Una medaglia d’argento e due piazzamenti in finale targati Fontana e Valcepina spingono L’Italia dello short track con fiducia verso l’Olimpiade di Sochi. Segnali più che positivi nei 500m dove le azzurre si piazzano tra le prime quattro dello sprint.
La giornata al PalaTazzoli era iniziata con i quarti di finale dei 1500, un susseguirsi di luci e ombre per il team italiano. Gara da dimenticare per Martina Valcepina, ultima nella sua batteria e senza entrare mai in corsa per un posto nelle semifinali, mentre avrebbe potuto concretamente giocarsi delle possibilità di passare il turno. Quarto di finale positivo, invece, per Lucia Peretti e Arianna Fontana. La prima controlla la posizione ed giungendo terza ed elimina avversarie di rango come Sakurai e Windish, avanzando con Shim Suk-Hee e Jorien ter Mors. Arianna trova la qualificazione alle semifinali grazie al secondo posto dietro la cinese Zhou. In semifinale emerge la classe del bronzo nei 500 di Vancouver: la Fontana è abilissima nel prendersi la terza posizione ai danni della canadese Hewitt.
Finale A dei 1500 femminile emozionante per i colori coreani. Solo in parte per quelli italiani, perché l’azzurra accarezza la possibilità di arrivare sul podio fino agli ultimi metri. La valtellinese affronta le prime tornate recuperando tre posizioni in un solo giro. Il guizzo di Arianna vale la caccia alla testa, tenuta dalla cinese Zhou Yang per buona parte della gara. Le due coreane finaliste Shim Suk-Hee e Park Seung-Hi la infilano e la cinese resiste al terzo posto. L’azzurra sarà quarta sul traguardo, con qualche rammarico.
Rammarico che scomparirà per lasciar posto alla determinazione nei 500. È quella sulla distanza più breve, la vera gara miniera di soddisfazioni azzurre. A cominciare dai quarti, dove Martina Valcepina che avanza in semifinale. Dopo aver chiuso sul traguardo al terzo posto, la ventunenne valtellinese riesce a guadagnare l’accesso per la squalifica della canadese Jessica Gregg. Pronti, via e in semifinale Arianna è costretta a stoppare la propria cavalcata per la caduta Christie, che spinge i giudici a far ripetere la gara. Si riparte e la bimedagliata olimpica prende subito la testa, reggendo il ritmo senza mai perdere il passo per una qualifica agevole.
Nelle semifinali, Martina Valcepina s’inserisce subito in seconda posizione e rimane incollata alla cinese Wang Meng senza dare la possibilità di rientro di St-Gelais e Liu. Nella seconda semifinale, Arianna Fontana percorre una gara simile similare alla compagna di squadra. Partenza reattiva in seconda piazza (alle spalle dell’altra cinese Fan Kexin) e controllo sicuro contro i tentativi di un’altra canadese, Valérie Maltais (terza ed eliminata).
Le due ragazze scendono sul ghiaccio la certezza anticipata di almeno una medaglia. In un’agguerrita sfida tutta italo-cinese, con l’elemento aggiuntivo del pubblico di Torino, tutto in favore delle frecce azzurre. E la finale è un thrilling, perché la Wang prende subìto la testa, seguita dalla Valcepina e dalla Fontana (bruciata la Fan dopo il via). Poi si assiste al sorpasso immediato della Fontana sulla connazionale e a una gara a due tra Italia e Cina per la vittoria (Fontana-Wang) e podio (Valcepina-Fan). Entrambe le contese vanno appannaggio delle asiatiche, non senza polemiche. La Valcepina è sorpassata in modo chiaramente scorretto dalla rivale, che le fa rischiare la caduta, mentre all’ultimo giro Arianna trova la porta chiusa per un possibile sorpasso (complice un braccio della cinese al limite del regolamento). I coach azzurri Bédard e Gouadec protestano, ma gli arbitri non assegnano penalità. Fontana seconda, Valcepina quarta. La concitazione per rivedere l’episodio non porta a niente.
Grande soddisfazione emerge dalle dichiarazioni di Arianna Fontana, subito dopo il podio nei 500: «Dopo i 1500 avevo provato a sorpassare la cinese, ma non ci sono riuscita e mi ha precluso il podio. Dopo i primi due turni dei 500 ero stravolta, lo ammetto. Poi però, grazie anche grazie anche al sostegno del pubblico e del mio fan club, mi sono ripresa e caricata, dando tutto dopo ogni prova. Sono entrata in finale dicendo, io vado e ci provo. Ci devo provare. Poi partita, ho passato subito la Fan e all’ultima curva ho pensato: posso provarci e tento. Poi però, ci ha messo un braccio di “troppo” e non ce l’ho fatta. La vera cosa positiva, oltre alla medaglia, è che per la prima volta ho cercato di superare la Wang Meng, cosa che non mi era mai successa, la vedevo come inattaccabile prima d’ora. C’è anche da dire che oggi non se l’aspettava, magari alla prossima starà ancora più attenta».
Molto soddisfatta per la finale raggiunta e per la posizione di riguardo raggiunta in chiave qualificazione olimpica, Martina Valcepina: «Sono molto soddisfatta del piazzamento nella finale dei 500. In mattinata i 1500 non erano andati per niente bene: non per motivi di forma, ma per la tensione non ero concentrata e non sono riuscita a dare il mio meglio. Probabilmente giocare in casa ha inciso un po’ sulla mia gara deludente. Ma nei 500, mi sono rifatta, e sono uscita dalla zona medaglie perché sono stata spinta contro i materassi dalla cinese Fan. Al di là di questo episodio, comunque, sono contenta dei segnali positivi, soprattutto contro la Fan: a Shanghai non ero riuscita a starle dietro, oggi nella stessa semifinale, ce l’ho fatta».
Giornata no per le lame azzurre nel maschile. Tommaso Dotti e Yuri Confortola ricevono il disco rosso nelle loro semifinali. Tanti rimpianti per Dotti, visto che ha condotto la sua gara per oltre metà della distanza, salvo poi vanificare gli sforzi dopo una caduta per recuperare il terzo posto valido per la qualificazione. Anche Yuri Confortola cade mentre era in lotta per un posto nella finale B.
Il tecnico azzurro Eric Bédard è perplesso e discute a lungo con i giudici sull’accaduto nella finale dei 500. «Ho soltanto chiesto chiarimenti ai giudici perché loro saranno gli stessi per Sochi. Per il futuro, se valutano come regolari questo tipo di contatti, saprò cosa dire alle ragazze e di conseguenza loro sapranno come comportarsi e il loro metro di giudizio. Per quanto riguarda la prestazione odierna, posso dire che oggi la nostra squadra femminile è andata davvero forte, possiamo competere con le squadre più forti in molte distanze. Voglio ricordare che oggi le cinesi non hanno corso sui 1500 e devo dire che erano molto più fresche delle nostre. I ragazzi sono stati un po’ sfortunati, perché sia Dotti sia Confortola sono caduti nelle semifinali dei 1500m. Sono contento di Tommaso, perché sta migliorando molto, la squadra sta reagendo bene, anche dopo il brutto infortunio di Nicola Rodigari. Domani confidiamo nelle staffette. Possiamo fare bene».
Sabato 9 novembre
RISULTATI FINALI A
1500m femminili
1. Shim Suk-Hee (Cor)
2. Park Seung-Hi (Cor)
3. Zhou Yang (Cin)
1500m maschili
1. Lee Han-Bin (Cor)
2. John-Henry Krueger (Usa)
3. Sjinkie Knegt (Ola)
500m femminili
1. Wang Meng (Cin)
2. Arianna Fontana (Ita)
3. Fan Kexin (Chi)
1500m maschili
1. Charles Hamelin (Can)
2. An Victor (Rus)
3. Olivier Jean (Can)
Programma di domani, ultima giornata, con gli azzurri in gara:
Domani
Ore 10:45 ottavi di finale 1000m uomini (Confortola)
Ore 14:00 quarti di finale maschili e femminili (Fontana e Viviani)
a seguire le finali
Ore 16:00 semifinali staffetta femminile 3000m (Italia)
Ore 16:13 semifinali staffetta maschile 5000m (Italia)
a seguire, le finali
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LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
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