È morta Nina, figlia di Alexander Pointner, l'allenatore dell'Austria dei record

La giovane si è spenta dopo 13 mesi di agonia. Era infatti ricoverata in una clinica e versava in uno stato vegetativo dal 5 novembre 2014, giorno in cui aveva tentato il suicidio (come rivelato dallo stesso tecnico e dalla moglie Angela circa un anno dopo il tragico avvenimento).

Stando a quanto svelato dalla coppia, Nina - una dei loro quattro figli - era in trattamento psichiatrico da un mese e mezzo a causa di depressione, ma non aveva mai dato segnali del fatto che il suo disagio potesse essere così acuto.

Purtroppo Nina è stata addirittura il terzo membro della famiglia a essere colpito dal "male oscuro". Nel febbraio 2012, Pointner aveva abbandonato i Mondiali di volo con gli sci di Vikersund, per stare vicino al figlio Max appena entrato in una clinica per curarsi.

Successivamente la depressione aveva colpito lo stesso tecnico, il quale ha lasciato il suo incarico nel 2014 dopo aver guidato un team capace di vincere 4 Coppe del Mondo assolute, 99 gare nel massimo circuito, 6 Tournée dei quattro trampolini, 32 medaglie (di cui 17 d'oro) nei main events. Nel recente passato è rientrato nel mondo del salto seguendo come consulente il bulgaro Vladimir Zografski.