Il dibattito è aspro e probabilmente non si è chiuso definitivamente. Perché, come spesso è accaduto – siamo quasi sicuri che succederà anche in futuro - sport e politica s’intrecciano irrimediabilmente. Così, i rapporti già tesi e le polemiche già alte si sono acuite tra Olanda e Russia, quando è stata paventata la possibilità di boicottare – in alternativa "rifiutare" - i prossimi Europei Allround (in programma il 10 e 11 gennaio 2015) a Celjabinsk. Ipotesi avanzata da alcuni membri della squadra olandese di speed skating.
Allarme per il momento – sarà definitivo? – rientrato dalla presa di posizione ufficiale da parte della Federazione olandese di pattinaggio.
L’avvenimento che è preludio a questa pagina sportivo-politica è tristemente tragico e noto a tutti. È partito con la crisi tra i due Paesi in estate, quando il 17 luglio scorso, l’aereo di linea MH17 della Malaysian Airlines partito da Amsterdam, precipitò nell’Est dell’Ucraina, a 50 km dal confine russo. Dallo schianto al suolo del Boeing 777 morirono tutti i 297 passeggeri, molti dei quali – 197 - di nazionalità olandese. L’inchiesta sull’accaduto realizzata dalla Dutch Safety Board appurò che il velivolo fu abbattuto da alcuni “oggetti” proiettati dall’esterno. L’area da cui sarebbero partiti questi oggetti esplosivi, era sotto il controllo dei separatisti filorussi in conflitto con l’esercito ucraino. Da qui lo scambio di accuse tra i due paesi confinanti. E la Russia, secondo gli ucraini, avrebbe avuto una responsabilità di coordinamento nel plausibile abbattimento del Boeing in quanto in dotazione dei missili atti ad abbattere l’aereo di linea. Accuse sempre restituite ai mittenti. L’inchiesta che comprende sei paesi internazionali, non è ancora giunta a una conclusione definitiva della vicenda.
Così la tensione da quel maledetto 17 luglio – mai sopita – è tornata in cima alle cronache d’Olanda (e perciò anche sportive) perché i prossimi Campionati Europei Allround si terranno nella città siberiana di Celjabinsk, il 10 e 11 gennaio del 2015. Da una parte, c’è la potenza numero uno al mondo dello speed skating: l’Olanda. E dall’altra la potenza mondiale – non solo sportiva – e il paese ospitante dei Campionati, la Russia. E non sembra purtroppo solo una sfida contro il cronometro e un avversario da anticipare nel tempo o nei punteggi.
La polemica si è scatenata una settimana fa circa e ha avuto un crescendo inesorabile. Il tutto è partito quando l’allenatore del Team Corendon (una delle principali squadre di club olandesi), Jan van Veen, ha annunciato il suo profondo disagio circa l’argomento e che perciò non si sarebbe recato a Celjabinsk. La sua atleta Marrit Leenstra, così come un’altra pattinatrice di primissimo piano come Ireen Wüst, avevano ipotizzato l’eventualità di non partecipare, proprio per via dell’abbattimento dell’aereo MH17, come loro principale ragione per considerare un boicottaggio. Sulla vicenda si è poi pronunciato anche il campionissimo pattinatore più famoso al mondo in attività, Sven Kramer. In un’intervista al quotidiano olandese “De Telegraaf”, aveva detto: “Io sono uno sportivo che cerca di lavorare duro. Ma se personalmente mi chiedete un parere, preferirei che questi Campionati si tenessero in un’altra sede. Ovviamente si tratta di un dilemma. E capisco molto bene che è un argomento molto sensibile”. Aveva chiamato all’appello la Federazione Internazionale di Pattinaggio (ISU) affinché prendesse una decisione. Nel frattempo aveva preso il sopravvento la linea della “libertà di coscienza” per i suoi atleti: questo era emerso nei giorni immediatamente successivi, dalla Federazione oranje, riguardo alla decisione o meno di presentarsi in Russia.
Jan Dijkema vicepresidente dell’ISU aveva cercato di gettare acqua sul fuoco di una polemica divampata: “E’ saggio mantenere sport e politica separati. Non vedo alcuna necessità di spostare il Campionato Europeo”. Ma prima del suo intervento, c’era stata la dura presa di posizione di chi dichiarava: “Un boicottaggio minacciato o un boicottaggio reale di diversi pattinatori o allenatori deve essere motivo per una possibile squalifica olandese”. Questa era stata la minaccia di Andrej Vahutin, vicepresidente della Federazione Pattinaggio russa (RSU): che aveva usato un linguaggio giudicato troppo “forte” per esprimere il suo dissenso verso il comportamento degli olandesi.
Giovedì la decisione definitiva. La Federazione pattinaggio olandese (KNSB), di concerto con gli allenatori delle squadre più importanti, ha deciso di non boicottare gli Europei di Celjabinsk. Arie Koops, direttore sportivo federale, ha ribadito la decisione oggi. Affermando che dallo sport, attraverso le decisioni di poter partecipare o no a un evento, debba rimanere fuori dai business e dai giochi politici. “Gli atleti devono essere in grado di concentrarsi principalmente sulle prestazioni - ha detto Koops – e tocca ai vertici dello sport internazionale assicurare la selezione di un Paese ospitante che ospiti generalmente anche norme e valori accettati”. Pur ribadendo l’attenzione e il piacere della Federazione nel sostenere i dibattiti sull’unione tra valori sociali presenti nei Paesi che ospitano grandi eventi.
La situazione sembra dunque "controllata". La squadra olandese non attuerà nessun boicottaggio ufficiale verso l’Europeo di gennaio in Russia. Resta ferma, però, la volontà di lasciare spazio alle decisioni autonome degli atleti. Dunque per ora, tra le sicurezze da qui a un mese, si sa che si disputeranno i prossimi Campionati Olandesi Allround, in programma il 27 e 28 dicembre a Heerenveen. In quell’occasione – altra certezza - i pattinatori gareggeranno anche per staccare un biglietto per i successivi Campionati Europei. La squadra finale sarà annunciata il 29 dicembre. Ci saranno proprio tutti?
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Breuil-Cervinia | 7/17 | 80-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
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