Francolini non si ferma: stavolta è secondo nella Mass Start di Heerenveen

Francolini non si ferma: stavolta è secondo nella Mass Start di Heerenveen
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Speed Skating - CdM a Heerenveen

Francolini non si ferma: stavolta è secondo nella Mass Start di Heerenveen

Dall’Olanda arriva un nuovo straordinario risultato per l’Italia del pattinaggio su pista lunga. Ancora una volta le grandi soddisfazioni in Coppa del Mondo giungono dallo “specialista” Fabio Francolini, che regala alla Nazionale del tecnico Maurizio Marchetto un altro incredibile podio nella Mass Start maschile. L’azzurro stavolta dà spettacolo nel tempio del ghiaccio di Heerenveen e conclude alla grande la quarta tappa stagionale, l’ultima per il 2015.

Già, perché tra i 24 migliori specialisti della Mass Start, il nome di Francolini è ormai presenza fissa e irrinunciabile tra i primi della lista. Il pattinatore canturino non si ferma più e conquista il suo terzo podio stagionale – su quattro gare disputate -, giungendo secondo a soli 37 centesimi dal possibile hurrà vincente dall’olandese campione del mondo in carica Arjan Stroetinga (in copertina, con Francolini, durante la volata finale). L’azzurro trova la seconda medaglia più pregiata dopo una delle sue volate imperiose e stavolta va vicino all’impresa da oro, ma s’inchina solo alla classe dell’olandese vittorioso sulla sua pista di casa a Heerenveen.

Proprio il ghiaccio della Thialf Arena rimane un vero e proprio talismano per il 29enne ex pluri-iridato nel pattinaggio inline. Da quando gareggia stabilmente nello speed skating su pista lunga, qui nel tempio del ghiaccio olandese è salito sul podio per ben tre volte: la prima proprio un anno fa quando giunse terzo nella sua prima Mass Start in carriera, poi fu argento ai Mondiali su Singole Distanze a marzo e infine oggi è arrivata la sua ultima perla d’argento “made in Thialf”. Su sei Mass Start disputate in carriera – Mondiali compresi – Francolini ha una media di podi impressionante: vi è salito infatti per ben 5 volte (tre argenti e due bronzi per lui).

Anche nella gara in linea sui 16 giri disputata oggi, è stato pressoché perfetto l’azzurro. Una gara esaltante in cui il gruppo giunge al primo sprint va allo statunitense KC Boutiette – poi squalificato -, davanti al belga Voste e al coreano Kim. Nella successiva volata dopo altri quattro giri, primeggia Bart Swings – vincitore della prima gara stagionale - davanti al pericolosissimo duo di campioni olandesi formato da Stroetinga e Bergsma. Ai -6 dall’arrivo ci prova il vincitore della corsa di Inzell, il francese Alexis Contin. Quest’ultimo guadagna fino a 4 secondi sul gruppo alle sue spalle e vince l’ultima volata (e i 5 punti conseguenti) davanti a Belchos e Lunde Pedersen. Il transalpino – forse memore dalla gara femminile decisa da un’azione simile pochi minuti prima – insiste nella sua azione con caparbietà. Ma all’ultimo giro è ripreso dall’azione di squadra di marca Olanda, grazie alla collaborazione di Stroetinga e Bergsma. Si muove a quel punto Francolini, che si fionda in scia al primo e prova il sorpasso all’ultima curva sull’olandese. Il lombardo gli passa davanti per alcuni istanti, ma la velocità e la stabilità in curva dell’oranje gli permettono di lanciarsi meglio nel rettilineo finale. Francolini chiude secondo anticipando nettamente il resto del gruppo guidato dal coreano Lee Seung-Hoon. Così la classifica finale: Stroetinga 63, Francolini 40, Lee 40.

Francolini sale così in seconda posizione nella classifica stagionale di specialità, con 258 punti. Per ora resiste un infallibile Stroetinga in testa, con 300 punti frutto delle due vittorie su quattro tappe. Al terzo posto perde una posizione – oggi è arrivato ottavo - Jorrit Bergsma (232) davanti a Bart Swings (230).

Come accaduto nelle precedenti tappe, gli azzurri al via erano due. Oltre a Francolini, ha gareggiato anche Nicola Tumolero, alla sua seconda “Mass Start A” in carriera. Quest’ultimo si era guadagnato la promozione – è “retrocesso” Andrea Giovannini - dopo il terzo posto in Division B nell’ultima gara della scorsa settimana in Germania. E non ha affatto sfigurato tra i big, guadagnandosi il miglior piazzamento in carriera: undicesimo e 24 punti validi per la classifica di specialità.

Non è stata altrettanto fortunata la gara femminile. I 16 giri della Mass Start riservata alle donne vedevano due azzurre al via. Oltre alla veterana della specialità campionessa nella stagione 2013-2014 - Francesca Lollobrigida, c’è anche Francesca Bettrone, alla seconda gara con partenza di gruppo nella prima divisione.

Proprio la veneziana Bettrone è tra le più attive nella prima parte e vince lo sprint numero 1 (ai -12) davanti a Miho Takagi (Giappone) e Josie Spence (Canada). Poi, dopo altre quattro tornate cade Martina Sábliková e lascia il via libera allo sprint intermedio a Bittner, Zlotkowska e Schouten. La gara svolta ai meno 5 dalla conclusione, quando Oshigiri e Kleibeuker promuovono un’azione che si rivelerà decisiva. Misaki Oshigiri vince lo sprint su Carien Kleibeuker e sulla cinese Hao, prima tra le inseguitrici distanziate di alcuni secondi. Il vantaggio delle prime due è però consistente così le fuggitive non si fanno pregare e provano l’azione dopo la volata intermedia con la seconda nipponica Takagi, brava a fare da stopper. Nel gruppo c’è Francesca Lollobrigida, ma non c’è spazio per rinvenire sulle prime due. È volata a due, con la Oshigiri che allunga nel duello con l’oranje e vince agevolmente la sua prima gara individuale in Coppa del Mondo davanti all’olandese. Il gruppo arriva dopo pochi secondi guidato da Ivanie Blondin. La canadese guadagna i 20 punti riservati alla terza al traguardo e vince la medaglia di bronzo. Così la classifica finale: Oshigiri 65 punti, Kleibeuker 43, Blondin 20. Dietro di loro c’è l’austriaca Vanessa Bittner, davanti a Francesca Bettrone. La veneta è quinta grazie ai 5 punti conquistati vincendo la prima volata intermedia. Per lei è il miglior risultato in carriera – in precedenza era stata ottava nel 2012 a Kolomna - mai ottenuto in Division A. La Lollobrigida chiude invece al 15esimo posto.

Sempre in chiave azzurra, arrivano ancora segnali positivi da Andrea Giovannini. Il 22enne impegnato a inizio pomeriggio nei 1500 metri validi per la Division A (promosso alla prima in “A” grazie al secondo posto ottenuto la settimana scorsa a Inzell), si classifica al 13° posto finale. Abbinato in batteria al neozelandese Peter Michael, l’azzurro conferma i suoi progressi anche sul chilometro e mezzo: questi i suoi passaggi 24’’38 ai 300 metri, e 26’’6, 27’’6, 28’’7 per un totale di 1’47’’36, crono superiore di meno di un secondo rispetto al suo record personale ottenuto il 20 novembre scorso sull’ovale ben più veloce di Salt Lake City. La vittoria è andata a Joey Mantia in 1’44’’26. L’americano torna al successo dopo due anni. Secondo, in 1’44’’38, il russo Denis Yuskov che precede l’olandese Kjeld Nuis (1’45’’33).

Nei 1500 metri femminili, la primatista mondiale sulla distanza, la statunitense Heather Richardson-Bergsma, stavolta vince la sfida in casa con la connazionale Brittany Bowe. Nell’ultima e decisiva batteria per il successo prevale la prima in 1’55’’29, anticipando di 15 centesimi la compagna di team. Sul podio sale anche l’Olanda, grazie Marrit Leenstra che coglie il suo secondo bronzo di tappa a Heerenveen, correndo in 1’56’’12. Quarta Martina Sábliková, più distante – 1,43 secondi – dalla vincitrice Richardson. Per quest’ultima si tratta della seconda affermazione stagionale nei 1500, a cui si devono sommare i due secondi posti ottenuti a Calgary e a Inzell. Stessi identici piazzamenti della Bowe. Infatti, nella classifica di specialità le due statunitensi sono entrambe prime con 360 punti seguite da Leenstra e Sábliková a 250.

In Division B, invece, l’azzurra Francesca Bettrone viene squalificata. La vittoria va alla polacca Natalia Czerwonka, prima in 1’59’’48, unica pattinatrice a scendere sotto la barriera dei 2’ nella gara del secondo gruppo di merito.

Le gare sprint dei 500 metri (seconda serie) valide per la Division A hanno premiato due vincitori difficilmente pronosticabili alla vigilia di questa tappa di Coppa del Mondo: il russo Ruslan Murashow e la cinese Yu Jing.

Al maschile, si aspettavano tutti il prosieguo dello spettacolare filotto vincente del recordman del mondo sulla distanza Pavel Kulizhnikov. Il 21enne sprinter russo, già vincitore della prima serie – venerdì – e dei 1000 di ieri, aveva l’obiettivo obbligatorio di centrare il tris. Così non è stato perché lo sprinter è caduto a causa di un errore in curva e ha detto addio alla vittoria tra lo stupore del pubblico della Thialf Arena. Ne ha approfittato così il connazionale Murashow, primo in 34’’67. Il 22enne velocista aveva esordito in Coppa nella scorsa stagione ottenendo il primo successo in carriera in Coppa alle Finali 2014-2015 di Erfurt. Al secondo posto è giunto Alex Boisvert-Lacroix (Canada), a 9 centesimi dal vincitore. Sul terzo gradino del podio è salito Espen Aarnes Hvammen (34’’86), fresco della promozione dal gruppo B e al suo secondo podio mai ottenuto in Division A.

Buone notizie in chiave italiana dai 500 metri del gruppo B, che registrano il buon quinto posto ottenuto dal trentino David Bosa. Quest’ultimo si conferma lo sprinter più in forma del momento a disposizione del c.t. italiano Maurizio Marchetto. Bosa è ancora nella top5 dopo aver corso in 35’’33. Il primatista italiano sul mezzo chilometro chiude a 16 centesimi dal vincitore Denis Koval (Russia), a 13 dal polacco Piotr Michalski e a 10 da Mo Tae-Bum (Sud Corea). Il poliziotto di Novaledo guadagna inoltre altri 8 punti nella classifica di specialità, toccando quota 73. Mirko Giacomo Nenzi è invece 11° in 35’’47.

La donna dei 500 odierni, Yu Jing, non è affatto una novizia delle vittorie. Ma la 30enne cinese non trionfava in Coppa del Mondo dal marzo 2012. Quello fu il suo anno di grazia quando vinse anche il Campionato Mondiale Sprint e la classifica di specialità nei 500 metri in Coppa. Stavolta ritorna prepotentemente in auge trionfando a Heerenveen dopo il rientro in Coppa – avvenuto a inizio stagione – dopo quasi due anni di assenza. L’asiatica vince in 37’’84, costringendo Heather Richardson-Bergsma al secondo posto. La statunitense campionessa del mondo in carica sui 500 metri è costretta a rinviare l’appuntamento con il successo sulla distanza per l’inezia di 3 centesimi. Al terzo posto giunge la cinese – favorita alla vigilia, sicuramente più della Yu – Zhang Hong (37’’09). La leader di Coppa Lee Sang-Hwa – già vincitrice nella prima serie di venerdì – chiude al quarto posto in 37’’98. Fa meglio di 4 millesimi rispetto all’olandese Jorien ter Mors, sorprendentemente quinta.

Yvonne Daldossi, unica rappresentante della Nazionale italiana in gara nei 500 metri femminili – in Division B – si piazza nona col tempo finale di 39’’58. Vince la cinese Li Huawei in 39’’23. Ma la gara si risolve sul filo dei centesimi perché dietro di lei si piazzano, nell’ordine, l’olandese Janine Smit (39’’248), la russa Nadezhda Aseyeva (29’’249) e la coreana Kim Hyun-Yung (39’’25). L’altoatesina della Forestale guadagna un punto nella classifica stagionale sulla distanza.

Clicca qui per consultare i risultati completi e le classifiche di Coppa del Mondo aggiornate dopo la quarta prova di Heerenveen. La World Cup tornerà il 29 gennaio 2016 con la tappa di Stavanger (Norvegia). Tre settimane prima, gli skaters europei saranno in gara per i Campionati continentali di Minsk.

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Domenica 13 Dicembre 2015

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