Gli ori di Pechino premiati dal CONI. Mosaner: "Io e Stefania a Milano Cortina 2026? Non so se gareggeremo assieme"

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Gli ori di Pechino premiati dal CONI. Mosaner: "Io e Stefania a Milano Cortina 2026? Non so se gareggeremo assieme"

Proprio le discipline del ghiaccio hanno aperto la cerimonia dei Collari d'Oro a Roma, con Arianna Fontana "lanciata" da Malagò verso la sesta partecipazione ai Giochi Olimpici e la coppia d'oro del curling con un futuro ancora incerto. Premiato anche Giacomo Bertagnolli per il suo doppio titolo paralimpico.

Anche gli sport invernali sono stati protagonisti, tra i grandi campioni azzurri di ogni disciplina premiati questa mattina nella palestra monumentale di Palazzo H, all'interno dell'Università degli Studi del Foro Italico a Roma, della tradizionale cerimonia annuale del CONI per assegnare i Collari d'Oro al merito sportivo per la stagione 2022.

Sì, perchè ad aprire le premiazioni, anticipate dalle parole del neo ministro per lo sport e le politiche giovanili, Andrea Abodi, ospite d'onore dell'evento inaugurato dal numero 1 del CONI, Giovanni Malagò, e dal presidente del CIP, Luca Pancalli, è stata la donna con più medaglie nella storia olimpica. Arianna Fontana è reduce dal bis sui 500 mt dello short track a Pechino 2022 e, ricevendo il Collare d'Oro assieme al marito Anthony Lobello che, da tecnico della fuoriclasse valtellinese è stato a sua volta premiato con la Palma d'Oro, è stata “lanciata” verso la sesta partecipazione ai Giochi dallo stesso presidente Malagò.

Faremo di tutto per portarla a Milano Cortina, parliamo della donna con più medaglie nella storia olimpica del nostro paese”. Arianna, ancora una volta, non si è sbilanciata in tal senso visto che le problematiche legate al progetto da condividere con la FISG sono ben note da tempo, parlando però del suo 2021/22 così speciale: “E' stato un anno molto emozionante e pieno di avventure, sono riuscita a vincere nuovamente anche la Coppa del Mondo sui 500 mt, lavorando bene per arrivare alle Olimpiadi di Pechino senza lasciare nulla al caso. L'oro ha significato moltissimo, ma sono state tre medaglie bellissime”.

E' stato poi il momento del curling, del magico doppio misto d'oro in Cina per la prima volta del movimento nazionale grazie a Stefania Constantini e Amos Mosaner, entrati nelle case degli italiani come il vero simbolo dei successi azzurri ai Giochi di Pechino. Mentre i due campioni olimpici sono stati premiati con il Collare d'Oro, ai tecnici Violetta Caldart e Claudio Pescia sono andati i riconoscimenti con la Palma d'Oro. Mentre Constantini ha parlato di “Pechino come un punto di partenza per la nostra disciplina, visto che l'Olimpiade è una delle poche occasioni che può darci visibilità e il riscontro è stato enorme, siamo felici di questo”, Mosaner non si è nascosto parlando del possibile tentativo di bis a Milano Cortina 2026. “Se gareggeremo ancora assieme? L'anno post olimpico è particolare e per noi è stato sabbatico, io mi sono concentrato sulla squadra maschile (come Stefania con il Team Almaviva, ndr) e vedremo per il 2026, sinceramente non so cosa accadrà. Decideranno i tecnici come formare le squadre nazionali per l'Olimpiade in casa”.

Anche Giacomo Bertagnolli si è tolto la soddisfazione, assieme alla guida Andrea Ravelli (e al responsabile tecnico della nazionale, Davide Gros, che ha ricevuto la Palma d'Oro), di salire sul palco per la consegna del Collare dopo i nuovi titoli paralimpici conquistati a Pechino lo scorso inverno: “C'è tanta passione e lavoro dietro a tutto questo – le parole del campionissimo trentino – ma ricordiamoci che c'è anche il coraggio di ognuno di noi per affrontare una disabilità, nel mio caso non vedere cosa mi trovo davanti.

In previsione di Milano Cortina 2026, penso che dovrà essere un evento di grande aiuto per l'intero sport paralimpico italiano. E' questa la prima missione”.

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