"Un'occasione che non possiamo perdere": le parole di Stefano Longo sulla pista di Cortina che "viaggia" fuori dall'Italia

'Un'occasione che non possiamo perdere': le parole di Stefano Longo sulla pista di Cortina che 'viaggia' fuori dall'Italia
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GEPPO COURMAYEUR

Milano Cortina 2026il caso

"Un'occasione che non possiamo perdere": le parole di Stefano Longo sulla pista di Cortina che "viaggia" fuori dall'Italia

Interviene il numero 1 di Fondazione Cortina sul caso del budello per i Giochi Olimpici 2026, sempre più lontano dalla conca ampezzana.

La pista per bob, slittino e skeleton è il nodo principale, e la situazione più eclatante in assoluto, dell'edizione 2026 dei Giochi Olimpici, con Milano Cortina ancora in alto mare specialmente per quanto riguarda l'impianto delle discipline del budello nella località veneta.

Da quanto emerso nelle ultime ore, si va verso l'addio definitivo alla possibilità di costruire la nuova pista a Cortina, con le ipotesi Innsbruck, St. Moritz, addirittura Pechino sul tavolo. Sul caso è intervenuto anche il presidente della Fondazione Cortina, Stefano Longo, a tutela di una sede di gara considerata cruciale. “Le Olimpiadi invernali 2026 sono un'opportunità per tutto il territorio bellunese, avere una pista da bob, skeleton e slittino all'avanguardia è imprescindibile non solo per il buon esito dell'appuntamento a cinque cerchi, ma anche per costruire una legacy internazionale di lungo periodo dopo il 2026, coinvolgendo tutto il tessuto economico regionale.

Non c'è località migliore di Cortina dove costruire una struttura per ospitare le gare e gli allenamenti delle squadre di bob, skeleton e slittino come quella progettata e approvata. Qui c'è la cultura, una lunghissima tradizione sportiva, l'esperienza, la capacità di accoglienza necessarie per consentire di costruire attorno a quest'opera sinergie internazionali a beneficio di tutti gli attori in gioco. Lo dobbiamo alla storia delle 12 medaglie olimpiche nel bob e alle 18 medaglie nello slittino vinte dal nostro Paese, lo dobbiamo a tutti gli atleti mondiali che hanno dimostrato in più occasioni il loro apprezzamento e non vedono l'ora di venire a Cortina per allenarsi e correre sulla nostra pista, lo dobbiamo alle nuove generazioni di atleti che potranno avvicinarsi a queste discipline e diventare i campioni di domani.

È chiaro che tutti noi ci rimetteremo alle decisioni che il Governo vorrà prendere, ma anche noi di Fondazione Cortina ci vogliamo unire al coro di coloro che sostengono con forza la realizzazione di quest'opera. Con tutte le tutele e le verifiche necessarie quanto a dimensioni e costi ma anche avendo ben chiaro in mente che Cortina e l'Italia hanno un'occasione unica da non perdere: realizzare una pista che metta in valore la grande tradizione sportiva, la rilanci e diventi polo di attrazione internazionale, soprattutto dopo il 2026.

Cortina è assegnataria dei Giochi assieme a Milano, è l'unica località italiana capace di ospitare un evento iridato per ben due volte, pensare di rinunciare a questa pista significherebbe dare uno schiaffo all'Italia, al Veneto, a tutta la storia degli sport invernali, ai nostri atleti e all'intera popolazione del territorio bellunese”, ha commentato Longo.

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