All'interno della scarpetta troviamo il plantare.
Non è un elemento strutturale, ma importantissimo perché su di lui appoggia il piede e tramite il plantare vengono trasmessi gli impulsi agli sci. Praticando sport il piede è sottoposto a tensioni molto forti e ripetute, nello specifico dello sci, subisce una pressione che varia da 2 a 3 volte il peso corporeo.
Queste tensioni possono provocare traumi alle articolazioni, ai legamenti, ai muscoli, ai tendini alle ossa ed alla colonna vertebrale. Un buon plantare deve perciò essere in grado di:
- Migliorare la distribuzione del peso su tutto il piede.
- Sostenere la volta plantare
- Assorbire gli shock
- Stabilizzare il piede
In qualsiasi Scarpone da sci in commercio è presenta un plantare. Dato che la morfologia del piede varia da sciatore a sciatore, i più sofisticati sostituiscono il plantare di serie con uno fatto fare su misura.
Il primo passo per scegliere il plantare è un esame al podoscopio, per visualizzare le zone d'appoggio e classificare il piede. E' un'operazione importante poiché si possono individuare subito le seguenti tipologie:
PIEDE NORMALE: Caratterizzato da tendini di Achille dritti, calcagno in posizione alta o leggermente valga ed impronta omogenea senza particolari sovra-pressioni.
PIEDE PIATTO: Questa anomalia è di solito accompagnata ad una forte rotazione interna del piede con il calcagno che cede verso l'interno. Il tendine di Achille tende anch'esso all'interno e al podoscopio la pianta presenta un'impronta molto vasta. Questo piede necessita di stabilità.
PIEDE CAVO: Quest'anomalia dell'appoggio al suolo ridistribuisce il peso corporeo, il quale, anziché gravare su tre parti (tallone, parte centrale esterna e zona anteriore), si concentra soltanto sulle zone che poggiano a terra, con il calcagno che tende ad andare verso l’esterno. Questo è un piede solido con poca elasticità dell'arco plantare per cui è soggetto a sovra-pressioni e necessita di ripartire gli appoggi su una superficie maggiore.
In funzione del tipo di piede e dalla lettura del podoscopio si potrà scegliere un plantare ad arco medio, arco alto e arco basso, in modo da avere l’appoggio ottimale.
Se invece si vuole un plantare completamente personalizzato è possibile comporre il plantare tramite una serie di step successivi, che se eseguiti correttamente danno veramente una marcia in più.
Il plantare può essere ospitato in una scarpetta termoformabile o in una scarpetta a iniezione.
Le scarpette termoformabili sono realizzata con dei materiali che portati alla giusta temperatura si deformano leggermente e si adattano alla morfologia del piede. Scaldando le scarpette in un apposito forno e poi indossandole nello scarpone per una decina di minuti si può ottenere l’adesione perfetta della scarpetta al piede.
Le scarpette ad iniezione vengono commercializzate vuote e vengono riempite tramite delle schiume poliuretaniche con il piede alloggiato nello scarpone. In questo modo la schiuma con cui vengono riempite va ad occupare tutti gli spazi lasciati vuoti e la scarpetta assume esattamente la morfologia del piede del cliente. Le scarpette a iniezione di nuova generazione prevedono l’iniezione di poliuretani più morbidi che in passato e quindi danno origine a un prodotto molto performante, ma anche molto comodo.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Alpe di Siusi | 22/24 | 50-80 cm |
Obereggen | 17/20 | 10-40 cm |
Folgarida | 17/17 | 20-65 cm |
Madesimo | 10/11 | 20-30 cm |
Sestola | 13/14 | 80-100 cm |
Klausberg | 11/11 | 35-84 cm |
Pila Aosta | 12/14 | 20-30 cm |
SCARPONI, SCELTI DAI LETTORI
MAXISPORT
HEAD - raptor 120 s rs
87