Urs Lehmann, la corsa alla presidenza FIS e le "soluzioni creative da trovare per salvare lo sci"

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Sci Alpinol'intervista

Urs Lehmann, la corsa alla presidenza FIS e le "soluzioni creative da trovare per salvare lo sci"

Il numero 1 di Swiss-Ski ha parlato al "Blick": "Dobbiamo sperare in un vaccino e, se necessario, sciare anche in primavera".

Urs Lehmann è uno dei due candidati alla presidenza FIS, per ereditare la poltrona che verrà lasciata vacante da Gianfranco Kasper. L'avversario dell'iridato di discesa a Morioka 1993 sarà, come noto, il milionaro svedese Johan Eliasch, CEO di Head, per una corsa che non potrà andare in scena come da programma nel congresso primaverile, ma vedrà una votazione solo il prossimo autunno.

Intervistato dal “Blick”, l'ex velocista svizzero, a capo della federsci elvetica dal 2008, si è espresso su vari temi a partire dall'attualità e una Coppa del Mondo 2020/21 che presenta mille incognite. “Avremo gare senza spettatori? E' difficile da valutare e immaginare, ma dobbiamo pensare a diversi scenari. Se non ci saranno alternative, le gare prive di pubblico saranno meglio di niente, d'altronde già a Lake Louise si gareggia abitualmente davanti a 300 persone”.

Per Lehmann, “la Coppa del Mondo è fondamentale per le varie federazioni, quindi uno scenario negativo metterebbe in crisi l'intero sistema. Sarebbe un disastro anche la cancellazione dei Mondiali di Cortina o di quelli di sci nordico a Oberstdorf, ma dobbiamo aspettare gli sviluppi e sperare che presto possa esserci un vaccino. Servirà creatività, ragionando ad esempio sulla possibilità di gareggiare solo in certe zone o continenti e prolungare la stagione sino a primavera inoltrata”.

Sino ai possibili estremi: “Stiamo parlando di ipotesi lontane, ma se non saranno permessi voli e gare internazionali, allora bisognerà provare anche a muoversi solo su gare nazionali – spiega Lehmann – Una discesa sul Lauberhorn con soli atleti svizzeri potrebbe anche risultare un buon evento, questo per dire che qualsiasi cosa sarà meglio di niente”.

Sulla corsa al numero 1 della federazione internazionale, Urs Lehmann si dice fiducioso: “Ho ricevuto molti feedback positivi, anche da rappresentanti di paesi come Algeria o Porto Rico. Il piano è che la FIS tenga il congresso a Zurigo ai primi di ottobre, ma anche in questo caso potrebbero esserci alternative, con la possibilità di voto nel corso di una sessione in versione digitale”.

In generale, il dirigente svizzero crede che lo sci del futuro “dovrà adattarsi alla situazione e gli appassionati abituarsi a qualcosa di diverso, come nel caso degli après-ski. La speranza è che almeno si possa bere una birra in compagnia mantenendo la distanza necessaria dalle altre persone”.

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