Nuovo cambio di allenatore per Alessandro Pittin. "Con Zwitter voglio tornare a divertirmi"

La notizia è contenuta nell'incipit delle dichiarazioni rilasciate dal ventiseienne carnico al sito federale, dove viene spiegato come l'atleta di Cercivento abbia iniziato la preparazione in quel di Planica seguito, appunto, da Zwitter.

Dunque è terminata dopo una sola stagione la collaborazione con Lukas Tschuschnig, lo scorso anno assunto come allenatore dedicato per la parte salto.

Pittin ha dichiarato che questo ennesimo cambiamento ha come obiettivo "trovare quella stabilità e continuità sul trampolino che probabilmente non ho mai posseduto realmente, nemmeno nel periodo in cui ho vinto in Coppa del mondo o conquistato medaglie ad Olimpiadi e Mondiali.

La mia era una tecnica che in certe condizioni di vento e trampolino funzionava, ma non riusciva ad adattarsi al cambiamento delle situazioni che nella nostra disciplina sono molteplici. Non si tratta di rivoluzionare il sistema, bensì di far combaciare tutti i pezzi del mosaico, anche perchè sappiamo benissimo che nel fondo non ho alcun problema a recuperare sugli avversari, ma i distacchi accumulati l'anno passato hanno reso vana ogni mia prestazione sugli sci stretti e così non può continuare.

Non mi sono posto obiettivi specifici, anche se sono perfettamente conscio che le prossime due stagioni con Mondiali e Olimpiadi sono molto importanti. Ma ciò che conta è tornare a divertirmi come facevo una volta e penso che sto ritrovando la giusta motivazione gioro dopo giorno, sono sicuro che i risultati arriveranno di conseguenza".

Ancora una volta la Fisi ha concesso al combinatista italiano più vincente di sempre di seguire il sentiero che preferisce. D'altronde, per il settore fondo, continuerà a prepararsi con Sepp Chenetti anziché con l'allenatore della squadra di combinata nordica. 

Riuscirà Zwitter dove nessuno - da Rodlauer a Tschuschnig, passando per Ebenhoch e Savolainen (più tecnici di base locali) - è ancora riuscito? Paradossalmente molto dipenderà da come verrà impostata la preparazione di Pittin sul fondo perché, se non si partirà da determinati presupposti, neppure Alexander Stöckl potrebbe portare a termine il compito di cui sopra.

Non serve Oppenheimer per rendersi conto di come Pittin abbia una struttura fisica anomala per essere un combinatista, con una muscolatura nella parte alta del corpo decisamente più sviluppata rispetto agli avversari. Questo si traduce in un grande vantaggio sugli sci stretti, ma comporta anche enormi problemi sul trampolino.

Nessuna ricostruzione potrà essere efficace se prima non si prenderà atto della necessità di costruire con equilibrio un combinatista, anziché un fondista che salta dal trampolino.

Questo però non è compito dell'allenatore del comparto salto, che può agire solo sulla tecnica e sulla psicologia, bensì di chi stabilisce le tabelle di lavoro del fondo.