È ufficiale, l’ha confermato lui stesso pochi giorni fa dopo la scadenza del contratto, annunciando un nuovo incarico. Éric Bédard non è più il tecnico della nazionale italiana di short track: dopo quattro anni di lavoro alla guida di Arianna Fontana e compagni, il suo futuro sarà in Francia. Deluso per l’offerta di rinnovo, per le incertezze sul futuro e su quello dei programmi della Federazione Italiana Sport Ghiaccio, l’ormai ex commissario tecnico degli azzurri ha lasciato l’Italia per accettare la proposta d’Oltralpe. Il 37enne canadese guiderà così i transalpini per il prossimo quadriennio olimpico, dopo essere subentrato nel 2010 a Fabio Magarotto portando la pista corta italiana all’apice del suo successo con tre medaglie alle ultime Olimpiadi invernali di Sochi.
Per ora regna l’incertezza. Alla guida della Nazionale potrebbe rimanere il suo assistente e connazionale Kenan Gouadec, arrivato nel settembre 2011 per affiancare proprio Bédard. L’ipotesi plausibile rimane questa, ma la situazione verrà definita non prima del 31 maggio, dopo le elezioni della Fisg. Per quell’occasione si attende il successore del presidente uscente (non si ricandiderà) Giancarlo Bolognini, alla guida della Federazione per 17 anni in cui lo short track ha conosciuto una crescita incredibile nel bilancio del ghiaccio italiano.
L’olimpionico con la staffetta canadese a Nagano 1998 e Salt Lake City 2002, argento a Torino 2006, ha annunciato l’accordo con i francesi e dalla prossima settimana sarà già al lavoro nel centro di formazione di Font-Romeu, costruito quasi 50 anni fa e dove ha base la squadra blues. Proprio la struttura federale sui Pirenei, all’avanguardia, ha inciso sulla scelta dell’allenatore canadese, per il quale sembravano concrete le possibilità di un passaggio al Canada dopo la non esaltante stagione olimpica con Frédérick Blackburn e Derrick Campbell come allenatori. “Sono senza contratto dall’1 aprile – ha dichiarato Bédard alla stampa transalpina - A fine di marzo ho presentato, con il mio assistente Gouadec, un piano di sviluppo che avrebbe coperto gli italiani i prossimi otto anni. Tutto compreso: la squadra nazionale attraverso un team di sviluppo, club, allenatori e altro. La controproposta non ha soddisfatto le nostre aspettative. Non era approccio serio, così ho esplorato altre strade che mi hanno portato ad accordarmi con i francesi durante le ultime ore", ha detto il tecnico originario di Sainte-Thècle, in Québec.
Dunque Bédard lascia dopo quattro anni e una mole di successi davvero importante. Da tecnico, la Fisg lo aveva scelto dopo i primi anni positivi con le giovanili canadesi e l’esperienza con la prima squadra della Germania dal 2008 al 2010. Proprio dopo le Olimpiadi di Vancouver, era arrivato in Italia per preparare il percorso verso i Giochi del 2014. Un’esperienza culminata proprio con le tre medaglie olimpiche in Russia, dove la stella azzurra Arianna Fontana ha vinto un argento (500m) e un bronzo (1500) individuali e il terzo posto con la staffetta donne (con le compagne Lucia Peretti, Martina Valcepina ed Elena Viviani). Nei quattro anni nel Belpaese, ha guidato il team azzurro a ben otto podi ai Mondiali (sei della Fontana, equamente distribuiti tra le edizioni 2011 e 2012, e l’ultimo con la staffetta femminile nei Campionati del marzo scorso a Montréal). Ancora di più i successi a livello europeo, con l’unica medaglia internazionale maschile grazie a Yuri Confortola, bronzo europeo 2011, nei 1500m. Poi, sempre agli Europei sono arrivati tre ori nella classifica generale dal 2011 al 2013, sempre con Arianna Fontana, a cui ha aggiunto il bronzo del 2014. Oltre alla consacrazione della bionda 24 enne valtellinese, è esplosa anche la più giovane Martina Valcepina (classe 1992), che ha vinto due bronzi continentali (2011 e 2012). Poi, un bronzo e un argento nel 2011 e nel 2012 con la staffetta donne. Per chiudere il ciclo dei successi dell’ultimo quadriennio, impossibile non citare la Coppa del Mondo, dove la Fontana ha saputo concretizzare e consacrare il sodalizio italo canadese con il primo titolo individuale generale di un’azzurra nella storia dello short track (nella stagione 2011-2012), con Coppa dei 500 metri conquistata proprio davanti alla compagna Valcepina.
“Incertezza” rimane però la parola d’obbligo per descrivere la situazione per il futuro immediato dello short track italiano. In attesa del 31 maggio, data spartiacque per conoscere il prosieguo delle via federale, Arianna Fontana, prossima alle nozze con l’ex collega Anthony Lobello, proprio nello stesso giorno delle elezioni, deve ancora svelare le sue intenzioni. L’ipotesi di un suo ritiro dall’agonismo non sembra remota, soprattutto perché circa la sua decisione ha più volte affermato che un’eventuale riconferma dei tecnici avrebbe inciso. Inoltre, Martina Valcepina, ha appena annunciato di essere incinta di due gemelli (lo era già durante le Olimpiadi di febbraio) e dovrà concentrarsi su ben altre priorità nei prossimi mesi. La metà della ragazze dell’ultima staffetta olimpica non è sicuramente in una situazione che vede i pattini in cima alle preoccupazioni immediate. Rimangono in attesa Elena Viviani e Lucia Peretti, cresciute molto sotto la guida del tecnico uscente e vincenti nella staffetta donne dei miracoli (e delle medaglie pesanti). Potrebbero affacciarsi le più giovani Arianna Valcepina, Nicole Martinelli, Ylenia Tota, Federica Tombolato, Nicole Botter Gomez, tutti prospetti interessanti per il post Bédard. La squadra maschile, invece, ha degli elementi giovani tra i quali svettano Tommaso Dotti, Davide Viscardi ed Edoardo Reggiani (i più promettenti cresciuti proprio da Bédard in Nazionale), a cui si dovrebbe capire se i senatori Confortola e Rodigari possono ancora avere un ruolo importante. Il resto, si vedrà. Per ora non c’è davvero poco di sicuro per lo short track azzurro.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
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Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
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