Combinata nordica: la Coppa del Mondo 23/24 sarà ricca di novità. Per l'Italia si prospetta un inverno difficile

Combinata nordica: la Coppa del Mondo 23/24 si preannuncia ricca di novità. Per l'Italia si prospetta un inverno difficile
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Combinata nordica: la Coppa del Mondo 23/24 sarà ricca di novità. Per l'Italia si prospetta un inverno difficile

Un nuovo format, nuove distanze e nuovo sistema di punteggi: questi gli ingredienti della prossima Coppa del Mondo di combinata nordica, che prenderà il via nel weekend del 24-26 novembre da Ruka (Fin). La domanda è se questi cambiamenti porteranno a un rimescolamento delle gerarchie e se basteranno per risollevare le sorti di una disciplina in crisi. L'Italia si presenta ai nastri di partenza con ambizioni ridimensionate rispetto alla scorsa stagione.

Tante novità in vista della stagione 2023/24 di Combinata nordica, che partirà nel fine settimana del 24-26 novembre da Ruka con tre gare maschili, per poi spostarsi subito dopo a Lillehammer (Nor) dove scenderanno in campo anche le donne. In dicembre il circuito farà tappa a Ramsau (Aut) per poi iniziare il 2024 con due tappe tedesche a gennaio, tra Oberstdorf e Schonach. In un inverno privo di grandi eventi l’highlight stagionale sarà il Triple che, come da tradizione, si terrà a Seefeld (Aut) a inizio febbraio, prima di un finale di stagione interamente nordico, con la tappa di Otepää a febbraio e tre tappe a marzo, la prima a Lahti (Fin) e le ultime due in Norvegia, tra Oslo e Trondheim.

Se il calendario non riserva grandi sorprese, lo stesso non si può dire della parte regolamentare, che ha subito importanti cambiamenti dopo i congressi FIS. A Ruka, nella prima gara stagionale, verrà inaugurato in Coppa del Mondo il nuovo format denominato “Individual compact”, nel quale gli atleti partiranno dopo il segmento di salto con distacchi prestabiliti e non con la reale differenza data dal trampolino. Un format, sperimentato durante il Summer Grand Prix, che tende quindi a premiare i fondisti, i quali potranno beneficiare di distacchi molto più contenuti rispetto alla normalità per rimontare lungo i 7,5 km (5 per le donne) sugli sci stretti. In sostanza il secondo classificato nel salto, a prescindere dal punteggio ottenuto, partirà con 6” dal leader, mentre il terzo avrà 12”, il quarto 17” e così via fino al minuto e mezzo di coloro che si classificheranno tra la 30a e 50a piazza. Il nuovo format si andrà ad aggiungere alla Gundersen e alla Mass Start. Ma ci saranno novità anche sul fronte dei punteggi, dal momento che entreranno in zona punti i primi 40 così come accade nel sistema biathlon o nello sci di fondo.. E’ stato inoltre confermato l’inserimento della Team Sprint mista.

La domanda è se questi cambiamenti porteranno a un rimescolamento delle gerarchie e se basteranno per risollevare le sorti di una disciplina in crisi. Il settore femminile, dopo anni di voci e smentite, a Milano-Cortina 2026 non ci sarà e nuvoloni neri si addensano all’orizzonte anche per il futuro a cinque cerchi del settore maschile.

Si riparte dalle coppe del mondo vinte lo scorso anno da Johannes Lamparter, che proverà a riconfermarsi dopo la cavalcata trionfale del 2022/23, e da Gyda Westvold Hansen. La stagione però potrebbe parlare interamente norvegese dal momento che la ventunenne di Trondheim è la favorita indiscussa per la terza sfera di cristallo consecutiva e nel settore maschile bisognerà scalzare dal trono il dominatore della disciplina Jarl Magnus Riiber, lo scorso anno frenato solo da problemi fisici. Il norvegese proverà infatti a conquistare la quinta Coppa del Mondo della sua carriera, impresa riuscita fino ad ora solo ad Eric Frenzel, che ha abbandonato le competizioni al termine della scorsa stagione.

Germania che quindi punterà sul terzetto Johannes Rydzek, vincitore del SGP, Vinzenz Geiger e Julian Schmid. L’Austria, come detto, si affiderà al detentore della sfera di cristallo, Johannes Lamparter, mentre la Norvegia potrà contare anche su Jens Luraas Oftebro. Al femminile invece, se GWH sembra essere un gradino sopra la concorrenza, per il podio potrebbero lottare diverse atlete. Tra esse la norge Ida Marie Hagen, la vincitrice del Summer Grand Prix Ema Volavsek, le sorelle giapponesi Yuna e Haruka Kasai e soprattutto la giovane tedesca Nathalie Armbruster, reduce da una stagione d’esordio in Coppa del Mondo da otto podi.

L’Italia si presenta ai nastri di partenza con ambizioni ridimensionate rispetto alla scorsa stagione, essendo priva della leader del movimento Annika Sieff, passata al salto speciale in primavera. In autunno la squadra maschile ha invece perso per l’intera stagione Alessandro Pittin, caduto nell’esordio stagionale di SGP a Oberwiesenthal, incidente che gli ha causato la rottura del crociato destro. In assenza di Sieff la squadra femminile sarà guidata da Veronica Gianmoena e Daniela Dejori, ma in Coppa del Mondo dovremmo vedere anche la giovane Greta Pinzani, che esordì nella scorsa stagione a Otepää. Al maschile si attendono buone cose da Buzzi e Costa, che potrebbero beneficiare dell’introduzione del nuovo format “Individual compact”, ma anche da Aaron Kostner. A Ruka però si vedrà anche il campione del mondo junior Iacopo Bortolas, atteso invece ad un salto di qualità in Coppa del Mondo.

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