Jason Lamy-Chappuis da record, François Braud da applausi: Francia oro nella team sprint. Italia 5^

Sin dalle battute iniziali si è capito che la lotta per il successo sarebbe stata affare riservato a Francia e Germania, le quali hanno dato vita al famigerato "gioco dell'elastico".

Infatti se nelle frazioni pari Johannes Rydzek recuperava terreno su Jason Lamy-Chappuis, in quelle dispari François Braud riallungava in maniera più o meno equivalente su Eric Frenzel.

Questo copione si è ripetuto per quattro quinti della distanza, fino a quando - nella nona porzione della prova - Braud non ha guadagnato nulla sull'avversario diretto. Nella decima e ultima parte Rydzek si è quindi lanciato alla caccia di un Lamy-Chappuis in apparente crisi.

Il francese invece ha giocato al gatto con il topo e, una volta ripreso dal teutonico in vista del traguardo, ha rilanciato l'azione vincendo facilmente la volata. Dunque seconda medaglia d'oro consecutiva per la Francia nella team sprint, seppur in una formazione diversa rispetto a Fiemme 2013 quando c'era Sebastien Lacroix in loco di François Braud.

Proprio quest'ultimo va considerato l'MVP della prova odierna, confermando di godere di una condizione atletica strepitosa come già dimostrato nella gundersen di due giorni fa, chiusa al secondo posto. Jason Lamy-Chappuis può invece festeggiare il quinto oro iridato della carriera, il terzo a squadre, un traguardo che gli permette di raggiungere il norvegese Bjarte Engen Vik in cima alla classifica degli atleti con il maggior numero di titoli mondiali in bacheca (lo scandinavo però vanta 3 successi individuali).

Si chiude quindi un'edizione dei Mondiali trionfale per la Francia, salita sul podio in ogni gara, così come la Germania, oggi relegata all'argento. I tedeschi però possono ritenersi soddisfatti dell'esito di una manifestazione iridata di cui hanno vinto il medagliere riferito alla combinata nordica.

La medaglia di bronzo è andata alla Norvegia formata da Håvard Klemetsen e Magnus Moan. A quest'ultimo, assolutamente superlativo sugli sci stretti, va gran parte del merito del podio odierno. Il Paese scandinavo comunque chiude un Mondiale sottotono rispetto agli obiettivi fissati alla vigilia, ovvero essere la nazione leader per numero di medaglie.

Peggio ancora è andata al Giappone, il quale ha alzato piuttosto rapidamente bandiera bianca nella corsa alla terza piazza. Complessivamente il movimento nipponico, seppur ottenendo una serie di piazzamenti di prestigio, esce da Falun 2015 con le ossa rotte. Gli asiatici hanno concluso sesti la prova odierna, scavalcati anche da Finlandia e Italia.

I nordici (Ilkka Herola e Jim Härtull) sono la sorpresa di giornata, in quanto sono andati oltre ogni più rosea aspettativa. Gli azzurri invece hanno ottenuto un piazzamento in linea con le potenzialità espresse nel corso della manifestazione. Male gli austriaci, settimi, e il cui bilancio iridato è salvato alla grande dall'oro di Bernhard Gruber nella gundersen con salto su Large Hill. 

MONDIALI FALUN - TEAM SPRINT
1. FRANCIA (Braud, Lamy-Chappuis)
2. GERMANIA (Frenzel, Rydzek) a 2"7
3. NORVEGIA (Moan, Klemetsen) a 19"4
4. FINLANDIA (Herola, Härtull) a 1'04"2
5. ITALIA (Costa, Pittin) a 1'18"7
6. GIAPPONE (Watabe Y., Watabe A.) a 1'25"7

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MEDAGLIERE FINALE COMBINATA NORDICA
2-1-1 (4) GERMANIA
1-1-2 (4) FRANCIA
1-0-0 (1) AUSTRIA
0-1-1 (2) NORVEGIA
0-1-0 (1) ITALIA

La settimana prossima torna la Coppa del Mondo. A Lahti sono in programma una gundersen (venerdì 6) e una team sprint (sabato 7). Già nel weekend venturo Eric Frenzel potrebbe vincere matematicamente la Sfera di cristallo poiché, a tre competizioni dal termine, vanta 241 punti di vantaggio su Bernhard Gruber e 283 su Jan Schmid.