Pinturault è preoccupato anche per la prossima stagione: "Non so quando potremo tornare a sciare"

La stagione 2019/2020 è terminata come peggio non si poteva, ma rispetto alla maggior parte degli altri sport, almeno il mondo dello sci ha avuto la possibilità di disputare gran parte della Coppa del Mondo e dei vari circuiti, perdendo di fatto qualche settimana di gare (e tutto il discorso legato al turismo).

Lo stesso Alexis Pinturault, costretto ad accontentarsi della seconda posizione finale con la cancellazione del week-end di Kranjska Gora e delle finali di Cortina, si dice preoccupato anche per la prossima annata agonistica, che dovrebbe partire il week-end del 24-25 ottobre a Soelden. “Nessuno può dire quando torneremo a sciare”, ha confessato il campione francese che, come tutti, ha rinunciato in maniera definitiva ai test primaverili.

Attorno a metà mese, Pinturault tornerà a svolgere allenamenti di forza e resistenza, ma pensare di poter rimettere gli sci ai piedi già a luglio, per le prime uscite sui ghiacciai europei e poi affrontare tra metà agosto e settembre la trasferta sudamericana (o tra Nuova Zelanda e Australia in altri casi), a questo punto diventa abbastanza complicato. “Servirebbero almeno 4-5 giorni di allenamento sulla neve per ogni disciplina, se si vuole raggiungere un livello almeno buono”, ha detto Alexis nelle dichiarazioni riportate da skiweltcup.tv.

Preoccupano soprattutto le restrizioni in termini di viaggi anche per tutto il periodo estivo, ma non è da escludere che le problematiche possano riguardare pure i primi appuntamenti stagionali (con le tappe nordamericane al via a fine novembre). Troppo presto per parlarne, ma già in queste settimane è necessario programmare la stagione 2020/21.