Gare di budello delle Olimpiadi 2018 spostate dalla Corea in Giappone?

Gare di budello delle Olimpiadi 2018 spostate dalla Corea in Giappone?
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OlimpiadiPyeongchang 2018

Gare di budello delle Olimpiadi 2018 spostate dalla Corea in Giappone?

E' di poche ore fa la notizia bomba che potrebbe rivoluzionare la storia delle Olimpiadi Invernali. In questi giorni il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018 sta valutando assieme alla Federazione Internazionale dello slittino (FIL) e a quella del bob e skeleton (FIBT) la possibilità di spostare le competizioni di budello delle Olimpiadi coreane sui già esistenti impianti giapponesi.

Gli organizzatori di Pyeongchang stanno infatti incontrando una serie di problemi economici che li ha costretti a rivedere il budget per la realizzazione delle nuove infrastrutture. L'eventuale possibilità di spostare le competizioni di bob, skeleton e slittino nel vicino Giappone permetterebbe di ridurre notevolmente i costi e rendere le Olimpiadi decisamente più sostenibili.

"E' un ipotesi che le due federazioni internazionali stanno valutando assieme agli organizzatori - ha dichiarato una fonte anonima all'agenzia Reuters - non c'è ancora nulla di certo però potrebbe essere un'ottima soluzione per abbassare i costi. Ovviamente bisogna vedere se c'è la disponibilità a collaborare da parte di entrambi i paesi coinvolti."

Ancora non è chiaro se l'eventuale impianto designato ad ospitare le gare di budello sia lo stesso impiegato ai tempi delle Olimpiadi di Nagano 1998, tuttavia questo sarebbe solamente l'ultimo dei molteplici problemi da affrontare. Tra Giappone e Corea del Sud infatti persistono ancora alcune problematiche non risolte di varia natura. Tokio per lunghi anni ha avuto un ruolo egemonico nei confronti della Corea, conducendo una pesantissima tratta degli schiavi che tutt'ora non è stata dimenticata dai sud-coreani. Al di la di queste tensioni va anche ricordato che le due nazioni asiatiche hanno già organizzato in passato un evento sportivo di caratura mondiale del calibro dei Campionati del Mondo di calcio nel 2002.

Stando alle normative attuali l'ipotesi ventilata da Reuters non potrebbe essere ancora applicata, ma nei prossimi giorni le cose potrebbero cambiare. Il prossimo consiglio mondiale del Comitato Olimpico Internazionale presieduto da Thomas Bach avrà come ordine del giorno la cosidetta Agenda 2020. Con questo nome si intende un documento che racchiude una serie di proposte per permettere alle città ospitanti i Giochi Olimpici di rendere meno doloroso l'impatto economico derivante dall'organizzazione delle Olimpiadi, e tra queste iniziative c'è anche la possibilità di utilizzo di impianti già esistenti in altre città o in altre nazioni.

L'approvazione di Agenda 2020 sarà importantissima non solo per la buona riuscita delle Olimpiadi del 2018 ma soprattutto per le edizioni successive, dato che se fino ad un decennio fa c'era la corsa per aggiudicarsi l'organizzazione dei Giochi Olimpici ora c'è una sorta di gara per non organizzarli. Non bisogna dimenticare infatti che attualmente sono rimaste in lizza solamente due città (Pechino ed Almaty) per l'organizzazione dei Giochi 2022.

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