Hwang, Choi, Girard e Maltais vincono le gare sui 1500m e 500m, ma la valtellinese classe '92 e mamma di due gemelle dal 2014, torna tra le migliori tre in Coppa del Mondo dopo oltre 5 anni
Dominio coreano doveva essere e... dominio coreano in realtà non è stato, se non in parte e comunque non nelle proporzioni previste. La seconda tappa dell'Audi ISU World Cup Short Track Speed Skating 2017-2018 (quattro prove in calendario, tutte in realtà nel 2017) regala sorprese, cadute, squalifiche, pathos, come sempre, e anche un grande podio azzurro, firmato da Martina Valcepina, valtellinese capace di regalarsi una gioia immensa a distanza di 5 anni e otto mesi (e due gemelle partorite in mezzo...) dall'ultimo podio individuale nel circuito maggiore, ottenuto sempre a Dordrecht (evidentemente a lei amica), quando il 12 febbraio 2012 fu terza sui 500m dietro... guarda caso Arianna Fontana, prima, e Marianne St-Gelais, allora seconda e vincitrice odierna. Un terzo posto che segue il secondo posto ottenuto dalla stessa Fontana a Budapest una settimana fa, sempre nella distanza più corta e porta dunque a due i piazzamenti fra le prime tre dell'Italia in stagione nella manifestazione, entrambi centrati con le ragazze.
Le prove di qualificazione olimpica, con in più quattro giorni di gara adesso, sono stressanti sotto ogni punto di vista. Gli impegni restano tanti, ravvicinati, e non facili da gestire. Arianna Fontana dopo essersi ben comportata giovedì e venerdì tra preliminari e batterie, ha sentito evidentemente un po' la fatica (capita) nel primo giorno di finali, ma è stata comunque combattiva e competitiva almeno finché ha potuto. Nei 1500m, per esempio, ha guidato la sua semifinale per poi arrendersi senza più energia negli ultimi due giri. Ultimo atto sulla distanza a sei con tre canadesi, due coreane del sud e un'olandese (atleta di casa), ma non cè stata storia, perché Choi Min-Jeong sulle gare più lunghe (1000m, che però non farà in Olanda dopo averli dominati a Budapest, e 1500m) non sembra avere avversarie in questo momento. La coreana preferisce restare coperta fino a quattro giri dal termine, tattica ormai acclarata e utilizzata anche nei turni preliminari, per poi sferrare il suo classico attacco all'esterno con una potenza devastante e irresistibile, soprattutto in rettilineo. Vittoria netta, ventesima in sole 34 gare di Coppa del Mondo per lei (30esimo podio, ci sono anche 10 secondi posti e senza contare le staffette), davanti a Maltais (Canada) e Shim Suk Hee (Corea del Sud), brillante nei turni precedenti, ma al momento onestamente impotente di fronte alla 19enne di Seul e chissà che non la stia soffrendo anche dal punto di vista psicologico.
Nei 500m, però, la musica è stata ben diversa. Nei quarti di finale le azzurre presenti erano tre, ma Peretti nulla ha potuto nella terza batteria; passate brillantemente, invece, Arianna Fontana e Martina Valcepina. Quest'ultima, poi, il vero capolavoro l'ha compiuto nella prima semifinale: partita in testa, non si è mai guardata indietro nonostante la presenza di due campionesse come Choi Ming Jeon e la cinese dieci volte iridata Fan Kexin. Con la valtellinese nettamente in testa, Choi, che su questa distanza fa oggettivamente più fatica, nel tentativo di rimontare ostacolava la cinese mettendola fuori dai giochi. Verrà poi squalificata dopo essere giunta terza, ma poco cambierà. L'impressione è che Martina sarebbe riuscita comunque a centrare l'ultimo atto. Finale dunque per Valcepina con l'olandese van Kerkhof. Nella seconda semifinale le candesi St-Gelais e Boutin sono partite lancia in resta, in una distanza dove i primi metri successivi allo start (dato due volte in questo caso per una caduta alla prima curva) sono fondamentali, e poi hanno costruito un muro invalicabile per chiunque, anche per Arianna Fontana che non ne aveva più. L'azzurra chiudeva quarta, mentre una sua compagna di squadra era già volata all'ultimo atto. Dove il copione si ripeteva: Marianne St-Gelais, argento olimpico sulla distanza a Vancouver 2010 dietro Wang Meng e oro iridato sui 1500m a Seul 2016, si prendeva il 18esimo successo nel circuito con Kim Boutin a completare la doppietta canadese, seconda. L'Italia esultava, però, per il terzo posto di Martina Valcepina, all'ottavo podio individuale in Coppa: l'atleta cresciuta nell'ASD Bormio ghiaccio, pur non riuscendo mai ad attaccare il muro canadese, era brava ad evitare la beffa nel momento fatale all'olandese Yara van Kerkhof, caduta di un soffio dietro di lei giusto mentre tentava di superarla all'interno. Per la giuria nessuna irregolarità dell'azzurra, normale chiusura della scia e festa azzurra che poteva dunque iniziare.
A livello maschile nessun rappresentante azzurro è riuscito a raggiungere le semifinali, mentre sui 1500 dominava il 18enne coreano del sud Hwang dae Heong, al secondo successo in Coppa del Mondo, precedendo l'ungherese (di padre cinese) Liu Sandor Shaolin, già vincitore settimana scorsa a Budapest sui 500m, con Hamelin terzo e l'olandese Kneght penalizzato da Girard (poi squalificato) nel momento decisivo. Samuel Girard, canadese, si è rifatto però alla grande vincendo i 500m davanti proprio a Knegt, per la gioia del pubblico di casa, e al citato Hwang dae Heong.
Staffetta amara, infine, per l'Italia femminile: una caduta nelle fasi iniziali ha pregiudicato l'ingresso in finale A nella difficile sfida con Canada, Corea del Sud e Germania, quando le azzurre si trovavano in quarta posizione con però ancora oltre venti giri da percorrere. Un peccato enorme, anche e soprattutto in ottica qualificazione olimpica. Domenica Fontana, Peretti, Valcepina e Maffei cercheranno almeno di conquistare il successo nella finalina B sfidando Russia, Germania e Stati Uniti.
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