forze dell'ordine e tutti coloro che con coraggio, abnegazione e spirito di sacrificio, sono impegnati in prima linea per sconfiggere questa terribile epidemia.

La categoria dei Professionisti della neve, i Maestri di sci, con questo gesto di sostegno economico ha voluto dare il proprio contributo al sistema Paese, nella consapevolezza di ricoprire un ruolo determinante all'interno della filiera turistica e nell'economia montana. Tutto questo con la volontà di guardare al futuro comunque con ottimismo e con quello spirito di solidarietà e intraprendenza che contraddistingue gli uomini e le donne di montagna, proprio quelle montagne che saranno capaci di accogliere i tanti appassionati con rispetto, attenzione e speranza.

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