C'è l'annuncio dello stesso Mauro Pini alla RSI: "Sì, guiderò l'Italia maschile delle discipline tecniche verso i Giochi"

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C'è l'annuncio dello stesso Mauro Pini alla RSI: "Sì, guiderò l'Italia maschile delle discipline tecniche verso i Giochi"

Ancora prima dell'ufficialità da parte della FISI, l'allenatore ticinese che ha salutato Petra Vlhova dopo 4 anni di lavoro, ha svelato di avere accettato l'offerta di via Piranesi per fungere da responsabile tecnico di slalom e gigante (sino al 2027): "E' una squadra un po' in difficoltà, ma il potenziale e i leader non mancano".

L’annuncio arriva dalle sue stesse parole, rilasciate alla RSI nel corso di un’intervista esclusiva a “La Domenica Sportiva”.

Mauro Pini guiderà l’Italia maschile delle discipline tecniche nelle prossime due stagioni, che culmineranno con i Giochi Olimpici in casa nell’annata 2025/26 e con i Mondiali di Crans-Montana un anno più tardi.

Il 60enne tecnico ticinese, quindi, proverà a risollevare un settore in enorme difficoltà negli ultimi anni, anche se quest’anno sono arrivati un paio di podi tra Vinatzer nello slalom di Kitz e De Aliprandini in gigante nel tempio di Adelboden; solo una decina di giorni fa, Pini e Vlhova annunciavano la separazione dopo quattro annate assieme, culminate subito con l’oro olimpico di Pechino e arrivate sino ad un addio con tanta amarezza, visto quanto accaduto dall’infortunio di Petra nel gennaio 2024.

Sono arrivate tante offerte ad uno degli allenatori più apprezzati dell’intero circo bianco, anche da Stati Uniti e Austria, e alla fine Pini ha scelto l’Italia: resta da capire quali tecnici lavoreranno sotto la sua egida, dopo le dimissioni di Simone Del Dio che ha guidato lo slalom sino a gennaio e con il ruolo di Peter Fill, nella squadra del gigante, da definire come quello di Stefano Costazza per quanto riguarda i rapid gates. “L’accordo è nato dopo la situazione che si è creata con Petra – ha spiegato il coach di Airolo alla Radiotelevisione svizzera di lingua italiana – C’erano altre possibilità, ma questa mi ha acceso il fuoco dentro.

L’Italia ha una grande tradizione e una squadra, nelle discipline tecniche, un po’ in difficoltà ma con grande potenziale; ritengo ci sia l’opportunità di crescere e tornare in alto, l’obiettivo numero 1 è fare squadra, con una linea di lavoro e organizzativa. Sarà una bella avventura e sarà importante condividere con tutti e creare l’energia giusta. Un paio di leader ci sono e molto forti (pare chiaro il riferimento a Vinatzer e De Aliprandini, ndr), che hanno sentito l’odore di medaglie e podi.

Sarà un’annata incredibilmente importante, con le Olimpiadi in casa, e a livello motivazionale credo sia chiaro che si farà tutto il possibile per giocarsi le medaglie a Milano Cortina”.

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