Mondiali Junior di short track: a Osaka gli azzurrini vanno a caccia di gloria

Mondiali Juniores di short track: a Osaka gli azzurrini vanno a caccia di gloria
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Short Track - Mondiali Junior a Osaka

Mondiali Junior di short track: a Osaka gli azzurrini vanno a caccia di gloria

Nel complesso multisportivo dell’Osaka Pool Ice Rink, adibito a pista da pattinaggio su ghiaccio nella stagione invernale, si disputeranno, per la prima volta in Giappone, Campionati Mondiali Junior di short track. Da domani la capitale dell’omonima Prefettura di Osaka vedrà in scena a 22esima edizione della competizione più ambita a livello giovanile, riservata a pattinatori di età comprese tra i 14 e i 19 anni.

Chi saranno i successori dei coreani Noh Do-Hee – iridata, tra l’altro, nelle ultime due edizioni – e Lee Mun-Hyeon? Il nome dei nuovi campioni sarà svelato domenica tra il lotto delle 48 femmine e dei 78 maschi al via della prima prova – i 1500 metri – nella nottata italiana. Come di consueto si disputeranno dapprima le batterie di qualificazione del venerdì – tre delle gare individuali, più quelle delle staffette – mentre sabato 28 e domenica 1, lo spazio sarà riservato alle finali.

Il format della competizione è dunque simile a quello dei Mondiali Senior. I migliori giovani skaters del mondo si cimenteranno dunque nelle consuete quattro prove – in ordine cronologico - individuali: i 1500, 500, 1000, e la conclusiva Super Final con gli otto migliori classificati nella somma punti sulle precedenti distanze. Finale che – a differenza dei 3000 per i “grandi” – si disputerà ancora sul chilometro e mezzo di gara. Al termine dell’ultimo atto verrà stilata la classifica a punti complessiva, che sancirà il campione e la campionessa mondiale Junior Overall.

Oltre alle prove individuali, come da tradizione, si disputeranno le gare a squadre. Ovviamente, la staffetta rimane una delle gare più spettacolari sul ghiaccio. E, anche stavolta, c’è una piccola differenza rispetto ai Campionati dei big. Se per i quartetti femminili il chilometraggio rimarrà invariato – sempre 3000 metri – per i maschi si passerà dai canonici 5000 ai 3000. Dunque si gareggerà su 27 giri anziché 45 tornate.

L’Italia sarà in Giappone con ben otto rappresentanti. Guidati dai tecnici Silvano Bertoldi e Mara Zini, gli azzurrini in azione sul ghiaccio nipponico saranno Asia Antonioli, Mattia Antonioli, Marco Giordano, (Bormio Ghiaccio), Gloria Malfatti, Arianna Sighel, Matteo Pedranz (Sporting Club Pergine), Nicole Botter Gomez e Leonardo Palla (A.E.V. Sportmann D.G. Bolzano).

Nel dettaglio, sono sei gli italiani in corsa per il titolo individuale. Al maschile c’è Marco Giordano, che ha già partecipato all’edizione 2014, giungendo 49esimo in classifica Overall. Ovviamente punterà a migliorare la posizione ottenuta dodici mesi fa. Giordano, inoltre, è stato il miglior Junior - ottavo – agli ultimi Campionati Assoluti. Non sarà la prima volta iridata nemmeno per gli altri membri della squadra maschile al via nel concorso individuale. Da una parte c’è Leonardo Palla già all’opera con la staffetta – disputò batterie e quarti di finale - nel 2014, così come Mattia Antonioli che gareggiò nel 2013 a Varsavia, dove il quartetto azzurro si classificò settimo.

Arianna Sighel è forse l’atleta su cui sono riposte le maggiori speranze italiane. La 18enne figlia d’arte del ghiaccio italiano – papà Roberto è stato campione mondiale allround in pista lunga – è reduce dalla sua prima esperienza in carriera nella Coppa del Mondo Senior. La trentina ha infatti peso parte alle gare di inizio mese, disputatesi a Dresda, dove ha collezionato un’ottima 23esima piazza nei 1500m. Il suo 2015, inoltre, era iniziato con un brillante quinto posto generale ai Campionati Italiani di Torino. Gloria Malfatti ha gareggiato un anno fa ai Mondiali di Erzurum, classificandosi 47esima sulle 66 atlete partecipanti. Vincitrice dell’Alta Valtellina Trophy dello scorso novembre, è stata anche la seconda Junior meglio classificata agli ultimi Assoluti tricolore, dove a inizio gennaio finì al settimo posto complessivo. Anche lei giunse fino alla Super Final (stravinta da Arianna Fontana) con un’altra Junior A come Asia Antonioli – che a Osaka correrà in staffetta. La terza italiana nell’individuale è Nicole Botter Gomez, la più giovane dell’intera spedizione azzurra: è nata infatti nel giugno del 1997.

Quali saranno le possibilità degli azzurri? Difficile fare delle previsioni. Il lotto dei favoriti e delle favorite non appare così delineato. Certo, Corea e Cina – le superpotenze che mostrano i loro Junior al top anche a livello “Assoluto” – sono le Nazionali da battere. Ma quest’anno sembra esserci più equilibrio.

Nello storico delle classifiche generali, gli azzurrini hanno finora ottenuto tre medaglie individuali nella manifestazione. Una d’argento, nel 2000, con Nicola Rodigari e due di bronzo con le donne. La prima con Marta Capurso – nel 1999 a Montréal – e l’ultima con Martina Valcepina, sul gradino più basso del podio finale a Courmayeur 2011. Ad esempio, Arianna Fontana, seppur già sul podio – della staffetta - in età giovanile alle Olimpiadi, fu solo quinta nel 2009 e quarta, appena l’anno precedente. In precedenza, fu 11esima nel 2007 e settima nel 2006, a 16 anni ancora da compiere.

A livello di staffette ci sono più soddisfazioni e piazzamenti sul podio. Uno con i maschi (Confortola, Urbani e Bellotti) che furono d’argento nel 2004. Medaglia replicata nel 2008 con le ragazze (Peretti, M. Valcepina Fontana). Ma l’anno successivo arrivò l’oro con la stessa formazione che conquistò il bronzo olimpico nel 2014: Marina Valcepina, Lucia Peretti, Arianna Fontana ed Elena Viviani vinsero i 3000 metri in Canada. Il bis vincente arrivò poi nel 2011 (a Courmayeur) con le sorelle Arianna e Martina Valcepina, Ylenia Tota ed Elena Viviani. L’ultima finale della staffetta femminile risale al 2013, ma le azzurre non andarono oltre il quarto posto.

Clicca qui per conoscere i dettagli, il programma completo e i concorrenti in gara a Osaka da domani, 27 febbraio a domenica 1° marzo.

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