Sono partiti i processi in casa Norvegia dopo la debacle nella 10 Km femminile di Falun. Riportiamo le impressioni delle quattro donne di punta, del capo degli skimen Knut Nystad e del responsabile dello sci di fondo norvegese Åge Skinstad.
Marit Bjørgen è delusa, ma assolve gli skimen: “Speravo in una buona gara oggi, ma non ho avuto la possibilità di competere. È difficile immaginare quale sia il mio reale stato di forma, sto bene ma non ho riscontri. Ho dato il massimo nel primo giro, ma nel secondo, quando ho capito che non potevo centrare l’obiettivo, non ho più spinto. È tanto tempo che non siamo così indietro in classifica, la colpa più grande è della neve, ma anche dei materiali. Fa parte del gioco e sappiamo che i nostri skimen lavorano giorno e notte per i nostri successi. Kalla ha disputato una gara pazzesca, aveva già dimostrato di essere in forma e pertanto la sua vittoria è meritata. Adesso dovremo sostenerci reciprocamente, analizzare quanto successo e guardare avanti, in molte avremo voglia di rivincita”.
Inviperita Therese Johaug: “Mi limiterò a cancellare al più presto questa gara, ce ne sono ancora due importanti e già in staffetta io e le mie compagne vorremo riscattarci. Quello di oggi è un risultato ridicolo di cui mi vergogno, non so quanto tempo era che non finivo 27^ una gara distance. Mi sono accorta già dopo un chilometro che c’era qualcosa che non andava, avevo al mio fianco una svedese e mi ha lasciato sul posto e non ho avuto più la possibilità di raggiungerla. Quando nevica come oggi la polvere che si deposita sulla neve artificiale della pista diventa come colla e gli sci non vanno avanti. A giudicare dalla classifica non sono l’unica norvegese che ha avuto problemi di materiali. Non so se a parità di condizioni avrei battuto Kalla, ma di sicuro non avrei preso più di due minuti”.
La prende con filosofia Astrid Jacobsen, già soddisfatta per l'argento vinto nello Skiathlon: “Non sono particolarmente delusa, ho già avuto una grande giornata sabato scorso. Oggi è stata una gara storta, può succedere. Mi sentivo in ottima forma, ma nel secondo giro, quando mi sono accorta di essere fuori dalle prime venti, mi sono praticamente rialzata”.
Heidi Weng è invece estremamente delusa: “Per la prima volta dopo il Tour de Ski mi sentivo energica, ma la neve non ci ha dato speranze. Sabato è andata male, oggi potevo riscattarmi e invece è successo questo schifo. Mentre sciavo pensavo di avere la colla sotto gli sci, mi sono resa conto che c’era qualcosa di strano, stavo bene ma non riuscivo a sviluppare velocità”.
Knut Nystad, capo degli skimen, ammette le sue colpe: “Gli sci erano incredibilmente poco scorrevoli. Abbiamo seguito le previsioni del tempo, ma al mattino era soleggiato e secco, soltanto un’ora prima della partenza ha cominciato a nevicare e la situazione è peggiorata di minuto in minuto. Non potevamo cambiare gli sci di Johaug e Bjørgen, perché i primi riscontri (di Jacobsen, ndr) li abbiamo avuti dopo 1,5 km, a quel punto era troppo tardi. Quando ho visto i risultati ho pensato che avrei avuto un bel confronto con i giornalisti! Non è difficile assumersi la responsabilità di quanto accaduto, quello che è successo lo hanno visto in tutto il mondo. Comunque non possiamo crocifiggere i ragazzi del team, ognuno fa il suo lavoro e oggi è andata male”.
Åge Skinstad, responsabile dello sci di fondo norvegese, conferma: “Non c’era nulla che ci facesse pensare di aver completamente sbagliato gli sci, eppure è andata così. Avevamo anche consultato telefonicamente un meteorologo di fiducia e diversi siti web, quindi non si tratta di questo. Dispiace non essere riusciti a fornire le ragazze i materiali che meritavano, abbiamo perso ancora prima di partire”.
Va rimarcato che la Norvegia ha inviato a Falun un team di 15 skimen: possibile che nessuno abbia preparato due o tre paia di sci diversi da utilizzare a seconda delle condizioni, soprattutto alla luce di quanto dichiarato da Nystad e Skinstad riguardo le previsioni meteo?
10 Km TL Femminile Falun (SWE)
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