Numeri in forte crescita per il turismo delle Case Vacanza nei primi 5 mesi del 2022

Numeri in forte crescita per il turismo delle Case Vacanze nei primi 5 mesi del 2022
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C. POZZONI, italianway

Appartamenti e Casevacanze

Numeri in forte crescita per il turismo delle Case Vacanza nei primi 5 mesi del 2022

Sono numeri da boom quelli diffusi dal Centro Studi di Italianway, primario operatore sul mercato italiano degli affitti brevi, che nei primi 5 mesi dell’anno ha raccolto prenotazioni per un valore di 29M contro i 20,3M dell’intero 2021.

Volano le prenotazioni a pochi giorni dall’avvio dell’estate che sancisce il ritorno alla "normalità" post pandemia. L’ultimo report diffuso dal Centro Studi Italianway, la proptech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani, fotografa numeri e tendenze dei primi cinque mesi del 2022 che fanno ipotizzare che il 2022 potrà essere il miglior anno di sempre.

La proptech dichiara che dal primo gennaio al 31 maggio 2022 ha raccolto prenotazioni per un valore di 29M, quintuplicando il numero delle prenotazioni , con 81mila notti prenotate nei primi cinque mesi del 2022 contro le 27mila di quello passato.

Complice l’allentamento delle restrizioni, la percezione di una gestione positiva della pandemia e l’impatto negativo fortunatamente minimo delle turbolenze internazionali sui movimenti turistici - spiega l’AD Marco Celani che dal 2016 guida l’azienda arrivata il 15 giugno ad offrire attraverso il portale italianway.house un totale di ben 900mila notti prenotabili - per il trimestre giugno-luglio-agosto 2022 abbiamo già venduto più notti estive, circa 72mila, rispetto al consuntivo di 71mila dello stesso trimestre 2021”.

“Il trend del turismo in appartamento è sicuramente ormai consolidato - è l’analisi di Celani - ed i viaggiatori sono sempre più attenti alla qualità del prodotto e dei servizi offerti dalla gestione professionale degli immobili. Come Italianway siamo sempre più competitivi sia per il numero record delle destinazioni entrate nel nostro Network grazie a partner locali, sia per un’offerta di prodotto in grado di intercettare i desideri di famiglie, globetrotters, nomadi digitali, holidayworkers e viaggiatori business: sul nostro portale si possono prenotare residenze d’epoca nei centri storici di borghi e città d’arte, ville con piscina in campagna o a strapiombo sul mare, chalet di montagna, trulli e dammusi. Anche le tariffe, tornate ai livelli pre-Covid, ci dicono che il mercato è in grande ripresa, con una crescita, nei primi 5 mesi del 2022, di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2021: da 75€ a notte a 120€ circa”.

Il ritorno dei viaggiatori internazionali (da 114 Paesi) - identikit
L’analisi delle prenotazioni effettuata dal Centro Studi della proptech fotografa il tanto atteso ritorno dei turisti stranieri provenienti da ben 114 Paesi diversi.
Inevitabilmente si contrae la percentuale di viaggiatori italiani che dal 52% dello scorso anno passa all’attuale 34%.
Sempre forte la presenza di viaggatori tedeschi (dal 12% del 2021 al 7,5% del 2022)
e francesi (dal 9,5% del 2022 al 7,2% del 2022). La minor incidenza dei viaggiatori europei è dovuta infatti alla ripresa del lungo raggio: americani prima di tutto (6,9%) ma anche cinesi (4,2%), tornati a soggiornare in città d’arte come Roma, Firenze, Venezia e Napoli e in luoghi iconici come i laghi di Como e di Garda e la Costiera. 

Bene anche inglesi e polacchi (per questi ultimi si tratta di un nuovo trend con un picco del 2,1%), mentre mancano completamente russi e una parte del mondo asiatico.

L’età media dei viaggiatori internazionali è di 40 anni, che si abbassa per spagnoli e inglesi a 37 e 38 e si alza per gli americani ad oltre 42. Chi arriva da lontano preferisce le destinazioni molto note e cittadine diversamente dagli europei, soprattutto del Nord, che privilegiano mete più rurali. Nella scelta del tipo di alloggio gli americani preferiscono il lusso, soprattutto nelle città d’arte, mentre gli svizzeri (4,2%), gli olandesi (2,7% dei clienti) o gli spagnoli (3,3%) prediligono mete extra-urbane, la natura e arredamenti più rustici

Tra i nuovi trend registrati dallo studio di Italianway anche la normalizzazione delle tempistiche con cui vengono effettuate le prenotazioni: se la pandemia aveva alterato la booking window imponendo prenotazioni last minute se non addirittura last second, il ritrovato ottimismo e la percezione concreta di un ritorno alla normalità più vicino determinano l’allungamento della finestra di prenotazione.

I viaggiatori prenotano in media 48 giorni prima di arrivare, con dinamiche che variano in funzione della nazionalità (gli italiani in media 15 giorni prima, gli americani 38, i tedeschi 31, i francesi 28) e della destinazione o della motivazione del soggiorno, con le città che vengono prenotate prima se per vacanza, sotto data per lavoro e il mare sempre con un po’ di anticipo, anche per trovare la disponibilità di aerei e traghetti. Al tempo stesso, osserva l’AD Celani, “mentre nel 2021 registravamo un numero di cancellazioni altissimo con picchi del 50%, quest’anno siamo tornati appena sopra la normalità pre-pandemia con un tasso di cancellazione di poco superiori al 15%”.

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