Gruppo HTI, 2024 con fatturato stabile a 1,4 miliardi di euro e crescita di investimenti e collaboratori

Gruppo HTI, 2024 con fatturato stabile a 1,4 miliardi di euro e crescita di investimenti e collaboratori
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Gruppo HTI, 2024 con fatturato stabile a 1,4 miliardi di euro e crescita di investimenti e collaboratori

Il fatturato 2024 si mantiene vicino alla cifra record del 2023. Il gruppo altoatesino con sede a Vipiteno è protagonista a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner, Poma, Bartholet e Agudio), dei battipista, veicoli cingolati e gestione della vegetazione (Prinoth e Jarraff), dell’innevamento programmato e sistemi di abbattimento polveri (Demaclenko e Wlp), dell’energia eolica (Leitwind), dell’idroelettrico (Troyer) e della gestione digitalizzata dei comprensori sciistici (Skadii). Presente con i propri prodotti in 90 Paesi sparsi nel mondo, il gruppo HTI conta 21 siti produttivi, 104 filiali e 142 centri vendita ed assistenza.

Nuovo anno positivo per HTI, con un fatturato che rimane sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio precedente e con una crescita rilevante negli investimenti e nel numero di collaboratori. Il bilancio 2024 tiene infatti su valori record con un fatturato di 1,402 miliardi di euro, che fa registrare solo una leggera flessione attorno al 5% rispetto all’anno precedente. In decisa, ulteriore crescita rispetto al 2023 gli investimenti. Per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo, il Gruppo tocca un nuovo record (si passa dai 39 ai 41 milioni) e sugli investimenti Capex – i beni durevoli – il salto è ancora più alto perché si va dai 59,2 milioni del bilancio scorso ai 63 del 2024. Altro dato significativo è rappresentato dalle spese di formazione del personale, fondamentali per un gruppo di eccellenza qual è HTI, che nel 2024 sono state di 3 milioni. Una cifra importante che consente alle aziende del Gruppo di continuare ad essere ai vertici qualitativi dei rispettivi mercati di appartenenza.

«Le migliaia di eccezionali collaboratori che lavorano al nostro fianco in tutto il mondo e che quest’anno sono arrivati a superare la quota record di 4.800 - commenta il presidente di HTI Anton Seeberci hanno consentito di ottenere ancora una volta dei brillanti risultati, di cui non possiamo che essere orgogliosi. Stiamo attraversando un periodo economico di grandi cambiamenti che ci impongono di essere ancora più flessibili e di avere una capacità di adattamento sempre in linea con il mutevole quadro globale. Sono sicuro che la nostra agilità sommata alla riconosciuta qualità ed affidabilità dei nostri prodotti saranno in grado di far proseguire lo sviluppo del gruppo all’interno di quei valori per noi fondamentali, dall’innovazione alla sostenibilità, passando per la diversificazione e l’internazionalizzazione».

 Numerosi i progetti e le commesse gestiti nel 2024 dal gruppo di Vipiteno.

Innanzitutto, è stato un anno di aperture. Ben tre quelle di rilevo a livello global, due in Nord America, tra Stati Uniti e Canada, e una in Italia. Oltre alla storica sede di Grand Junction in Colorado, Leitner Poma of America, con un investimento di 30 milioni di dollari, può ora contare anche sul centro produttivo di Tooele nello stato dello Utah. L’altra nuova struttura che ha visto il taglio del nastro nel 2024 è stata quella di Granby in Canada dove Prinoth, attraverso un investimento di 25 milioni di dollari, può di fatto raddoppiare la produzione oltreoceano (qui vengono realizzati i nuovi Panther XL commissionati dal Norsk Polarinstitutt, l’Istituto Nazionale Norvegese per la ricerca polare e destinati all’Antartide). Il terzo centro riguarda invece la logistica. A Oppeano, nel Veronese, è sorto il Leitner Customer Service Global Logistics Center, una struttura di 21mila metri quadri dalla quale da mesi partono le merci per tutto il mondo.

Oltre alle sedi produttive e logistiche, l’anno scorso si sono registrate anche numerose inaugurazioni di impianti di risalita in tutto il mondo, di cui 9, targate Leitner, in Italia. Da Pila a Cervinia passando per San Martino di Castrozza, Carezza e Corvara. Rimanendo in tema invernale, nei mesi scorsi Demaclenko ha presentato Evo 4.0 il generatore neve di ultima concezione in grado di aumentare la produzione riducendo i consumi, mentre Prinoth ha presentato la nuova cabina trasporto per i modelli Leitwolf e Bison, e, sempre a proposito di innovazione tecnologica, Bartholet ha messo in funzione a Flims in Svizzera, il suo Ropetaxi con le cabine che si muovono autonomamente nelle stazioni, anche in questo caso a grande beneficio dei consumi energetici. Da segnalare infine la nuova e spettacolare trifune di Jandri realizzata da Poma a Les Deux-Alpes, uno dei più grandi impianti delle Alpi (148 milioni di euro per la sua realizzazione) in grado di trasportare 3.000 persone all’ora e il proseguo del trend positivo che si sta registrando nelle stazioni invernali di Oltreoceano.

Sul fronte energetico il 2024 è stato un anno importante per Leitwind, che a Trapani ha visto nascere il suo primo parco eolico siciliano in grado di rifornire 2.500 famiglie di energia pulita, e per Troyer, l’azienda idroelettrica del Gruppo che ha celebrato 90 anni di storia: da officina di paese a impresa globale.

Nel 2025 HTI continuerà il suo percorso di crescita. Numerosi, infatti, i progetti che nasceranno o vedranno il proprio compimento nei prossimi mesi. Una buona parte riguarderanno il trasporto funiviario, sia quello in contesto turistico invernale che urbano, un settore quest’ultimo in continua espansione. Si va dal Messico con l’inizio dei lavori di due nuovi, ulteriori impianti nell’area metropolitana della capitale, al El Salvador passando per l’inaugurazione di un’altra struttura a Santo Domingo, l’apertura della funivia urbana di Ajaccio in Corsica e con ogni probabilità all’apertura dei cantieri della prima cabinovia urbana d’Italia a Trieste. Sempre in tema di funivie ma questa volta montane, il 2025 vedrà importanti investimenti nelle località italiane (dall’Alto Adige alla Val d’Aosta passando per Trentino e Bellunese) ma sancirà anche il ritorno dopo qualche stagione di Leitner in Spagna che realizzerà due impianti a Benasque e ad Astun sui Pirenei dell’Aragona.

Infine, tra le novità italiane ci sarà la messa in funzione della cosiddetta “funivia delle mele” per la gestione e il trasporto del prodotto tipico della Val di Non in Trentino, e, sempre in Trentino, due ascensori inclinati, quello di Mesiano collegherà il centro di Trento con il dipartimento di ingegneria dell’università e quello di Predazzo, che sorgerà a ridosso dei nuovi trampolini di salto in vista delle Olimpiadi del 2026.

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