Tour de Ski 2024: la consacrazione definitiva di Amundsen, una Diggins eroica e l'Italfondo in difficoltà

Tour de Ski 2024: la consacrazione definitiva di Amundsen, una Diggins eroica e un'Italfondo in difficoltà
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Tour de Ski 2024: la consacrazione definitiva di Amundsen, una Diggins eroica e l'Italfondo in difficoltà

L'edizione n° 18 del Tour de Ski ha visto trionfare il norvegese Harald Amundsen in campo maschile e la statunitense Jessie Diggins tra le donne. "Chicco" Pellegrino salva parzialmente il bilancio in casa Italia, con il primo podio stagionale per lo sci di fondo azzurro e poi il ritiro in Val di Fiemme, ma il giudizio a livello generale non può essere certamente positivo. Le parole dei protagonisti raccolte dal nostro inviato Umberto Volpe.

Il Tour de Ski 2024, terminato domenica 7 gennaio con la terribile scalata finale sull'Alpe Cermis, ha confermato la Norvegia dominatrice della kermesse in campo maschile, con Harald Oestberg Amundsen che succede nell'albo d'oro al connazionale Johannes Klaebo (vincitore delle edizioni 2022 e 2023 e assente quest'anno), conquistando così il successo più prestigioso della sua giovane carriera. Tra le donne la statunitense Jessie Diggins ha bissato la vittoria del 2021, con un trionfo ottenuto soprattutto grazie alla caparbietà mostrata nelle giornate più dure di questo Tour de Ski.

Amundsen, classe '98, sin dalla tappa di Dobbiaco ha dimostrato di aver tutte le carte in regola per potere vincere la manifestazione: il ruolino di marcia del norge è stato a dri poco impressionante, sempre nelle prime sei posizioni, eccetto la sprint di Davos causa una caduta ai quarti di finale, il tutto condito dalle vittorie negli inseguimenti di Dobbiaco e Davos, oltre al 3° posto nella 10 km TC andata in scena nella località pusterese. Amundsen, dopo la fatica finale sul Cermis, ha raccontato ai nostri microfoni le sue emozioni, dichiarando che questo successo rappresenta il "momento più bello della carriera ancor più delle medaglie conquistate ai Mondiali di Planica".

Al 2° posto della classifica generale maschile troviamo il tedesco Friedrich Moch, che ha sfiorato la prima vittoria in CdM proprio sul Cermis, chiudendo la final climb al 2° posto: il Tour de Ski del giovane teutonico è stato sicuramente di altissimo livello, e in futuro potrebbe ambire a questo importante trofeo.

In campo maschile Tour de Ski da incorniciare per lo sci di fondo transalpino. Lucas Chanavat ha dominato le sprint di Dobbiaco (con Jules Chappaz 2°) e Davos, Jules Lapierre ha trionfato sul Cermis, cogliendo la prima vittoria in CdM della carriera, e Hugo Lapalus ha chiuso al 3° posto la classifica generale della kermesse, con la terza piazza nella final climb.

Rassegna di assoluto livello anche per Erik Valnes, che a sorpresa ha colto ben tre podi nelle gare distance (10 km TC e inseguimento di Dobbiaco), con la vittoria nella mass start a Lago di Tesero, sotto una fittissima nevicata, come ciliegina sulla torta. Valnes, che abbiamo intercettato dopo la fatica sul Cermis, ha raccontato il "segreto" di questi miglioramenti nella gare distance, lui che nasce sprinter a tutti gli effetti, spiegando che "il duro lavoro e gli allenamenti mi hanno permesso di diventare più completo, arrivando a competere con i migliori anche sulle lunghe distanze".

Non del tutto positivo il Tour de Ski dello svedese William Poromaa, che ha ottenuto un solo podio, nella mass start 15 km della Val di Fiemme. Nota di merito per l'elvetico Cyr Faendrich, 3° a Lago di Tesero, al primo podio in carriera; da sottolineare anche il successo del finnico Perttu Hyvarinen, che a 32 anni nella 10 km TC di Dobbiaco ha ottenuto il primo centro della carriera in CdM.

C'erano tante aspettative sugli azzurri per questo Tour de Ski, e purtroppo per la maggior parte non sono state rispettate. Per l'Italfondo è arrivato si il primo podio stagionale, ottenuto dal solito Federico Pellegrino nella sprint TL di Davos, 3°; il valdostano, purtroppo ha dovuto abbandonare in anticipo il Tour de Ski a causa di alcuni sintomi influenzali che lo hanno messo fuori dai giochi a pochi minuti dalla partenza della mass start a Lago di Tesero (Chicco aveva effettuate regolarmente il riscaldamento pre-gara).

Non totalmente da buttare le prove del giovanissimo Elia Barp, capace di ottenere due top 20, e di Giandomenico Salvadori, anch'egli due volte nelle prime venti posizioni, con i due atleti che hanno raccontato ai nostri microfoni, al termine della prova sul Cermis, che "l'obiettivo sarà avvicinare sempre di più la top 10 nel corso della stagione". Dopo un Tour de Ski deludente hanno fatto bene nella final climb Paolo Ventura (16°) e Simone Daprà (18°), che ai nostri microfoni hanno raccontato di essersi trovati molto bene in questa tipologia di gara, con la speranza che questo risultato posso essere un trampolino di lancio per la seconda parte di stagione; segnali positivi anche da Martino Carollo, top 15 nella sprint di Davos. Tour de Ski da dimenticare per Francesco De Fabiani, out dopo il trittico di Dobbiaco.

Dando un'occhiata alla classifica generale di Coppa del Mondo, Amundsen guida con 1302 punti davanti ai connazionali Valnes (già a quasi 300 lunghezze di distanca) e Paal Golberg; 25° Pellegrino con 375 punti. Valnes leader anche della classifica sprint, dietro di lui Klaebo e Chanavat, 10° Pellegrino.

In campo femminile una straordinaria Jessie Diggins ha trionfato per la seconda volta in questa importantissima kermesse, dopo la vittoria del 2021. Grande solidità della nativa di Afton, che non è mai scesa sotto l'8° posto, con ben cinque podi ottenuti, tra cui una vittoria nell'inseguimento di Dobbiaco. Diggins ha rischiato qualcosa nella giornata conclusiva, dove nel finale di gara era davvero stremata, con la norvegese Heidi Weng che continuava a recuperarle secondi preziosi in classifica, ma il bottino della classe '91 statunitense era abbastanza ampio da garantirle il successo.

Terza piazza nella classifica generale e protagonista, un po' a sorpresa, la veterana finnica Kerttu Niskanen, vincitrice della 10 km TC di Dobbiaco e dell'inseguimento di Davos. Tour de Ski eccellente anche per la svedese Linn Svahn, che ha trionfato nelle sprint di Dobbiaco e Davos, oltre allo splendido successo in volata nella mass start TC a Lago di Tesero. Non è arrivato il podio per la Svezia nella classifica generale, con Frida Karlsson quarta (è la grande delusa del Tour), Jonna Sundling quinta e Linn Svahn sesta.

In casa Stati Uniti, oltre al podio di Rosie Brennan nell'inseguimento di Davos, seconda, grnade gioia per la vittoria di Sophie Laukli sul Cermis: la classe 2000 a stelle e strisce, atleta di corsa in montagna di altissimo livello, ha letteralmente ammazzato la concorrenza conquistando il primo centro della carriera in CdM, in una pista, come ci ha rivelato nel post gara, "dove si trova perfettamente a suo agio". Feeling ottimo con il Cermis anche per la transalpina Delphine Claudel, terza dopo il successo dello scorso anno, che ci ha spiegato come i francesi si trovino benissimo su questo tipo di tracciato, ottenendo ogni anno risultati sempre ottimi, in una gara unica e fuori dagli schemi nello sci di fondo. Bene anche la Germania, con i podi ottenuti da Victoria Carl e Katharina Hennig.

Bilancio negativo in casa Italia, con Caterina Ganz unica atleta a completare tutto il Tour de Ski. La fiemmese ha chiuso al 22° in classifica generale, con un finale in crescendo, dopo una condizione non proprio ottimale nelle prime gare anche a causa di attacco febbrile che l'ha colpita nei primi giorni di gara, come ci ha confermato lei stessa al termine della scalata al Cermis.

La classifica generale di CdM vede Diggins guidare con 1402 punti, davanti a Svahn e Brennan, venticinquesima Ganz con 378 punti. Classifica sprint, invece, che vede Svahn come leader, con Skistad e Ribom alle sue spalle, 38° posto per Ganz.

La CdM di sci di fondo tornerà in scena venerdì 19 gennaio, quando prenderà il via la tappa tedesca di Oberhof, dove il programma prevede sprint TC, mass start 20 km TC e 4x7,5 km.

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