Fantanordic: ultimi cinque giorni per iscriversi

Fantanordic: ultimi cinque giorni per iscriversi
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Martina Dardanelli

Sci NordicoFantaNordic

Fantanordic: ultimi cinque giorni per iscriversi

Tra cinque giorni è fissata l’ora ultima (le 21.00 di mercoledì 23 novembre) per poter iscriversi al Fantanordic, il gioco completamente gratuito sulla Coppa del Mondo di salto con gli sci (maschile e femminile) e di combinata nordica.

Negli ultimi giorni sono lievitati sensibilmente gli iscritti, rendendo le statistiche più interessanti ed appetibili ai più. Andiamo quindi a vedere quest’ultime, in più il consueto approfondimento ed i consigli sulle nazioni scandinave e le repubbliche ex-sovietiche.


GEOGRAFIA: il Friuli-Venezia Giulia si candida al podio

La grande novità della 5^ edizione è l’incremento dei Fantamanager friulani, infatti attualmente sono la seconda regione per numero di iscritti. In testa rimane la Lombardia, che si è vista rimontare negli ultimi giorni, anche se probabilmente rimarrà superpotenza incontrastata.

Primi segnali di vita da parte del Piemonte, destinata a giocarsi la palma di seconda miglior regione con il Friuli-Venezia Giulia. Ottime realtà si riscontrano nel centro-sud Italia, dove il Molise ha incrementato il numero di manager e la Calabria e l’Umbria si confermano piuttosto prolifiche.

Mancano ancora rappresentanti residenti all’estero, ma l’augurio è quello che siano numerosi, anche perché c’è grande potenzialità nelle file di diverse nazioni, in cui gli sport che trattiamo non sono solamente di nicchia.

 

DEMOGRAFIA: i giovani si fanno attendere

Al momento l’età media dei partecipanti si attesta appena sotto ai 37 anni. Questo dato è molto curioso se confrontato con quello dell’altro fantasy game firmato Neveitalia, il Fantabiathlon. Infatti, in quest’ultimo è di 34 anni.

Per ora si sono iscritti 2 rappresentanti junior e 6 master, ciò a ribadire il dato sopracitato. Per quanto riguarda le donne, non è ancora pervenuta alcuna richiesta d’iscrizione, ma sicuramente arriveranno a tempo debito.

 

SCELTE:

Andiamo a vedere quali sono state le scelte fatte fin ora dai Fantamanager. Sono stati scelti 187 atleti diversi tra i tre settori (65 saltatori, 63 saltatrici e 59 combinatisti).

TOP 5 - SALTATORI

1. STOCH Kamil (POL) presente nel 55% dei team
1. SCHLIERENZAUER Gregor (AUT) presente nel 55% dei team
3. FORFANG Johann Andre (NOR) presente nel 40% dei team
3. FREITAG Richard (GER) presente nel 40% dei team
3. PREVC Domen (SLO) presente nel 40% dei team
3. KOT Maciej (POL) presente nel 40% dei team

Rispetto agli scorsi exit poll, hanno preso il largo Kamil Stoch e Gregor Schlierenzauer, ma quest’ultimo potrebbe essere battuto negli ultimi giorni, data la sua convalescenza. Tutti gli altri sono appaiati a giocarsi il terzo gradino del podio

TOP 5 – SALTATRICI

1. MALSINER Manuela (ITA) presente nel 65% dei team
2. TAKANASHI Sara (JPN) presente nel 55% dei team
2. RUNGGALDIER Elena (ITA) presente nel 55% dei team
4. MALSINER Lara (ITA) presente nel 50% dei team
4. MATTEL Coline (FRA) presente nel 50% dei team

Manuela Malsiner si conferma al vertice della graduatoria, mentre Sara Takanashi ha perso qualche preferenza. Le italiane si confermano le preferite dei manager, di gran lunga le dominatrici in tale classifica.

TOP 5 – COMBINATISTI

1. PITTIN Alessandro (ITA) presente nel 90% dei team
2. RIIBER Jarl Magnus (NOR) presente nel 60% dei team
3. COSTA Samuel (ITA) presente nel 40% dei team
3. WATABE Joshito (JPN) presente nel 40% dei team
5. MOAN Magnus Hovdal (NOR) presente nel 35% dei team

Alessandro Pittin rischia di scrivere la storia dei fantasy game, infatti percentuali sul 90% appaiono qualcosa di inverosimile. Jarl Magnus Riiber stabile al secondo posto. Si nota, inoltre, come già il quinto più selezionato abbia una scarsa preferenza. Una combinata anomala!

Per quanto riguarda le nazioni, ne sono rappresentate 14 e domina l'Italia, che da sola raccoglie il 16,3% delle preferenze dei Fantamanager. A seguire  le varie superpotenze quali: la Germania e la Norvegia (12,5%), l’Austria (12,3%), la Slovenia (10,3%) ed il Giappone (9,2%).

 

APPROFONDIMENTO: le “suffragette” del  salto femminile

Nella seconda puntata dell’approfondimento, parleremo delle origini ed i primi sviluppi di una delle tre branche del Fantanordic: il salto femminile. Questo settore è uno dei più “giovani” delle discipline sotto la guida della FIS. Infatti, la prima competizione di Continental Cup femminile, si è svolta il 23 luglio 2004 sul normal hill di Park City.

A dire il vero, già nella stagione precedente, si era cominciato a vedere una specie di circuito rosa, con competizioni solamente di stampo ‘FIS Race’. Da allora si cominciarono a profilare le atlete che successivamente hanno fatto la storia, come Anette Sagen e Daniela Iraschko-Stolz.

Le prime cinque edizioni dell’allora massimo circuito furono assolutamente a senso unico. Sagen dominò in lungo ed in largo, senza trovare mai avversarie al di fuori di Lindsey Van ed Iraschko, quest’ultima solamente nelle ultime due annate delle cinque citate.

Nelle ultime due edizioni della Continental Cup come massimo circuito, l’austriaca di Eisenerz fece una serie di vittorie che le permisero di vincere la coppa, disertando diverse gare. Allo stesso tempo cominciò un lungo ed inesorabile declino della norvegese più forte di sempre, lasciando spazio a tutta una serie di atlete che tutt’ora sono ai vertici del circuito.

In tutto sono state 10 le nazioni che hanno conquistato almeno un podio tra le stagioni 2004/2005 e 2010/2011. Le quattro superpotenze dell’epoca si dividevano in due tipologie: quelle con una fuoriclasse assoluta e quelle con un ampio movimento alle spalle.

L’Austria ha  avuto solamente un’atleta capace di andare sul podio, oltre alla due volte campionessa, ovvero l’allora adolescente Jacqueline Seifriedsberger. Situazione analoga per la Norvegia, che ha avuto Line Jahr oltre alla pentacampionessa.

Situazione opposta hanno vissuto Germania e Stati Uniti, capaci entrambe di avere numerose atlete da podio (rispettivamente 8 e 5), ma senza avere mai la fuoriclasse assoluta: i team erano comunque composti da atlete di prima classe come Ulrike Graessler, Juliane Seyfarth, Magdalena Schnurr, Melanie Faisst e Lindsey Van, Jessica Jerome, Sarah Hendrickson, Alissa Johnson.

L’Italia è una tra le 10 nazioni capaci di portare atlete a podio, precisamente ne ha avute tre: Lisa Demetz, Elena Runggaldier ed Evelyn Insam. La prima la si può considerare la vera pioniera del salto speciale al femminile in Italia, ma tutta una serie di vicissitudini (infortuni compresi) non le ha permesso di rimanere al livello delle compagne. Da notare come tutte e tre le atlete prima citate provengono dalla Val Gardena, unica località del Bel Paese, tutt’ora capace di proporre atlete di livello mondiale.

Concludendo, non si possono non citare tutta una serie di atlete portatesi alla ribalta già nei primi anni dalla nascita del salto femminile, ma tutt’ora capaci di giocarsi i successi più prestigiosi, come Maja Vtic, Coline Mattel, Yuki Ito e Sara Takanashi.

 

CONSIGLI: la Scandinavia e le repubbliche ex-sovietiche

Per questa rubrica è il turno dei paesi dal grande freddo. L’attuale ed unica superpotenza è la Norvegia, in tutte e tre le branche di cui tratta il gioco. Qui, l’imperativo per i giovani ‘terribili’ è vincere. Potenzialmente possono vincere tutte e tre le sfere di cristallo in palio.

La più probabile appare quella di combinata Nordica, dove ci sono Jarl Magnus Riiber e Joergen Graabak che partono alla pari con i diversi tedeschi e con Akito Watabe. Da non scordare, però, anche i vari Jan Schmid, Magnus Krog, Haavard Klementsen. Appaiono, invece, un po’ in fase calante Magnus Moan e Mikko Kokslien.

Johann Andre Forfang è chiamato all’ultimo e definitivo step di crescita, per riportare la sfera di cristallo in patria, dopo l’ultima vinta da Anders Bardal. Ci riuscirà? Vedremo, intanto la squadra appare indebolita dalla perdita di Kenneth Gangnes per infortunio. Interessanti rimangono Daniel Andre Tande, Anders Fannemel ed Andreas Stjernen. Chiamato ad una difficile conferma Joachim Hauer, che rischia di vedersi superato dai baldi giovani protagonisti in Coc nell’ultima stagione su plastica.

Nel salto femminile risulta più complesso aggiudicarsi la vittoria finale. Primo, perché c’è solo una la freccia nell’arco dei vichinghi, che porta il nome di Maren Lundby. In secondo luogo, perché la concorrenza appare comunque leggermente più avanti rispetto alla giovane norvegese. In contrario, si può affermare che, quest’ultima, è stata l’unica ad impensierire Sara Takanashi in estate, tuta irregolare a parte, si intende.

In Finlandia si attende la cura di Andi Mitter nel salto speciale, dove appare il solo Jarkko Maeaettae avere margine rispetto alla passata stagione. Anche nella combinata appare esserci un unico atleta di alto livello, esso è Ilkka Herola. Julia Kykkaenen è a sua volta unica atleta competitiva nella Coppa del Mondo del circuito femminile.

Per l’Estonia l’atleta di tenere d’occhio è Kristjan Ilves, nella combinata Nordica. In Svezia sembra esserci solo più l’ambizione di ospitare grandi eventi dello sci nordico, avere atleti d’un minimo livello internazionale, invece no.

Del blocco dell’ex URSS solo la Russia appare avere ambizioni di un certo livello, Ucraina e Kazakistan saranno presenti ai mondiali di Lahti e talvolta in gare del massimo circuito, ma solamente da comparse.

Irina Avvakumova è l’unica stella della galassia russa. Buone cose si possono attendere dalle compagne di squadra, quali Sofia Tikhonova ed Anastasiya Barannikova (ex Gladysheva). Nel settore maschile sembra esserci buio profondo, ma Dimitri Vassiliev, Evgeniy Klimov e Denis Kornilov spesso risorgono delle proprie ceneri come fenici. Di combinatisti non ce ne sono, esistono solo saltatori prestati alla combinata.

 

Detto questo, l'invito è a iscrivervi. Il termine ultimo per inviare la propria iscrizione è fissato per il 23 novembre, alle ore 21.00.

Per farlo è sufficiente scaricare la scheda d'iscrizione, compilarla in ogni sua parte seguendo il regolamento e re-inviarla fantanordic@neveitalia.it

 

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