La Coppa del Mondo sbarca in Asia: a Nagoya tutte contro le coreane. L'Italia cerca punti con le staffette

La Coppa del Mondo sbarca in Asia: a Nagoya tutte contro le coreane. L'Italia cerca punti con le staffette
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Short TrackShort Track – CdM a Nagoya

La Coppa del Mondo sbarca in Asia: a Nagoya tutte contro le coreane. L'Italia cerca punti con le staffette

La Coppa del Mondo di short track riprende dall’Asia, per la seconda sezione di trasferte che vedrà all’opera gli specialisti della pista corta dapprima a Nagoya (Giappone) e poi a Shanghai (Cina), in quelli che saranno gli ultimi impegni internazionali del 2015. Si comincia da domani – 4 dicembre – fino a domenica 6 dal ghiaccio della Nippon Gaishi Arena, impianto costruito alla fine degli anni 80, spesso sede della Coppa del Mondo ISU nel corso della sua storia. 

L’ultima volta per la quarta città del Giappone, fu nel dicembre del 2012 e fu anche l’ultima occasione in cui il circuito mondiale Senior fece capolino in terra nipponica.

Si riparte dunque dall’Oriente, dopo le due trasferte canadesi – a Montréal e Toronto – che hanno aperto la stagione nello scorso mese di novembre. Il programma di Nagoya si svilupperà lungo i consueti tre giorni di gare. Nel venerdì, dedicato esclusivamente ai turni preliminari, si disputeranno nell’ordine le batterie dei 500 (prima serie), 1500, 1000, della seconda serie dei 500 metri. A seguire sul ghiaccio scenderanno le staffette. Il sabato assegnerà i primi successi individuali su 500 e 1500 metri (sia per le donne che per gli uomini), mentre la domenica vedrà scendere in pista i contendenti per aggiudicarsi la seconda serie dei 500, i 1000 e le finali delle gare a squadre. A Nagoya la distanza che raddoppierà, sarà dunque quella più breve di tutto il programma, così come accaduto a Toronto, nel corso della scorsa tappa.

L’Italia del c.t. Kenan Gouadec è giunta in Asia con 10 atleti. Cinque donne (Cecilia Maffei, Lucia Peretti, Federica Tombolato, Arianna Valcepina ed Elena Viviani). Una novità rispetto del doppio impegno canadese, rientra nel giro azzurro Federica Tombolato. L’altoatesina classe 1994 aveva disputato la sua ultima Coppa nella tappa di chiusura del 2014-15, a Erzurum (Turchia). In quell’occasione ottenne anche il suo miglior risultato individuale, quando fu 19esima sui 500 metri. Saranno cinque anche gli uomini in gara in Giappone. Difenderanno i colori azzurri Andrea Cassinelli, Yuri Confortola, Tommaso Dotti, Nicola Rodigari e Davide Viscardi. Il giovanissimo Marco Giordano, dopo la prima – positiva – doppia esperienza tra i Senior in Canada, non è stato convocato per gli impegni asiatici. L’obiettivo principale per gli azzurri, orfani sempre di Arianna Fontana, è quello di cercare di raggiungere le Finali A. Impresa difficile, risuscita a un solo italiano nelle due tappe canadesi: Davide Viscardi, che chiuse ottavo nella finalissima dei 1500 a Toronto. Il miglior piazzamento di un’italiana è tuttora quello di Arianna Valcepina, anche lei ottava – ma dopo aver disputato la Finale B – nei 500m a Montréal. Si attende molto dall’affidabile Yuri Confortola, finora il più continuo di tutta la pattuglia italiana, sempre piazzatosi tra i primi 16 nelle sue prove individuali tra 1500 e 1000 metri. Ma serve un cambio di rotta soprattutto alle staffette. Sia i maschi che le donne, infatti, non sono riusciti a superare i turni preliminari a Montréal e Toronto. Delle controprestazioni che rischiano seriamente di lasciare i quartetti italiani fuori dalle prime otto al mondo che si guadagneranno il pass per i Mondiali 2016. I margini di errore si sono assottigliati nettamente e tra Nagoya e Shanghai non possono più permettersi passi falsi. A Nagoya, le donne cercheranno di superare la batteria – passano le prime due, ma verranno ripescate le due migliori terze in base al tempo - in cui sono state abbinate a Ungheria, Cina e Bulgaria. Gli uomini invece, dovranno arrivare entro le prime due posizioni sfidando Canada – reduce dal successo nell’ultima gara -, Ungheria (sul podio nella prima tappa nonché argento mondiale in carica) e Germania: sarà un’impresa difficile, ma non impossibile.

Facendo una panoramica a livello globale, c’è da dire che la stagione finora ha visto il dominio della squadra coreana a livello femminile – 8 vittorie su 10, staffette comprese – e di quelle canadese e cinese a tra gli uomini, con cinque successi nordamericani e tre degli asiatici (entrambi si sono spartiti le vittorie nelle gare a squadre. In particolare e assoluta evidenza, le due fenomenali coreane Choi Minjeong e Shim Suk-Hee: in due si sono spartite tutte le vittorie su 1000 e 1500m. Per le altre, a livello individuale, gli unici hurrà sono arrivati dai 500, che hanno premiato Marianne St-Gelais a Montréal e la britannica Elise Christie a Toronto. Dunque l’obiettivo del “resto del mondo” è fermare la marcia inarrestabile della Corea.

Tra gli uomini c’è più equilibrio. Nei 500 metri guida la classifica di specialità il canadese Samuel Girard, una delle sorprese positive di inizio stagione, davanti allo specialista campione del mondo in carica sulla distanza Wu Dajing (Cina). Sicuramente il duello non ci sarà – perlomeno sulla distanza più breve – a Nagoya, perché Girard sarà esclusivamente al via dei 1500 e dei 1000. Attenzione però all’altro canadese Charles Hamelin, vincitore degli ultimi 500 disputati a Toronto che potrebbe animare la sfida con Wu nella prima serie. I 1500 sono per ora il feudo di Kwak Yoon-Gy. Il sudcoreano ha conquistato entrambe le gare in Canada e guida la classifica di Coppa davanti all’olandese Sjinkie Knegt e al canadese Patrick Duffy. Questi avranno la possibilità di attaccare la sua leadership, visto che Kwak non è iscritto al via della gara, ma si concentrerà sulle altre distanze. Nei 1000, invece, sarà della gara il leader di Coppa sulla distanza, il cinese Shi Jingnan, pronto a respingere gli attacchi degli alfieri del Canada di Charle Cournoyer e Charles Hamelin.

Clicca qui per consultare il programma completo del weekend di Coppa a Nagoya e le iscrizioni dei partecipanti alle varie distanze.

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