Con Alberto Contento del Gruppo Tecnica scopriamo la novità presentate da Nordica per la stagione 2018/2019 per quanto riguarda gli scarponi.
Lunedì 17 Settembre 2018
Nordica ha iniziato tre anni fa una revisione completa della collezione con l’introduzione della scarpa Speedmachine, seguita l’anno scorso dall'introduzione della scarpa Sportmachine e, per chiudere il cerchio, quest'anno approda nei negozi la linea Promachine, che è la linea più performante, una scarpa molto innovativa dal punto di vista della costruzione e delle caratteristiche tecniche. E' una scarpa leggera, 98 mm quindi abbastanza stretta e con una calzabilità completamente diversa da quella degli altri due modelli.
Nella famiglia Machine tutte le persone possono scegliere lo scarpone perfetto mantenendo alti comfort e performance. La Promachine rappresenta in questo ambito il top di gamma, ha uno scafo biiniettato, quindi il massimo della costruzione dal punto di vista tecnologico, e c’è l’inserimento di un extra-flan che consente l’entrata e uscita in maniera estremamente agevole per una scarpa di questo tipo.
La scarpa esteticamente è stata volutamente costruita in maniera molto anatomica seguendo le linee del piede, questo per due motivi: primo, per aumentare la leggerezza; secondo, per mantenere esattamente la forma del piede e quindi anche le trasmissioni delle forze corrispondono alla forma data allo scarpone, scaricarlo dove non serve avere tanta plastica e dare più sostanza invece dove la plastica trasforma l’energia verso lo sci. La scarpa ha in sé il DNA di Dobermann, i cui affezionati sapranno che la parte posteriore è identica al Grand Prix, il precursore di Dobermann.
Promachine è stata costruita con la customizzazione con la tecnologia infrared per quanto riguarda lo scafo esterno e anche la customizzazione della scarpetta direttamente collegata con la linea Speed & Sport, ovvero con la costruzione in sughero, costruzione 3D e possibilità di consolidare la personalizzazione in forno.
Altra caratteristica importante è l’evoluzione delle suole: è stata inserita una suola camminabile (Grip Walk) con profilo rockerato, cioè rotondo, per far sì che la camminata sia più agevole e sicura. E’ stata inserita inoltre la prima suola in gomma in uno scarpone con gambetto fisso grazie al partner Michelin. Qquesto garantisce una suola altamente performante derivata direttamente dal disegno asimmetrico di un pneumatico di una vettura usata nella 24 ore di Le Mans con tagli e sculture che rispecchiano esattamente l’esigenza di un grip di alta performance e soprattutto dell’estetica più legata al mondo automobilistico che a quello della montagna.
La scarpetta è indipendente rispetto allo scafo in plastica: viene venduta una calzatura costruita in modo artigianale con sughero percepibile e con una conformazione del piede che segue perfettamente le linee degli ossicini che spesso ci danno fastidio evitando di avere punti di pressione. C’è anche un materiale nuovo, l’Isotherm, laser che viene utilizzato alla fine delle competizioni sportive per mantenere il calore costante all’interno della scarpa senza far sudare il piede.
E stato introdotto anche un sistema di regolazione della lingua con un velcro posto anteriormente che facilmente può adattare perfettamente la lingua in base alla lunghezza del polpaccio e alla sensibilità della tibia. La scarpetta pesa 180 grammi meno rispetto a una normale di questa categoria e anche questa è stata pensata per mantenere sia il comfort sia la performance molto alti. La linea Promachine è composta da quattro modelli da uomo, da 130 a 110, e quattro da donna, da 115 a 85, con ovviamente la suola Grip Walk ma lo sciatore può anche mantenere la suola tradizionale inserita all’interno della scatola.
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