Le donne di neve e ghiaccio lanciano Milano Cortina 2026. E Moioli e Visintin vogliono la 4^ Olimpiade

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Olimpiadiil festival dello sport 2022

Le donne di neve e ghiaccio lanciano Milano Cortina 2026. E Moioli e Visintin vogliono la 4^ Olimpiade

Al Festival dello Sport di Trento ecco "Tutto il rosa dei Giochi" con tante campionesse azzurre e la presenza di Tina Maze. La campionessa olimpica di snowboard cross si è raccontata in un successivo evento assieme al compagno di squadra con cui ha condiviso l'argento di Pechino 2022.

Un evento tutto al femminile, per un nuovo lancio dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, protagonisti quest'oggi nella seconda giornata del “Festival dello Sport” a Trento.

La rassegna targata “La Gazzetta dello Sport” ha ospitato al Teatro Sociale un appuntamento davvero ben confezionato: “Tutto il rosa dei Giochi”, condotto da una giornalista legata alle discipline invernali come Cristina Fantoni, ha riportato sul palco campionesse straordinarie, da Gabriella Paruzzi a Diana Bianchedi, da Francesca Porcellato a Elisa Di Francisca, da Martina Caironi a Marta Pagnini e, parlando di sci alpino, una stella come Tina Maze che ha ricordato il suo primo titolo olimpico in discesa a Sochi 2014, “condiviso con un'amica come Dominique Gisin”, e il suo legame con l'Italia, “praticamente come una seconda casa”.

Protagonista anche il ghiaccio con Valentina Marchei, Francesca Lollobrigida (doppia storica medaglia nel pattinaggio di velocità a Pechino 2022) e Valentina Margaglio, che ha portato lo skeleton femminile italiano dove mai si era spinto sinora.

E in platea c'era anche Michela Moioli, la portabandiera azzurra agli ultimi Giochi e protagonista, nel primo pomeriggio al Muse di Trento, di “Pianeta Snowboard” assieme a Omar Visintin, con il quale ha condiviso l'argento olimpico nella prova a squadre dello snowboard cross. “L'emozione di svolgere quel ruolo per la cerimonia d'apertura è stata incredibile, ma anche un grande stress – le parole della fuoriclasse bergamasca – Se parliamo delle gare, ho avuto certamente difficoltà ad adattarmi ad una neve fredda alla quale non sono abituata, ma nella prova individuale l'errore principale l'ho commesso io perchè non ero lucida al 100%”.

Poi è arrivato il riscatto nella sfida in coppia, che ha portato Visintin per la seconda volta sul podio a cinque cerchi dopo il bronzo individuale. “E pensare che io avevo un conto aperto con i Giochi – il racconto del campione altoatesino, che ha recuperato in extremis per la rassegna di Pechino, dopo la frattura al braccio rimediata a dicembre sulle nevi di Montafon – A Sochi ero uno dei favoriti e sono caduto, 4 anni più tardi a PyeongChang ancora peggio visto che un avversario è finito a terra proprio davanti a me.

E' stata una grande gioia condividere la medaglia con una compagna come Michela, una sensazione speciale”.

E attenzione perchè sia Moioli che Visintin puntano dritti alla quarta missione olimpica, per la loro quarta partecipazione ai Giochi in un contesto amico come quello di Livigno, che ospiterà le gare di SBX tra meno di 3 anni e mezzo...

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