Ancora Cina e Corea del Sud nei 500 metri dello short track delle Universiadi

A Cina e Corea del Sud i primi ori nello short track delle Universiadi
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Short TrackShort track - Universiadi 2013

Ancora Cina e Corea del Sud nei 500 metri dello short track delle Universiadi

Il sudcoreano Lee e la cinese Wang hanno vinto l'oro sulla distanza più breve dello short track. Di seguito il comunicato dell'Ufficio Stampa.

Qui il risultato completo dei 500 femminili!

Qui il risultato completo dei 500 maschili!

Sono ancora Corea e Cina a trionfare nello short track alla XXVI Winter Universiade Trentino 2013. Nella seconda giornata di gare al Palaghiaccio di Trento, il coreano Lee Hyo Been non ha rivali nella finale dei 500 metri e si aggiudica l’oro per distacco. La battaglia più avvincente è alle sue spalle, con il canadese Patrick Duffy che brucia il cinese Shi Jingnan nella lotta per l’argento. Ancora un quarto posto per il giapponese Hiroki Yokoyama, che ripete il piazzamento di ieri nei 1500 metri.

Tra le donne, a spuntarla è la cinese Wang Xue, brava a tenere il comando della gara sin dalla partenza, nonostante fosse marcata stretta dalla canadese Caroline Truchon, che si deve così accontentare dell’argento. In virtù della penalty alla russa Emina Malagich, la medaglia di bronzo è andata alla lituanaAgne Serakaite.

Dopo quello di ieri nei 1500, cade anche un altro record delle Universiadi. Già ritoccato nelle heats dal canadese Patrick Duffy (41”433), il nuovo limite diventa 41”383, pattinato in semifinale dal coreano Lee Hyo Been.

Il migliore degli italiani è Edoardo Reggiani, che riesce a spingersi fino ai quarti di finale. Dopo aver superato il primo scoglio del turno preliminare, il milanese Pietro De Lorenzis si è fermato nelle heats. Subito eliminato anche Matteo Compagnoni, reo di una partenza falsa nel primo turno di giornata dopo aver già ricevuto un warning dalla giuria. Eliminazione nelle heats per la diciannovenne bolzanina Federica Tombolato, unica azzurra in gara nella competizione femminile.

Successivamente sul ghiaccio sono scese le staffette, impegnate nella qualificazione in vista delle finali di domani.

In campo femminile il miglior tempo in assoluto è stato siglato dall'Ungheria che con 4:13.353 ha vinto la seconda semifinale migliorando il record delle Universiadi; alle sue spalle la Cina (4:13.446) approda ugualmente alla finale, correndo a sua volta sotto il precedente primato (4:18.097 della Korea ad Erzurum 2011). Nell'altra semifinale passano il turno Korea (4:15.187) e Russia (4:17.654).

Analogo sviluppo nelle due semifinali maschili: il Canada (6:51.506) si è imposto nella prima migliorando il record delle Universiadi (6:52.559 della Korea ad Innsbruck 2005) davanti alla Francia (6:52.201) che passa a sua volta in finale così come Ungheria (6:54.658) e Russia (6:54.784) che hanno chiuso ai primi due posti la seconda semifinale.

Domani, venerdì 20 dicembre, è in programma l’ultima giornata dello short track al Palaghiaccio di Trento (inizio ad ore 14). Le medaglie d’oro in palio saranno ben quattro: 1000 metri (maschili e femminili) e staffetta (maschile e femminile).

Le interviste:

Wang Xue (oro), 20 anni, iscritta alla Sport University di Ji Lin: "Non mi aspettavo questa medaglia, perché era la prima volta che partecipavo ad una manifestazione così importante a livello internazionale. Ero davvero molto nervosa, ma sono riuscita a gestirmi bene".

Caroline Truchon (argento), 25 anni, iscritta al CEGEP de Rosemont a Montréal: "Nella prima batteria ho rotto un pattino e pensavo di non farcela. Invece, è andato tutto bene ed una volta in finale mi sono giocata le mie carte. Sono ancora un po’ amareggiata di non essermi piazzata bene nei Trials, perdendo così l’occasione di partecipare all’Olimpiade di Sochi, ma questa medaglia è davvero un bellissimo premio di consolazione".

Twitter: @newswintersport

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