Coppa del Mondo a Torino, festa di bronzo con la staffetta femminile

Coppa del Mondo a Torino, festa di bronzo con la staffetta femminile
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Francesco A. Armillotta

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Coppa del Mondo a Torino, festa di bronzo con la staffetta femminile

La terza tappa di Coppa del Mondo giunge al termine e lascia il pieno di emozioni. La Nazionale di short track chiude la quattro giorni torinese con una nuova medaglia, stavolta di bronzo. Ci pensa la staffetta femminile 3000m (Fontana, Peretti, Valcepina e Viviani) a regalare un preziosissimo terzo posto dietro alle due potenze asiatiche Corea e Cina.

Bissato così il podio di Shanghai di questa stagione. Ma il bronzo vale di più: equivale a un bel margine di punti per garantirsi la qualificazione a Sochi 2014. Bene anche la staffetta maschile 5000m, nonostante sia stata falcidiata dalla sfortuna (infortunio con taglio di Tommaso Dotti in semifinale, dopo il ko di Nicola Rodigari giovedì scorso) a raggiungere un insperato quarto posto nella finale A.

Dopo il prossimo weekend di Coppa, a Kolomna (14-17 novembre), verranno stilati i ranking definitivi con la spedizione azzurra per i Giochi invernali in Russia. Le speranze di portare 10 azzurri a Sochi rimangono intatte. Nel programma conclusivo della giornata al PalaTazzoli erano in cartellone anche le finali dei 1000m maschili e femminili. Tra le altre c'è da segnalare anche il buon primo posto di Arianna Fontana nella finale B.

Le staffette italiane regalano emozioni incredibili. Le ragazze passano la loro semifinale non rischiando quasi mai di rimanere fuori dalle top 2. Chiuderà al secondo posto dietro il Canada. La finale vede in testa Canada e Italia per più di metà gara. Situazione capovolta al cambio di marcia di Corea e Cina. Le azzurre si possono giocare il bronzo con le nordamericane e così sarà : la medaglia arriva grazie al sorpasso perfetto di Arianna Fontana su Jessica Hewitt all’ultimo giro. Il quartetto azzurro conferma di essere un gruppo competitivo, non perdendo terreno dal binomio Corea-Cina, che in prospettiva olimpica non appare così lontano.

Il quartetto maschile, già orfano di Rodigari, vede l’inserimento di Davide Viscardi con i compagni Anthony Lobello, Tommaso Dotti e Yuri Confortola. In semifinale perdono Dotti, colpito dall’ungherese Liu Shaolin in caduta mentre erano in lotta per la qualificazione negli ultimi giri. L’Italia così viene avanzata in finale per la squalifica dei magiari, ma anche il milanese finisce ko per via di un brutto taglio sopra la caviglia destra.

Per l’ultimo atto i coach Bédard e Gouadec sono obbligati a inserire Edoardo Reggiani. In finale, nonostante le defezioni e la sfortuna, gli azzurri sfruttano una scivolata degli statunitensi. Finiranno quarti rischiando poi di riprendere gli olandesi (terzi) nell’ultima tornata. Un piazzamento al di sopra delle previsioni, che rende meno amara la delusione per gli infortuni di Dotti (da verificare i tempi per un suo recupero) e Rodigari e che mette in una posizione privilegiata il team azzurro in previsione delle qualifiche olimpiche.

Oltre alla Fontana, in gara oggi nei 1000m c’era anche Elena Viviani. La 21enne è stata eliminata nei quarti: partita in quinta piazza, è stata rallentata dalla canadese Maltais al secondo giro, dopo un sorpasso non riuscito. Perso terreno sulle prime posizioni, ha poi chiuso quarta. Arianna Fontana, invece, accede con facilità alla semifinale della stessa gara. La bimedagliata olimpica non è però accompagnata da molta fortuna e nel turno successivo le tocca misurarsi con il duo coreano in testa alla classifica di Coppa, Kim Alang-Shim Suk-Hee e con la cinese Wang Meng. Nell’ultima tornata supera la cinese infiammando il pubblico di Torino, ma le coreane avevano un margine tale da renderle inattaccabili negli ultimi metri. È finale B: qui la valtellinese regola la concorrenza con sicurezza. Passata soltanto dalla St-Gelais, riesce a renderle il “favore” allungando poi sul resto delle concorrenti. Guadagnati 4096 preziosissimi punti in chiave Coppa del Mondo (e Olimpiade). Nella finale A donne, è tripudio Corea del Sud. Tutte e tre le pattinatrici salgono sul podio torinese. Nell’ordine: Shim, Kim e Park.

Nella finale A maschile dei 1000 è sfida all’ultimo respiro tra Russia e Canada. La spunta Charles Hamelin più lesto di Victor An sulla linea d’arrivo. Tra gli uomini azzurri, Yuri Confortola (arriva ai quarti di finale dei 1000. Per il valtellinese, la concorrenza è dura con Victor An e Sjinkie Knegt. Chiuderà quarto, fuori anche dalla finale B.

A conclusione della quattro giorni torinese, Kenan Goaudec, uno dei due tecnici azzurri, è ovviamente soddisfatto dei suoi ragazzi: «Siamo molto contenti per i risultati, ma il prezzo per queste soddisfazioni è stato un po’ troppo alto, visti gli infortuni a Rodigari e Dotti. Per il resto, le quattro finali A raggiunte delle ragazze e quella dei maschi in staffetta, sono un ottimo bottino. Volevamo iniziare queste due settimane di qualificazioni olimpiche nel miglior modo possibile e devo dire che l’abbiamo fatto - analizzando poi le due staffette, spiega -.Sulle donne, dopo questo nuovo podio, possiamo dire che siamo ai livelli di Corea, Cina e Canada. Per quanto riguarda i maschi, hanno dimostrato che abbiamo sempre una squadra anche se qui a Torino abbiamo subìto dei danni notevoli per via degli infortuni. Il segnale importante è che noi abbiamo una squadra che rema tutta in direzione comune. Non avevamo bisogno di motivare Reggiani e Viscardi, loro sapevano cosa doveva fare dando il meglio». Sugli infortunati italiani, è ancora presto per fare previsioni di recupero. «Per Dotti - spiega Goaudec - se ci sarà una piccola speranza di poter pattinare, lo porteremo a Kolomna. Rodigari? Sarà un recupero di lungo corso. Ma se l’obiettivo è quello di ritrovarlo a Sochi, possiamo sperare di portarlo in Russia a febbraio. C’è il tempo per sperare in ciò».

Arianna Fontana: «L’obiettivo era andare avanti il più possibile facendo bene per la Coppa e anche in previsione della qualifica olimpica. Per me sono arrivate due finali individuali e una finale B, più il bronzo in staffetta. Direi che non posso lamentarmi di quanto ho ottenuto qui a Torino». Sulla staffetta poi, conferma di credere nelle sue grandi potenzialità. «Già in Asia avevamo preso un terzo posto e ora il segnale è chiaro: anche noi italiane ci siamo, pronte a combattere per una medaglia anche a Sochi. Invece a Kolomna, in Coppa del Mondo, vorremo confermare il terzo posto di oggi. Sarebbe già un bel traguardo. Ma da qui alle Olimpiadi, c’è tutto il tempo per migliorare ancora».

Una delle altre staffettiste di bronzo, felicissima, è Elena Viviani. «L’emozione di pattinare a Torino era tanta. Ma siamo scese in pista con la consapevolezza di cercare una medaglia, avendo anche un pensiero speciale verso Sochi. Abbiamo fatto tutte la nostra parte, senza mollare e non abbiamo commesso errori che potevano pregiudicare il tutto. Ci siamo giocate bene le nostre carte sin da subito, consce della forza altrui, ma anche della nostra. E poi ci ha pensato Arianna, con il suo bel sorpasso all’ultimo che è valso il bronzo. La staffetta però rimane sempre una gara di squadra: tutte devono andare bene, comprese anche coloro che non scendono in pista. È un lavoro che si costruisce durante tutto l’anno».

La gioia di Davide Viscardi, protagonista fattosi trovare pronto per la staffetta, è evidente. Il giovane milanese ripensa subito al forfeit forzato di Rodigari: «Siamo usciti davvero bene da un momento di crisi iniziato dopo l’infortunio al nostro compagno più esperto. Gli allenatori però sono stati molto bravi nel darci l’opportunità di dimostrare il vostro valore. Sia io e sia Reggiani abbiamo risposto al meglio. Ringrazio anche il pubblico di casa che ci ha dato una spinta speciale, compresa la mia famiglia presente in tribuna – sul futuro della staffetta in chiave olimpia, Viscardi è ottimista - era una tappa fondamentale per la strada verso Sochi e il quarto posto di oggi, ci fa guardare avanti con serenità. I punti che abbiamo preso a Torino sono oro che cola. A Kolomna, altri avranno l’obbligo di non sbagliare».

 

I risultati delle finali A individuali:

 

1000m uomini

1.       Hamelin C.         (Can)

2.       An                     (Rus)

3.       Grigorev             (Rus)

 

1000m donne

1.       Shim suk-Hee   (Cor)

2.       Kim Alang         (Cor)

3.       Park Seung-Hi   (Cor)

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