Forse non c’è una spiegazione plausibile per ciò che è successo poche settimane fa a Sochi. Ma il team di pattinaggio di velocità degli Stati Uniti ha forse attraversato le due settimane peggiori della sua storia e pare ne sia riemerso con rapidità imprevista. Con la stessa sorpresa con cui è arrivato al flop olimpico. Non c’è altra ragione per spiegare come gli americani abbiano ritrovato i suoi campioni (da vincenti) nello speed skating nel weekend di Coppa del Mondo a Inzell. In Germania, le stelle Usa sono tornate a brillare sul ghiaccio. Dopo la conclusione dell’ultima giornata di gare, hanno fatto incetta di ori. Ancora un hurrà per Heather Richardson, stavolta nei 1000m, poi ha esultato Brian Hansen, grazie a un ottimo 1500 (battuto il connazionale favorito Shani Davis). L’Olanda si “accontenta” di un solo successo, con Jan Smeekens nei 500m uomini. Mentre nella Mass Start trionfa la beniamina di casa Claudia Pechstein. L’azzurra Francesca Lollobrigida, specialista nella gara di gruppo, arriva quinta. Mentre Mirko Nenzi non riesce a ripetere l’exploit di ieri nei 500, dopo aver fatto molto bene in mattinata (primo nel gruppo B) nei 1500.
La regina di Inzell è Heather Richardson. L’americana si conferma in forma e in ritrovata fiducia verve dopo Sochi. Centra la quarta vittoria su cinque tappe di Coppa nella distanza che l’ha vista dominare. Oro in 1’14’’87 per la Richardson, che dunque triplica i successi nel suo speciale weekend bavarese dopo i trionfi in entrambe le serie dei 500 metri nei giorni scorsi. La leader di Coppa del Mondo precede la connazionale Brittany Bowe, sfidata e superata abbastanza nettamente (+0.39 secondi il suo distacco) nell’ultima serie tutta a stelle e strisce. Niente da fare per Olga Fatkulina (1’15’’47). La russa aveva accarezzato la vittoria prima del sorpasso delle statunitensi. Ma la campionessa mondiale in carica sulla distanza, ha la soddisfazione di arrivare terza e di negare a una rappresentante oranje il podio: Margot Boer si ferma infatti al quarto posto.
La seconda serie dei 500 metri maschili ha visto inaugurare la giornata azzurra di Division A. Nella gara erano presenti ben due italiani, per la prima volta in questa stagione. Oltre a Mirko Giacomo Nenzi, ottimo sesto ieri, si è guadagnato la promozione anche David Bosa, autore della sua prima vittoria 24 ore prima, in Division B. Nella nuova prova più breve in programma, però, le cose non vanno molto bene per Nenzi. Il veneziano si ritrova in batteria con l’olimpionico Michel Mulder, ma peggiora nettamente la sua prestazione di ieri (35’’22) e chiude in 35’’63, tempo molto sopra le sue potenzialità. Si posiziona in 18esima posizione complessiva. Conferma piena in due giorni per Bosa. Il suo 35’’57, realizzato in corsi interna è lo stesso identico crono della gara vinta nel gruppo B. All’esordio tra i “big”, il trentino si piazza al 17esimo posto.
La gara è stata vinta da Jan Smeekens in 34’’91. Il 27enne olandese riscatta così il quarto posto nella prima serie di ieri e si prende la prima vittoria dell’anno, nonché il primo podio in Coppa, dopo l’argento sorprendente ottenuto a Sochi 2014. Ancora sul podio il tedesco Nico Ihle. L’idolo di casa, però aggiunge un argento dopo il bronzo della prima tornata, chiudendo la sua prova in 34’’97. Terzi, a 3 centesimi da Ihle, Michel Mulder.
Gioisce Brian Hansen e dedica la vittoria alla mamma e al suo compleanno. Ed è un successo speciale perché è il suo primo oro in Coppa del Mondo. E il giovane americano non si limita a vincere, ma realizza anche il record del tracciato in 1’44’’58. Demolita la concorrenza, con il canadese Denny Morrison, secondo e distanziato di 7 decimi. Terzo Koen Verweij che vince la sfida diretta in batteria con Shani Davis. L’americano si accontenta di un posto ai piedi del podio. E l’olandese tiene le distanze per la lotta alla Coppa generale, dove è secondo.
La prova di Division B dei 1500m regala la più grande soddisfazione di giornata a Mirko Nenzi. L’azzurro vince in 1’47’’59. Un tempo tra i migliori mai realizzati dal campione italiano Sprint, molto vicino a quello ottenuto a Sochi nella sua migliore gara a cinque cerchi. Con i 25 punti conquistati, Mirko non trova un posto nei 24 migliori in graduatoria dei 1500, ma si qualifica comunque per le Finali di Coppa di Heerenveen, ottenendo il posto spettante all'ultimo vincitore su ogni distanza nel gruppo B. Più indietro gli altri due italiani: i fratelli Stefani. Luca è dodicesimo (1’51’’01) e Andrea è quindicesimo e penultimo (1’53’’75).
Mass Start femminile è amara per la punta azzurra Francesca Lollobrigida. La romana puntava a bissare il suo primo podio in Coppa, ottenuto proprio sull’anello della Max Aicher Arena nel 2013. Purtroppo si ferma ai solo vicinissima al bronzo, dopo 15 intensi e molto tattici giri di gara. Francesca interpreta bene la competizione e rimane in controllo del trio di olandesi al via. Terza al primo sprint dietro Janneke Ensing e Mariska Huisman (per poco non recupera su quest’ultima), si prende il primo posto sul secondo sprint, con piena autorità. Prima nella classifica a punti parziale dopo metà gara, subisce l’attacco decisivo. Dopo altri 400 metri la Ensing riesce ad avvantaggiarsi e viene seguita da Claudia Pechstein. Le due riescono a fare il buco decisivo. La 42enne campionessa tedesca cede all’olandese lo sprint dei -3 giri. È lotta a due per la vittoria: ma la pluricampionessa olimpica la spunta al fotofinish sull’oranje. Sul terzo gradino del podio finisce un’altra olandese, Irene Schouten. La Lollobrigida si deve accontentare della quinta piazza a soli tre punti dal podio, decisosi all’arrivo.
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Il prossimo appuntamento con la Coppa del Mondo Isu è previsto per venerdì prossimo 14 marzo (fino al 16), ad Heerenveen. Sul tracciato olandese si disputeranno le Finali della stagione 2013-14.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 6/15 | 45-120 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 2/11 | 20-50 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-10 cm |
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