Blizzard Firebird WRC WC Piston

• Rispondenza profilo
  SI al 76 %
• Stabilità
• Comfort
• Maneggevolezza
• Conduzione
• Impulso
• Curve strette
• Curve medie
• Curve ampie
• Presa di spigolo

La casa austriaca decide di presentare, in campo racecarver GS, il suo nuovo modello Firebird WRC in misura 180cm per l’uomo e 175cm per le testatrici.
Questa scelta regala ottimi punteggi in termini di stabilità, grazie alla “bella struttura: facile ed intuitivo ingresso in curva e allo stesso tempo stabile grazie alla piastra Piston” (Riccardo Giacomel) rivelandosi anche uno sci “versatile, dalle curve strette alle ampie è molto intuitivo e gestibile senza particolari sforzi” (Giovanni Manfrini).
Offre il meglio di sé alle alte velocità, con curve ampie e condotte e ben concatenate (Riccardo Giacomel): non ci sono mai momenti morti, lo sci è sempre pronto seppur non particolarmente vispo nel cambio di direzione a fine curva: sembra infatti che la spatola “non prenda mai” (Isabel Anghilante), quasi fosse “un po’ addormentata” (Federico Casnati). Il punto penalizzante è infatti l’ingresso curva quando la velocità non aiuta: “non si riesce a sentire l'inserimento in curva da parte della punta dello sci, così fare le curve ad arco corto e medio diventa molto difficile” precisa Alex Favaro nella sua scheda.
Come detto la stabilità è il suo punto di forza: si apprezza il Blizzard Firebird WRC nelle curve agonistiche, grazie anche alla chiusura di curva sempre precisa (Isabel Anghilante).
Ci sentiamo di suggerire questo sci allo sciatore preparato fisicamente, che ricerca in campo libero uno sci che dia sensazioni simili ai racing e che non abbia paura di lavorarlo bene in inserimento curva.