Il salto con gli sci scioccato dallo scandalo tute di Trondheim: Lindvik e Forfang si dichiarano innocenti

Norvegia, tiene banco lo scandalo tute di Trondheim, Lindvik e Forfang si dichiarano innocenti
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Il salto con gli sci scioccato dallo scandalo tute di Trondheim: Lindvik e Forfang si dichiarano innocenti

Raw Air è alle porte ma in Norvegia tiene banco lo scandalo delle tute manomesse durante i mondiali di salto con gli sci a Trondheim. Tra dichiarazioni dei diretti interessati, licenziamenti e sponsor che hanno già abbandonato la squadra, si attendono decisioni da parte della FIS, sia in merito all'ultima parte di Coppa del Mondo che sulle medaglie conquistate dal team norvegese nel corso della rassegna iridata.

Ma andiamo con ordine: sabato, nella gara conclusiva dei mondiali di Trondheim per quanto riguarda il programma di salto con gli sci, il norvegese Marius Lindvik chiude secondo alle spalle di Domen Prevc evidenziando nel suo salto, come nelle altre gare dei mondiali, sicuramente uno stato di forma e stabilità tecnica eccezzionale, ma anche una "portanza" fuori dal comune.

Nel post gara, prima che arrivasse l'ufficialità del risultato, ecco il colpo di scena: Marius Lindvik e Johann Andre Forfang (finito in quinta piazza ai piedi del podio) squalificati per manomissione delle tute. I controlli sono stati effettuati dopo i salti dei due norvegesi in seguito a dei video, mostrati dalla tv tedesca, in cui si vedeva lo staff norge armeggiare, tra le due serie di gara, sulle tute degli atleti, spostando i microchip da un capo all'altro (da questa stagione infatti le tute di ciascun atleta sono contingentate) e modificandole per renderle più performanti.

E' risaputo, per appassionati e addetti ai lavori, quanto nel salto con gli sci conti l'aspetto tecnico dei materiali, tanto che la disciplina viene definita la "Formula 1 degli sport invernali", con le grandi superpotenze, tra cui Norvegia, Germania e Austria tra tutte, in grado di mettere in campo grandissimi investimenti su ricerca e sviluppo per migliorare la performance e tutte le altre nazioni ad inseguire.

Il caso della Norvegia, avvenuto nei mondiali di casa, e così palese davanti al grande pubblico, ha fatto certamente grande clamore. Ma si può pensare anche ad altri team, a tratti dominanti nell'arco dell'inverno, che hanno mostrato un vantaggio a livello di materiali. In tal senso durante la Tournée dei quattro trampolini impazzavano, da parte della stampa tedesca, notizie e smentite sulle tute degli austriaci, in quel momento su un altro livello rispetto agli avversari.

Come detto, nel salto con gli sci si tende al progresso e al limite, come nella Formula 1 o nel ciclismo, dove i materiali sono fondamentali e talvolta determinanti per il risultato finale e questa corsa al miglioramento può portare ad eccedere. D'altro canto, le nazioni di seconda fascia, come del resto l'Italia, si trovano a rincorrere: gli azzurri fino alla scorsa stagione avevano trovato una quadratura tecnica e di materiali che ha portato a buonissimi risultati per il potenziale della squadra, mentre quest'anno è stato evidente un regresso sullo sviluppo delle tute. Allo stesso tempo, nazioni come gli USA che si appoggiano alle grandi superpotenze (in questo caso proprio la Norvegia) possono, di riflesso, beneficiarne.

In attesa dell'ultima parte di Coppa del Mondo, con Raw Air alle porte, non accennano a placarsi polemiche e discussioni su questo scandalo. La FIS ha aperto un'indagine, il direttore agonistico della squadra norvegese Jan-Erik Aalbu nel corso di una conferenza stampa si è dichiarato colpevole: "Abbiamo imbrogliato e non possiamo più convivere con questo peso"; il capo allenatore della squadra Magnus Brevig e il suo assistente Adrian Livelten sono stati licenziati e il nuovo head coach fino al termine della stagione sarà Bine Norcic.

Dopo giorni di silenzio sono arrivate anche le prime dichiarazioni dei diretti interessati Marius Lindvik e Johann Andre Forfang. In un comunicato stampa della federazione norvegese di sci, i due saltatori hanno dichiarato che non avrebbero mai indossato consapevolmente tute che violassero palesemente le normative vigenti: "Ci scusiamo per non aver parlato con i media dopo quello che è successo sabato. Siamo entrambi completamente devastati. Nessuno di noi indosserebbe mai una tuta sapendo che è stata manomessa".

In attesa di capire se verranno rimessi in discussione anche gli altri risultati di Trondheim 2025, dal momento che il team norvegese ha fatto incetta di medaglie con lo stesso Lindvik nella gara su trampolino piccolo, il titolo vinto nella prova a squadre miste e in campo femminile, il primo sponsor della nazionale scandinava ha interrotto il contratto che lo legava alla squadra fino al termine della stagione. 

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