Davis e Richardson resistono: sono re e regina di Coppa. Gli Usa tornano a sorridere

Davis e Richardson si difendono: sono il re e la regina di Coppa. Gli Usa tornano a sorridere
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Speed Skating - Finali CdM a Heerenveen

Davis e Richardson resistono: sono re e regina di Coppa. Gli Usa tornano a sorridere

Tutto come previsto. Shani Davis ed Heather Richardson si difendono per laurearsi vincitori della Coppa del Mondo generale di speed skating 2014. Così arriva la doppietta americana. Una doppia gioia che serve ad addolcire così la loro stagione funestata dal fallimento olimpico. Gli Usa fanno festa nell’ultima tappa di Heerenveen, grazie ai loro due fuoriclasse. Veloci , intelligenti ed esperti nello sfruttare una prima parte di stagione sopra le righe, ma calati imprevedibilmente col sopraggiungere dell’anno nuovo. La Grand World Cup si vince nel corso di cinque lunghissimi mesi, da dover gestire al meglio. Ci sono riusciti entrambi e, in Olanda, hanno l’onore di succedere nell’albo d’oro a Jorrit Bergsma e Ireen Wüst, trionfatori nel 2013.

Per i due statunitensi è il primo titolo overall, anche se non sono affatto dei novizi. Davis ha dieci Coppe di specialità in palmares (divise tra 1000 e 1500), mentre la Richardson (che festeggerà 25 anni tra quattro giorni) ha già trionfato in tre occasioni, sempre in classifica dei 1000. Dunque, un successo generale affatto casuale per entrambi e complessivamente meritato.

In mezzo, gli olandesi hanno davvero trovato dei mesi straordinari nel 2014. La conferma è arrivata anche oggi, all’ultima giornata delle Finali disputatesi nel tempio della pista lunga della Thialf Arena. Ben quattro delle cinque gare sono finite agli oranje. Tutte arrivate dalle donne e dagli uomini di punta come Ireen Wüst, Jorrit Bergsma, Jan Smeekens e il Team Pursuit femminile. Non è un caso se tutti loro hanno fatto incetta di medaglie anche a Sochi 2014.

Nella festa olandese, però, la Russia ha scritto una parte d’oro, così come accaduto nella giornata di sabato. Merito di Olga Fatkulina. La velocista beffa proprio Heather Richardson (dandole un dispiacere a inizio giornata) nella serie conclusiva dei 500 metri. La russa vince la gara sprint e conquista così la Coppa di specialità nel testa a testa che la vedeva appaiata con l’americana dopo la gara di ieri (tutte e due erano ferme a 381 punti). Arriva così la prima coppa in carriera per la 24enne di Čeljabinsk, che quest’anno si è consacrata definitivamente come una campionessa sul ghiaccio.

Il 37’’86 della Fatkulina batte nettamente il 38’’04 di Richardson, nei 500 metri conclusivi che hanno visto crollare le ambizioni dell’americana. Che ha chiuso terza. È bene ricordare, però, che il duello si è giocato con una assenza rilevante nelle Finali. Quella della dominatrice e primatista del mondo sulla distanza: Lee Sang-Hwa, non presentatasi a Heerenveen così come tutta la sua squadra.

Grande emozione per il secondo posto dell’immortale Jenny Wolf, alla sua ultima gara in carriera a 35 anni compiuti. La commozione e il cerimoniale speciale, con tanto di targa e pattini appesi al chiodo, sono tutti per la sua fatica conclusiva. La tedesca si ritira dopo 15 anni di carriera dopo 10 Coppe di specialità (6 nei 500) frutto di 61 vittorie in carriera in Coppa del Mondo (è la terza atleta più vincente all-time) e miglior realizzatrice di punti in carriera (oltre 13mila!). Insomma, smette ben più di un pezzo di storia dello speed skating. E i due podi finali (è bronzo anche in Coppa dei 500) fanno parte del giusto tributo per lei.

I 1000 metri donne decidevano tutto quello che era rimasto da decidere in un colpo solo: Coppa del Mondo generale e di specialità. In entrambi i casi, la Richardson si trovava nella difficile situazione di dover controllare senza sbagliare per evitare di perdere il comando in entrambe le graduatorie. L’americana non entusiasma sul ghiaccio, ma usa la testa ed esulta. Il suo quinto posto parziale la aiuta a conquistare entrambi i trofei.

Il duello nell’ultima batteria con la connazionale Bowe prometteva di essere entusiasmante. La Richardson rimane dietro di lei per tutti i due giri e mezzo di pista. Rimangono entrambe in corsa per la vittoria solo fino ai 600metri parziali, ma entrambe cedono terreno nell’ultima tornata, dando il via libera per vittoria e punti (pesanti in chiave campionato) a Wüst e alle compagne oranje. La vicecampionessa olimpica vince anche la sua ultima gara individuale di Coppa (fanno sei in totale nella sua stagione super). E lo fa in grande stile, con il record del tracciato (1’14’’63). Una gioia che manda in solluchero il pubblico già festante della Thialf Arena, che si gode anche la prima tripletta del weekend. Argento è Margot Boer (1’14’’92) mentre il bronzo se lo aggiudica il talento emergente Lotte van Beek (1’15’’09).

I 500 metri uomini decidevano il titolo sulla distanza con il duello gemellare Ronald-Michel Mulder. La spunta Ronald dopo il secondo posto nella serie finale dietro al compagno Jan Smeekens (34’’78). Mulder arriva dietro di 11 centesimi dal vincitore, ma festeggia la Coppa di specialità dopo una grande rimonta sul gemello Michel, compiutasi nell’ultima settimana.

Nessuna ultima batteria assieme per i due fratelli olandesi. Il gioco della coppetta si decide in precedenza, con Michel sul ghiaccio in coppia con l’azzurro Mirko Giacomo Nenzi. Il rivale dell’italiano mette pressione al “concorrente”, balzato in vantaggio in termini di punti dopo la vittoria nella prima serie: lo farà, ma il suo tempo (34’’94) non basta per riaprire i giochi (chiuderà terzo). Nenzi ha uno start lento (9’’96 ai 100), ma la sua progressione ai 100 lo fa migliorare (25’’4 sul giro lanciato), facendolo chiudere a 35’’45. L’olandese (34’’94) è imprendibile per il veneto, più lento anche di 25 centesimi rispetto alla gara di ieri, affrontata in corsia esterna. E che gli era valso un buon nono posto: Nenzi retrocede così in 13esima piazza.

David Bosa termina la sua Coppa del Mondo con un 16esimo posto e il tempo di 35’’74 (25.7 parziale negli ultimi 400m). Il trentino delle Fiamme Oro migliora la prestazione di ieri di 11 centesimi e rimane sostanzialmente ai livelli dell’annata (Olimpiade compresa). Ma soprattutto dà il viatico a una possibile prossima stagione da protagonista. Dalla sua parte c’è sicuramente l’età: deve ancora compiere 22 anni. Non potrà che migliorare.

L’ultima prova del fondo segna la definitiva consacrazione di Jorrit Bergsma. Il campione 2013 (anche nella Coppa generale) si conferma il re delle lunghe distanze stampando l’ultimo sigillo nei 5000 metri. L’oro olimpico nei 10mila precede in 6’13’’80 il connazionale Jan Blokhuijsen e il russo Aleksandr Rumyantsev. Il timbro sulla Coppa di specialità è stato ovviamente suo (con tre vittorie su sei prove) e mai in discussione nel weekend in corso per via del forfeit di Sven Kramer dalla scorsa settimana in poi. Certamente, quello tra Bergsma e il fuoriclasse di Heerenveen sarà uno dei duelli “in sospeso” più caldi del 2015.

Nel Team Pursuit donne, trionfa inevitabilmente l’Olanda del trio che chiameremo “velocissimo, ma non titolare” composto da van Beek, Leenstra e de Vries. Le oranje regalano l’ultimo oro agli entusiasti appassionati di pattinaggio, con il tempo di 2’59’’65. Battuta la Polonia, argento come ai Giochi invernali di febbraio, staccata di quasi due secondi. Bronzo al Giappone. Anche la Coppa di specialità è andata alle olandesi.

 

CLASSIFICA FINALE GENERALE DI COPPA DEL MONDO (prime posizioni)

1. Shani DAVIS (Usa)                                   95.50 punti
2. Koen VERWEIJ (Ola)                                    67.50
3. Jorrit BERGSMA (Ola)                                   50.00
4. Michel MULDER (Ola)                                   49.25
5. Denis YUSKOV (Rus)                                   43.00
6. Denny MORRISON (Can)                              40.00

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39. Mirko Giacomo NENZI                               8.00

DONNE

1. Heather RICHARDSON (Usa)                108.25 punti
2. Ireen Wüst (Ola)                                       99.00
3. Brittany BOWE (Usa)                                 82.50
4. Olga FATKULINA (Rus)                               75.50
5. Lotte van Beek (Ola)                                  67.50
6. Martina Sábliková (Cec)                             62.00

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17. Francesca LOLLOBRIGIDA                    20.00

 

 

CLASSIFICHE FINALI DI SPECIALITÀ (prime posizioni)

500 metri donne

1. Olga FATKULINA (Rus)                      960 punti
2. Heather RICHARDSON (Usa)                 915
3. Jenny WOLF (Ger)                                 803
4. LEE Sang-Hwa (Cor)                               700
5. Nao KODAIRA (Jpn)                               637
6. Margot BOER (Ola)                                493

 

5000/10000m uomini

1. Jorrit BERGSMA (Ola)                         500 punti
2. Patrick BECKERT (Ger)                            311
3. Sven KRAMER (Ola)                                300
4. Sverre Lunde PEDERSEN (Nor)               265
5. Jan BLOKHUIJSEN (Ola)                          263


1000m donne

1. Heather RICHARDSON (Usa)              555 punti
2. Brittany BOWE (Usa)                             500
3. Olga FATKULINA (Rus)                           352
4. Lotte van BEEK (Ola)                              313
5. Margot BOER (Ola)                                311


500m uomini

1. Ronald MULDER (Ola)                          782 punti
2. Michel MULDER (Ola)                           728
3. Jan SMEEKENS (Ola)                              655
4. MO Tae-Bum (Cor)                                527
5. Artyom KUZNETSOV (Rus)                    471

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20. Mirko Giacomo NENZI                        185
31. David BOSA                                           53

Team Pursuit donne

1. OLANDA                                               450 punti
2. POLONIA                                               315
3. GIAPPONE                                             285
4. CANADA                                                280                  
5. COREA                                                  160

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11. ITALIA                                                  71

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