Theodor Christomannos. Geniale pioniere del turismo nelle Dolomiti
Prezzo: 15.30 EUR
SinossiSulla sua tomba a Merano c?è scritto: ?Dava tutto agli altri , per sé non voleva nulla?. Neanche la gloria, se è vero che venne reso onore alla sua figura solo negli anni immediatamente successivi alla scomparsa, avvenuta nel 1911. Nato a Vienna da ricca famiglia di banchieri di origine greca, meranese di adozione, Theodor Christomannos fu, nella seconda metà dell?800, un personaggio pieno di idee e decisamente innovativo. Dopo aver esercitato la professione di avvocato solo per qualche anno, Christomannos si trasformò in manager e promoter turistico. Il suo progetto era di consentire a più gente possibile di godere della bellezza della montagna, che fosse quella dei ghiacciai o delle Dolomiti. Fece in modo che l?amministrazione asburgica finanziasse innanzitutto nuove strade: era l?unico modo, infatti, per togliere dall?isolamento gli abitanti delle valli alpine. Nacque così la mitica ?strada delle Dolomiti?, che collegò Bolzano a Cortina d?Ampezzo e a Dobbiaco attraverso i passi di Costalunga, Pordoi e Falzarego. Fu Christomannos a realizzare nelle Dolomiti i primi rifugi alpini, a far sì che nascessero moderni alberghi ad alta quota, tra cui il Grand Hotel Carezza, un gioiello di comfort e servizi che divenne riferimento turistico per ospiti d?eccezione, dall?imperatrice Sissi ad Agatha Christie e a Winston Churchill. Uomo affascinante e brillante, era corteggiato dalle donne (nella Merano di allora si parlava di Christomannia). Da una relazione con una nobildonna viennese nacque a Parigi una figlia che divenne la prima icona fotografica mondiale del Novecento, Cleò de Merode, di cui si innamorò follemente il re Leopoldo II del Belgio. Theodor Christomannos voleva sì lo sviluppo turistico delle valli alpine ma, da uomo che amava profondamente la natura, non avrebbe mai tollerato uno sfruttamento selvaggio delle risorse paesaggistiche.
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