Nel weekend la combinata nordica si appresta ad affrontare un evento davvero singolare. Per la prima volta nella storia si terranno gare di Coppa del Mondo nella medesima località deputata a ospitare i Mondiali più avanti nella stagione.
In passato la peculiare situazione si è verificata talvolta nello sci alpino o nel salto speciale, ma mai in questa disciplina. Pertanto quanto andrà in scena a Lahti, dove dal 22 febbraio al 5 marzo si terrà la manifestazione iridata, sarà una novità assoluta.
ATTUALITA’
La prima parte di inverno ha visto un dominio assoluto della Germania, capace di vincere 7 gare su 7 (le sei individuali più la staffetta) e di raccogliere qualcosa come 15 piazzamenti sul podio su un massimo teorico di 19!
Non sorprende che Johannes Rydzek ed Eric Frenzel – sinora spartitisi equamente i successi – siano testa a testa nella classifica generale di Coppa del Mondo (rispettivamente a quota 470 e 454) con Fabian Rießle (342) a recitare la parte del terzo incomodo. I pretendenti non tedeschi alla Sfera di cristallo sono già decisamente più staccati (Akito Watabe è 247 e Jørgen Graabak a 236).
Dunque, questo assoluto monologo teutonico proseguirà anche dopo Capodanno, oppure la musica cambierà? Questo sarà uno dei motivi d’interesse della tappa di Lahti dove, peraltro, ritornerà in azione in ambito internazionale dopo una pausa di 5 anni e 10 mesi nientemeno che Hannu Manninen, ovvero il combinatista più vincente di tutti i tempi.
La scorsa estate il trentottenne ha annunciato a sorpresa il suo rientro in attività in vista dei Mondiali 2017. In molti lo hanno giudicato una mera mossa di marketing per cercare di risollevare l’interesse del pubblico finlandese attorno alla combinata nordica. Eppure il veterano di Rovaniemi è tornato per davvero e sarà curioso vedere quale possa essere il suo livello.
Ci saranno diverse assenze di peso. In particolare in casa Austria mancheranno Mario Seidl e David Pommer, colpiti da malanni. È in dubbio anche la partecipazione di Bernhard Gruber. Nella Norvegia mancherà Magnus Krog.
L'Italia si presenterà con il solo Samuel Costa, al momento unico azzurro competitivo su Large Hill. I due Runggaldier, Armin Bauer e Manuel Maierhofer gareggeranno in Continental Cup. Alessandro Pittin rimarrà invece in patria ad allenarsi.
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STORIA
A oggi nella località del Päijät-Häme si sono tenute ben 45 gare di primo livello. Di esse 38 hanno avuto valore per la Sfera di cristallo, mentre 7 hanno fatto parte del programma di ben sei diverse edizioni dei Mondiali (1926, 1938, 1958, 1978, 1989, 2001).
Sono 27 gli atleti a vantare almeno un successo in rappresentanza, però, di sole 6 diverse nazioni. I combinatisti più vittoriosi in assoluto sono il finlandese Hannu Manninen (1997, 2000, 2005, 2010) e il tedesco Björn Kircheisen (2005, 2006, 2007, 2011), entrambi capaci di imporsi 4 volte.
Comprendendo i due già citati, sono nove i combinatisti in attività ad aver primeggiato su queste nevi. Magnus Moan vanta tre affermazioni (2006, 2009, 2010). Johannes Rydzek (2011, 2014) ed Eric Frenzel (2013, 2016) hanno festeggiato due volte. Singolo successo invece per Jan Schmid (2012), Akito Watabe (2015) e Fabian Rießle.
In termini di nazioni comanda il movimento tedesco, accreditato di 15 vittorie (11 post-riunificazione, 1 come DDR e 3 come Germania Ovest) che proprio lo scorso anno ha superato la Norvegia, ferma a 14. La Finlandia padrona di casa è a quota 8. Vengono poi Giappone (4), Austria e Stati Uniti (2).
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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