Quanti ritiri in una primavera "particolare". E Anna Veith? Ha tutta l'intenzione di proseguire

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Quanti ritiri in una primavera "particolare". E Anna Veith? Ha tutta l'intenzione di proseguire

Da Haver-Loeseth a Weirather, da Myhrer a Dopfer, tanti addii nel circo bianco attorno ai 30 anni. La fuoriclasse salisburghese ci crede ancora e si sta allenando duramente.

Una primavera particolare, tutta vissuta in quarantena anche dai campioni di un circo bianco che perderà nella prossima stagione parecchi dei protagonisti visti negli ultimi anni.

Sono già stati parecchi gli annunci legati al ritiro dall'attività agonistica, in molti casi anche in un'età tutt'altro che avanzata. Il primo ad “anticipare” le mosse era stato Peter Fill, già a fine gennaio a Kitzbuehel preannunciando la gara d'addio il successivo 1 febbraio a Garmisch-Partenkirchen.

Con la conclusione della stagione, ecco che nel settore maschile ha salutato il velocista austriaco Johannes Kroell, seguito da una coppia di svedesi che lascia la nazionale scandinava in grave difficoltà, dopo aver salutato Andrè Myhrer e Matts Olsson. La Germania ha perso ben quattro elementi: Dopfer, Stehle, Staubitzer e Brandner, così come hanno dato l'addio all'agonismo i nordamericani Cook e Maple, il finlandese Henttinen e l'elvetico Elia Zurbriggen.

Nomi pesanti che hanno appeso gli sci al chiodo anche e soprattutto tra le donne: carriera finita a 30 anni per Tina Weirather e Nina Haver-Loeseth, mentre l'ultima ad annunciare il ritiro è stata Hanna Schnarf in casa Italia. E poi ancora le tedesche Ackermann e Hronek, le svedesi Stalnacke (già in corso di stagione) e Rapaport, oltre ad una veterana di lungo corsa qual è stata la gigantista slovena Ana Drev.

Si sono spesso rincorse voci anche sulla possibilità di un ritiro di Anna Veith, ma allo stato attuale delle cose la fuoriclasse salisburghese ha tutta l'intenzione di provarci ancora: 31 anni da compiere il prossimo 18 giugno, la vincitrice di due Coppe del Mondo assolute si sta già allenando dal punto di vista fisico e solo con il ritorno sugli sci, si spera per l'estate in ghiacciaio, capirà se le sensazioni potranno essere migliori rispetto alla ripresa nel finale del 2019, quando Anna dovette nuovamente ripartire da zero in seguito all'ultimo crac al ginocchio patito a Pozza di Fassa all'inizio dello scorso anno.

Veith l'ha ripetuto spesso: “Voglio proseguire, con la convinzione di tornare competitiva”. E' in super-g che l'olimpionica di Sochi (e argento per un centesimo a PyeongChang) potrebbe avere ancora chances importanti, se pensiamo che con pochissimi allenamenti di velocità ha ottenuto comunque due top ten tra Bansko (decima) e Rosa Khutor (settima), per poi essere fermata dall'influenza nel post Garmisch e da qualche nuovo dolorino al ginocchio.

Ovvio, la situazione fisica di Anna la costringerà a gestirsi e disputare un calendario di gare ridotto, con la possibilità che rinunci spesso alle discese, già evitate nella prima parte dell'ultima stagione, ma guai a considerarla finita. Un colpaccio in qualche gara di coppa e soprattutto nei grandi eventi, con Cortina 2021 e Pechino 2022 all'orizzonte, può essere ancora possibile per una campionessa del suo calibro.

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