Jesper Modin appende gli sci al chiodo a nemmeno 28 anni

Questi i passaggi più significativi del comunicato consultabile per intero (in lingua svedese) cliccando qui.

A volte la vita prende nuove strade. Le gare dei campionati nazionali dello scorso weekend sono state le ultime della mia carriera come fondista professionista. Nutro sentimenti contrastanti in questo momento, ma penso di aver preso la decisione giusta dopo un lungo periodo di riflessione.

Lo sci di fondo è uno sport impegnativo, bisogna allenarsi, mangiare, riposarsi, insomma fare tutto per bene per competere al top. Per me l’importante è sapere di aver dato il 110% ed è quello che ho fatto sinora. Tuttavia voglio dare spazio ad altre cose, lo sci di fondo non è più al primo posto nella lista dei miei interessi.

Voglio ringraziare i dirigenti, gli allenatori, gli skimen, gli sponsor, il mio ski club Piteå Elit e soprattutto la mia famiglia. Molti di loro mi hanno aiutato nel corso degli anni e senza di loro la mia carriera sarebbe stata impossibile. Sarò loro sempre molto grato.

Non so cosa mi attenderà nel futuro, per ora spero di trovare un lavoro estivo in vista di un lungo viaggio che voglio fare in autunno in Sud America, ovviamente senza scarponi e sci stretti ai piedi!

Nato il 4 giugno 1988, Modin, specialista delle Sprint, ha vissuto come migliori stagioni quelle fra il 2009 ed il 2011, durante le quali ha conquistato un podio in Coppa del Mondo (terzo il 19 dicembre 2009 nella Sprint a tecnica classica di Rogla), è giunto quinto nella prova iridata di Oslo 2011 in una finale in cui la Svezia piazzò Hellner primo e Jönsson terzo sotto gli occhi dei grandi rivali norvegesi, e si è piazzato terzo nella classifica di specialità nel 2010-11 alle spalle di due mostri sacri quali Jönsson e Hattestad.

Bloccato per sei mesi da problemi fisici nel 2012, Modin non è stato più in grado di tornare quello di un tempo. L’ultimo piazzamento a punti in carriera risale alla 15 Km di Lahti dello scorso anno, quando si piazzò ventinovesimo.