Marcialonga sotto la pioggia, il trionfo è tutto norge con Emilie Fleten e il sogno coronato da Andreas Nygaard

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Marcialonga sotto la pioggia, il trionfo è tutto norge con Emilie Fleten e il sogno coronato da Andreas Nygaard

La 52esima edizione della leggendaria granfondo trentina è stata condizionata dal maltempo, ma oltre 7000 "bisonti" hanno sfidato la pioggia. Ecco come sono andate le cose.

“Marcialonga bagnata, Marcialonga fortunata” devono aver pensato in molti domenica mattina alla partenza da Moena, quando ad accogliere bisonti e professionisti di Ski Classics c’era un vero tempo da lupi. Ma i migliori atleti al mondo delle lunghe distanze si sono dimostrati ancora una volta più forti di tutto, e al loro seguito migliaia di bisonti. I vincitori della 52esima edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa sono i norvegesi Emilie Fleten e Andreas Nygaard, che conquistano la granfondo più amata al mondo nel segno della resilienza con un forcing di spessore sul Mur de la Stria (muro della strega).

A scattare puntualissimi alle 8.00 da Moena sotto una pioggia fine ma battente sono stati gli uomini, che da subito hanno imposto un ritmo serrato. In direzione Canazei, mentre ci si addentrava in Val di Fassa, il gruppo è andato allungandosi e i migliori si sono assestati nelle prime posizioni continuando a macinare chilometri, con i fondisti del Team Ragde Charge a tenere controllata la testa del gruppo. Allo Sprint di Canazei il primo a transitare era uno scatenato Vebjoern Moen tallonato dal leader della classifica a punti, Anton Persson, e da un brillante Max Novak. Nel tratto in discesa lungo la Val di Fiemme la velocità di crociera non ha fatto che aumentare, e prima di raggiungere Predazzo, Vebjoern Moen (Team Ragde Charge) e Mathias Aas Rolid (Team Eksjöhus) hanno tentato l’allungo mettendo qualche secondo fra loro e i diretti avversari.

La coppia di testa ha avuto però vita breve, prima perché Moen dopo aver tentato un attacco ha fatto un fuori giri e ha perso contatto con Rolid, e dopo perché lo stesso Rolid è stato raggiunto da un trenino di tre atleti in grande spolvero: Andreas Nygaard, Max Novak e Amund Hoel con quest’ultimo a sfoggiare il pettorale giallo di leader. Il rinnovato quartetto di testa ha aumentato il gap con il resto del gruppo procedendo spedito per Lago di Tesero e raggiungendo in men che non si dica i piedi della salita di Cascata, dopo il giro di boa a Molina di Fiemme.

I quattro si sono studiati fin dai primi strappi dell’ascesa, alternandosi nel tentare attacchi e accelerate. Sulle rampe più dure è uscita tutta la forza del vichingo Nygaard che in un finale all’ultimo respiro ha avuto la meglio sullo svedese Max Novak. Per Nygaard un successo voluto, desiderato e sognato da tempo, che arriva dopo 10 anni di tentativi, un 3° posto e un 2° posto. “È stato incredibile. Quasi non osavo sognare che questo giorno sarebbe arrivato, e ora che è finalmente arrivato sono così grato e riconoscente. Avevamo degli sci fantastici e credo sia grazie a Mathias (Rolid) se ho vinto oggi. Un grande grazie a lui. Voglio dedicare questa vittoria ai fratelli Aukland, perché senza di loro non sarei mai stato qui. Ma sicuramente anche la mia fidanzata ha avuto un ruolo importante in tutto questo e le mando un bacio”, ha raccontato il norvegese, che sotto gli eccentrici baffi nasconde un sorriso di gioia incontenibile.

Sfuma di un soffio negli ultimi metri il sogno di gloria di Max Novak, 2°, e completa il podio Amund Hoel. Per l’Italia il miglior fondista della 52.a Marcialonga è Lorenzo Busin, 32° (Team Internorm Trentino).

La Marcialonga al femminile è tutta nel segno della resilienza e resistenza di Emilie Fleten: la fuoriclasse norvegese del Team Ramudden ha dato prova della sua forza nei 70 km da Moena a Cavalese, dopo una caduta nel tratto di ritorno fra Soraga e Moena che sembrava aver compromesso per sempre la sua prova proprio quando davanti le rivali Anikken Gjerde Alnæs e Silje Øyre Slind si scatenavano con Jenny Larsson. Ma Fleten a colpi di “double poling” ha ricucito sulle avversarie e si è messa in testa per affrontare davanti il sottopasso che porta ai piedi della salita di Cascata. Dopo aver affrontato 68 km a tutta, Emilie Fleten ha impresso un ritmo a dir poco insostenibile e fra uno strappo e l’altro Slind, Alnæs e Larsson si sono inesorabilmente staccate, concedendo alla norvegese il lusso di un arrivo in solitaria.

Dietro la bagarre era però tutt’altro che finita, con Slind ad agguantare il 2° posto e Alnæs a ritagliarsi uno splendido 3° posto sul podio dopo una lotta fino all’ultimo con Larsson. “Finalmente una gara veramente decente dall'inizio fino alla fine”, e a dirlo è l’altoatesina Michaela Patscheider (Team Robinson Trentino) che centra il 15° posto alla Marcialonga di oggi e aggiunge: “sono veramente super contenta, ci tenevo un sacco a fare bene oggi. In queste condizioni non era facile e sono davvero felice!”.

Centinaia di bisonti si sono scatenati anche nella 20esima Marcialonga Light di 45 km che ha visto primeggiare Tommaso Dellagiacoma e Anna Giordan davanti alla figlia d’arte Anna Aukland. Nel fine settimana Marcialonga è stata anche Young e ha visto gareggiare le categorie U14, U16 e Giovani, questi i migliori: U14 Adele Andreoli e Lorenzo Briscoli (Made2win), U16 la figlia d’arte Heidi Debertolis (US Primiero) e Federico Sartori (SC Ledrense), Giovani Laura Cavazzani e Carlo Cantaloni. La 52esima Marcialonga di Fiemme e Fassa continua con la sfilata dei quasi 7000 bisonti in gara che movimentano le due Valli trentine per ancora molte ore e celebrano il successo della granfondo. Soddisfazione nel comitato organizzatore che grazie al lavoro di oltre 1500 volontari può garantire lo svolgersi in sicurezza della gara nonostante le condizioni meteo non facili.

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